"Non so bene perché, ma c'è qualcosa nell'orso che induce ad amarlo"
J. O. Curwood

lunedì 27 maggio 2013

Stop the grizzly killing, Ferma l'uccisione dei grizzly


STOP THE GRIZZLY KILLING (http://bearfacts.no-ip.org/) è una comunità di persone che si batte affinché il parlamento della Columbia Britannica emani una legge che vieti la caccia agli animali selvatici in generale e all’orso in particolare per l’assurda e barbara pratica di “collezionare” i loro trofei. La comunità sostiene che l’ambiente selvaggio (Wilderness) ha bisogno di una voce e fornisce una piattaforma attraverso la quale intende educare e sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di amare e rispettare l’ambiente. Esperti di animali sono invitati a partecipare e contribuire a chiarire gran parte della disinformazione e della mitologia intorno all’ecologia. La maggior parte dell'umanità vive in città e nelle aree urbane, la maggior parte dei bambini di oggi non sono mai stati nemmeno in una foresta o ha avuto alcuna interazione con l’ambiente selvaggio. Luoghi incontaminati dove i processi naturali e naturali sono inalterati sono sempre meno e così preziosi da aver bisogno di un’adeguata protezione.
La parte nord-occidentale del Nord America è uno di questi luoghi, The Great Bear Rainforest, la più grande foresta pluviale temperata intatta sulla terra, vera area wilderness. Questo è un luogo dove le grandi creature vagano liberamente: orsi, lupi, aquile e corvi, sono le icone viventi di questi territori selvaggi, dove gli esseri umani hanno vissuto in relativa armonia con queste creature per millenni. Anche quest’area incontaminata deve affrontare grandi sfide: l’espansione della popolazione, l’invasione umana, la perdita di habitat e la diminuzione delle risorse alimentari minacciano la fauna selvatica. La caccia ai trofei è un ulteriore colpo, una pressione chiaramente inutile.
Stop the grizzly killing non si oppone alla caccia per cibo o sostentamento, che è parte di un processo naturale.
La caccia ai trofei è comunque un’attività deplorevole e ripugnante, contrastata dalla stragrande maggioranza della popolazione. Stop the grizzly killing vuole denunciare la brutalità della caccia ai trofei che elimina animali alfa, spesso destabilizzando popolazioni sane, e impoverisce il pool genetico degli esemplari più forti. C’è ben poco sostegno dell’opinione pubblica all’uccisione di creature maestose in nome dello sport, del divertimento e del profitto. Uccidere per vantarsi o per decorare la propria abitazione è un’attività disgustosa che deve essere descritta per l’atto abbietto che rappresenta. Stop the grizzly killing parla in difesa della fauna selvatica e della natura selvaggia.

Poni fine alla CACCIA DI TROFEI! Prendi parte alla petizione http://bearfacts.no-ip.org/ o su Twitter – Ferma l’uccisione dei grizzly: https://twitter.com/Stopgrizzlykill

lunedì 20 maggio 2013

Liebster Blog Award

Care amiche e cari amici del blog dell'orso bruno, Ringrazio Sarah Bernini, blogger di http://ecoveganbeauty.wordpress.com/, ha gentilmente premiato “Il blog dell'orso bruno” con il “Liebester Blog Award”, dedicato ai blog che hanno meno di 200 followers.

La parola “liebster” deriva dal tedesco e significa “amabile” e quindi indica un blog che ci è piaciuto particolarmente.

Chi lo riceve deve, a sua volta, donarlo ad altri 11 blog che hanno meno di 200 followers.

Ecco le 5 semplici regole da seguire:
1. Prima di tutto ringraziare chi ti ha assegnato il premio, rispondendo al commento che ti ha lasciato nel post in cui sei stato premiato e citandolo nel tuo post;
2. Copiare ed incollare il logo Liebster Blog Award e inserirlo nel tuo post;
3. Rispondere alle 11 domande che ti ha posto chi ti ha premiato;
4. Premiare altri 11 blog a tua scelta tra quelli che hanno meno di 200 followers;
5. Formulare altre 11 domande alle quali i blogger da te premiati e taggati dovranno rispondere.

