"La salvezza dell'Orso è la salvezza dell'Uomo"
(da L'Orso di Corrado Teofili)
Purtroppo, come avevamo
fatalmente previsto nel nostro ultimo post, il tentativo di “rimozione” dall’habitat
naturale della povera Daniza si è concluso l'11 settembre scorso con la sua
morte. Una dose eccessiva del sedativo con cui i tecnici della Provincia di
Trento avrebbero dovuto addormentarla è risultato fatale per l’orsa ritenuta
pericolosa e, con tutta probabilità, per i suoi cuccioli dell’anno, ancora
troppo piccoli per sopravvivere in natura senza le cure della madre.
Sulle pagine di molti quotidiani
e sul web le reazioni sono state immediate. All’iniziale denuncia dell’opinione
pubblica per la pessima gestione del “caso Daniza” da parte della Provincia di
Trento è seguito il rigurgito da bestia
antropocentrica di chi vuole trasformare la Legge del più forte in diritto, al punto da ricorrere ad assurde
graduatorie del dolore e dello sgomento di fronte alle varie forme di barbarie,
ponendo in competizione la barbarie dell’uomo sull’uomo con quella dell’uomo
sulla bestia. È nostra convinzione
che alla fine a perdere è sempre e comunque il genere umano con la sua proterva
illusione di regolare il Creato. E abbiamo visto con quale esito tragico…
Titolo fuorviante sulla prima pagina del Messaggero del 15/09/14 |
Ciò evidenzia ancora una volta come
l’orso sia simpatico a tutti finché non “invade” la sfera economica e sociale
dell’uomo, finché si comporta da peluche immaginario e non da animale selvatico
che vive, suo malgrado, in un territorio in cui l’uomo vuol farla sempre e
comunque da padrone. E così si trasforma in un vicino scomodo di cui fare a
meno, ricorrendo ad armi più o meno subdole, tra cui proprio quella
divulgazione spiccia ed emozionale, senza il minimo approccio scientifico,
improntata a puro sensazionalismo.
Questi giorni sono stati vissuti
come un incubo per chi si ostina a credere che la convivenza tra uomo e grandi
predatori sia una sfida che la civiltà umana, quella italiana in particolare,
non può fallire, nel proprio interesse come parte - non competitore! - di una
Natura sempre più sofferente.
Ringraziamo la Riserva Naturale
Regionale Monte Genzana-Alto Gizio per la foto tratta dalla sua paginafacebook.
NB: Il titoletto nella pagina
iniziale del Messaggero dell’Abruzzo di oggi (15/09/14) riporta una notizia
errata: non è l’orso che ha ferito l’uomo, ma l’uomo che, trovandosi di fronte
l’orso nei pressi di casa sua, si è ferito cadendo (dichiarazioni del
malcapitato).
Grazie per questo meraviglioso articolo, scritto perfettamente, che tocca bene anche il clima che si respira qui in Trentino.
RispondiEliminaGiornali e TG locali mandano interviste di sindaci, preti, presidenti di questa o quell'associazione che non fanno che ricordare quanto i problemi "siano altri".
Vi posto la mia risposta, una lettera scritta ai due principali quotidiani, che chissà se verrà mai pubblicata.
http://lauraghianda.blogspot.it/2014/09/daniza-lettera-un-quotidiano-locale.html
Per la verità, persino tra gli amanti dell'orso (quale io sono, svisceratamente), non si fa che accusare chi protesta di "non protestare abbastanza". E così si riperpetua il solito gioco da derby all'italiana, che è solo capace di creare fazioni e sotto fazioni sulla pelle degli orsi che continuano a essere mal tollerati da una parte della cittadinanza.
Eppur basterebbe tanto poco...
SOB.
che dire, la tristezza ora fa da padrona del mio stato d'animo.
Grazie di esistere...