Ecco le domande che mi sono state poste da Sarah e alle quali rispondo molto volentieri:

1) Spirito, materia o un bel mix di entrambe? Un bel mix di entrambe
2) Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Mezzo pieno: bisogna sempre essere ottimisti!
3) Natura o città? Natura
4) Silenzio o caos? Silenzio
5) Chi è il tuo scrittore o la tua scrittrice preferito/a? Fedor Dostoievskij
6) Che genere di musica ascolti? Pop
7) Razionalità o passione? Ragionevolezza
8) Qual è il tuo animale preferito? L'ORSO BRUNO MARSICANO.
9) Preferisci le materie umanistiche o quelle scientifiche? Umanistiche in gioventù, ora quelle scientifiche
10) Vivi con qualche animale? Gatti e galline al momento
11) Svolgi qualche attività artistica? Scrittore

Ecco qui di seguito gli 11 blog che ho pensato di premiare:
Balinello: http://balinello.blogspot.it/
Natura e Fotografia Naturalistica Daniele Caccia: http://fotonaturadanielecaccia.blogspot.it/
Trekking Life: http://trekking-life.blogspot.it/
Passi e pensieri: http://pcdalmonte.blogspot.it/
I passi della volpe: http://ipassidellavolpe.blogspot.it/
Ars et Natura: http://arsetnatura.blogspot.it/2013/04/i-colori-di-conci-concis-colours-corso.html
Il grande marziano: http://ilgrandemarziano.blogspot.it/
Rossi Tramonti: http://rossitramonti.blogspot.it/
Orso Tibetano: http://orsotibetano.blogspot.it/2013/02/sos-aree-protette-considerazioni.html
La ginestra e il mare: http://laginestraeilmare.blogspot.it/
Adea Amici degli Alberi: http://adeaalberi.blogspot.it/

Ecco le domande che pongo ai blog che ho premiato:
1) Il blog ha cambiato la vostra vita?
2) Meglio internet o una passeggiata nel bosco?
3) Qual è il vostro libro preferito?
4) Cosa si dovrebbe fare per vivere meglio?
5) I vostri studi si sono rivelati utili nella vita?
6) Avete a cuore la sorte degli animali in via di estinzione?
7) Qual è la vostra stagione preferita?
8) Amate correre o camminare?
9) Mare o montagna?
10) Qual è la vostra lingua straniera preferita?
11) Qual è il vostro albero preferito?

Ringrazio nuovamente Sarah per il premio e… al prossimo post!

venerdì 26 aprile 2013

Orso bruno marsicano investito sulla A24

 
Orso bruno marsicano investito sulla A24
Ieri (25/04/13) è stata una giornata di lutto per quanti amano l'orso, ma anche per tutte le persone che non restano insensibili di fronte al tributo di sangue che la Natura paga quotidianamente agli strumenti della nostra fretta. Ieri mattina intorno alle 5.45 un giovane maschio di orso bruno marsicano di 3-4 anni e del peso di circa 90 kg è stato investito sull'autostrada A24 Roma-L'Aquila, nei pressi del casello di Torninparte (AQ). Il conducente dell'automobile è rimasto illeso nell'impatto che, invece, è stato fatale per il povero orso.
La presenza dell'orso sull'autostrada dei Parchi, nonostante le recinzioni previste lungo il percorso autostradale più caro d'Italia, è ancora oggetto di indagini da parte delle autorità preposte. Però l'accaduto suggerisce delle riflessioni generali sullo stato della conservazione della fauna a rischio d'estinzione in Italia. L'attraversamento dell'autostrada da parte di animali selvatici di grandi dimensioni è, per fortuna, un evento eccezionale. Tuttavia, nel 1991 un orso rimase vittima di un investimento analogo sulla A25, nel tratto Pescina-Pratola Peligna. Ciò indurrebbe a una maggiore attenzione nel mettere in sicurezza i tratti viari che tagliano i territori in cui è stata rilevata la presenza dell'orso, aumentare i cosiddetti “corridoi ecologici” (sottopassi, sovrappassi) e aggiornare le mappe della diffusione dell'orso bruno marsicano, soprattutto all'indomani della pubblicazione dei dati del censimento genetico 2011 che ha rilevato la prodigiosa vitalità di questa specie nel Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise e nella sua zona di protezione esterna, nonostante il grave rischio di estinzione che ancora la minaccia. L'auspicata espansione numerica della popolazione di orsi deve necessariamente coincidere con un'espansione della tutela del territorio dell'orso nelle tre regioni che lo ospitano. Di fronte alla notizia della tragedia di ieri, molti giornali hanno rimarcato come motivo di stupore la presenza del plantigrado in un'area lontana dal Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, dimentichi che gli animali selvatici non sottostanno ai confini disegnati dagli uomini sulla carta, ma si muovono anche al di fuori delle aree protette che, altrimenti, altro non sarebbero che giardini zoologici più grandi. Inoltre, sembrano ignorare che le montagne del Sirente-Velino sono storicamente frequentate dalla specie e sono una zona contigua di vitale importanza tra la Marsica e il Gran Sasso, come testimonia la scelta di istituire il Parco Regionale Sirente-Velino e la Riserva delle Montagne della Duchessa. Peccato che il Parco Regionale sia ancora ostaggio di una serie di progetti (impianti sciistici ed eolici, lottizzazioni, gallerie, modifiche di confini con esclusione sommaria, a scopo puramente venatorio, di zone di notevole rilievo floro-faunistico) che lo rendono ben poco funzionale al suo obiettivo primario: la conservazione della natura e dell'orso, la cui orma è ben evidente sul logo del parco. I dati dimostrano che il Parco Regionale è “terra di orsi” ma non “terra per orsi” dal numero di esemplari ritrovati morti nel suo ambito, considerata la ridotta presenza numerica di individui stanziali, tuttora da accertare. Quindi è provato che gli orsi che vivono o attraversano questa vasta area contigua protetta sono estremamente vulnerabili a minacce di natura antropica di cui, purtroppo, l'investimento di oggi è un'ulteriore prova.
È sempre più difficile immaginare un mondo in cui gli orsi smettano di morire per cause riconducibili all'uomo, ma possiamo provare a realizzare un mondo in cui questi episodi diventino sempre più rari, affinché le popolazioni italiane di orso bruno (la sottospecie orso bruno marsicano nell'Appennino Centrale e l'orso bruno europeo sulle Alpi) possano espandersi senza incontrare la morte sulle strade, per l'uso dissennato del veleno o per vari atti di bracconaggio. Noi uomini siamo parte integrante del processo evolutivo del pianeta, ma non possiamo ignorare il rischio che l'eccessiva alterazione degli equilibri naturali di cui ci rendiamo responsabili, con la progressiva scomparsa delle specie animali e vegetali che ci circondano, non può che nuocere a noi stessi.
La foto è stata presa dalla pagina facebook dell'associazione Salviamo l'Orso.

sabato 20 aprile 2013

Risultati del censimento genetico 2011

Metodi di campionamento non invasivo

Venerdì 12 aprile 2013, nella sala conferenze del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise (PNALM) a Pescasseroli, i ricercatori dell'università di Roma “La Sapienza” hanno divulgato i dati relativi al censimento genetico degli orsi bruni marsicani, effettuato nel 2011 nell'area del PNALM e zona di protezione esterna (ZPE) dal personale dell'università romana, in collaborazione con il personale del Parco Nazionale e del Corpo Forestale dello Stato.
Stima della popolazione: risultati
Il censimento genetico si è basato su campioni di pelo raccolti con metodi diversi e non invasivi. Al termine delle analisi è stata stimata una popolazione probabile di 49 individui, con un intervallo di confidenza di 47-61 individui. I dati risultano leggermente superiori alle stime precedenti e dimostrano la vitalità della ridotta popolazione di orsi bruni marsicani nel PNALM e ZPE. Ciò impone agli enti, alle istituzioni e a noi tutti di intensificare gli sforzi per la tutela di questa specie minacciata di estinzione se non vogliamo perderla per sempre dalla fauna d'Italia.

lunedì 18 marzo 2013

Il Passaggio dell'orso

Il Passaggio dell'Orso
Il passaggio dell’orso racconta la storia di un orso confidente e del suo rapporto con il mondo degli uomini. Ambientato nel Parco Nazionale d’Abruzzo, è un viaggio emozionante alla scoperta della natura e delle sue meraviglie, vista con gli occhi di due adolescenti: Kevin, studente metropolitano svogliato e tecnologico e Viola, aspirante naturalista che vive in campagna. Una strana coppia che si ritrova al Parco d’Abruzzo con motivazioni assai diverse e che sarà trascinata in un’avventura incredibile, ispirata in gran parte a fatti reali.
Dacia Maraini, la scrittrice italiana più letta nel mondo, ha definito il libro così: “Un racconto bellissimo di orsi e di uomini. I sentimenti, le paure, le fragilità ma anche il coraggio, la voglia di vivere e la generosità di esseri così diversi, eppure così simili. Un romanzo che celebra la natura e gli animali, senza venir meno al rispetto per gli uomini”.
Il passaggio dell’orso sviluppa tematiche quanto mai attuali e il caso vuole che venga pubblicato proprio pochi giorni dopo l’uccisione dell’orso confidente M13. Un libro che sicuramente condurrà i lettori ad interrogarsi sul rapporto uomo-natura e che speriamo possa dare una mano ai nostri amici orsi.

Note sull’autore

Giuseppe Festa è laureato in Scienze Naturali e si occupa di educazione ambientale. Appassionato musicista, è cantante e autore del gruppo Lingalad. La sua musica, carica di suggestioni evocate dal mondo naturale, ha incontrato un vasto consenso di critica e di pubblico e lo ha portato a esibirsi su prestigiosi palcoscenici internazionali, da New York a Bruxelles, da Toronto a Francoforte.
Ha prestato più volte servizio di volontariato al Parco Nazionale d’Abruzzo, vivendo a stretto contatto con i guardiaparco. Tra le montagne abruzzesi ha imparato a conoscere e ad amare gli orsi.