"Non so bene perché, ma c'è qualcosa nell'orso che induce ad amarlo"
J. O. Curwood

giovedì 21 febbraio 2008

San Romedio dice addio a Jurka ma vuole altrio orsi

Pubblico questa mail inviata dagli amici dell'Associazione "No alla caccia" sulla novità dell'area di S. Romedio. Il santuario DOVRA' orspitare altri orsi quando Jurka verrà trasferita nel nuovo recinto di Casteller. Il tutto sotto l'approvazione dei religiosi del santuario. E' ora di finirla! Gli orsi sono liberi e non possono essere rinchiusi solo per attirare turisti! Leggete il testo seguente e se vi sentite abbastanza indignati sotto c'è un bell'elenco di indirizzi email a cui potete scrivere...

Dopo che l'eremo di San Romedio ha ospitato Jurka nella sua fossa, è diventato il simbolo della sua sofferenza, l'emblema del selvaggio imprigionato. L’Apt e i sindaci di Coredo, di Sanzeno e di Romeno vogliono però che altri orsi sostituiscano Jurka quando sarà trasferita al Casteller. Ciò avverrà entro fine marzo. Anche padre Zeno Carcereri che gestisce il santuario condivide lo stesso desiderio. San Romedio ospita gli orsi dal 1955, per ricordare la leggenda del Santo a cui è dedicato l’eremo. Si narra infatti che un certo eremita di nome Romedio, assai devoto al vescovo Vigilio, un giorno volendo fargli visita chiedesse a un discepolo di sellare il cavallo. Questi non riuscì ad adempiere all’incarico in quanto proprio in quel momento un orso stava sbranando il cavallo. Romedio non si turbò e gli ordinò di mettere le briglie all’orso. Il devoto discepolo ubbidì e fu così che il Santo poté compiere il suo viaggio. Molto tempo dopo, ossia nel 1958, il senatore conte Gian Giacomo Gallarati Scotti, membro d'onore del comitato di fondazione del WWF in Italia, comprò l’orso Charlie destinato a morire per la sua pelle e lo donò al santuario di San Romedio. Crediamo che da allora siano stati fatti molti passi avanti nella considerazione dei diritti degli animali. Crediamo che l'eremo di San Romedio non abbia bisogno di un simile biglietto da visita per attirare i turisti. Non vogliamo più associare la sua bellezza all'immagine del dolore di un animale. Chiediamo che anche questo luogo di culto sia coerente con il messaggio di pace e fratellanza che vuole rappresentare. Protestiamo numerosi facendo sapere che diffonderemo attraverso più canali possibili le loro intenzioni.


Alleghiamo gli indirizzi email dell'Apt e dei sindaci dei tre paesi coinvolti.


5 commenti:

Sefora ha detto...

Non avevo capito che San Romedio fosse un luogo di culto spirituale. Pensavo fosse un'area faunistica. Bhè mi associo agli amici di "No alla caccia". Come è possibile che un santuario sia stato trasformato in un circo? E poi che diamine dove sta scritto che un santuario ha bisogno di attrazzioni come può essere un orso. Senza parole!!!

Anonimo ha detto...

complimenti per il sito,,,è linkato tra i preferiti. Quanto al problema jurka..sai sono combattuto. credo che ciò che è stato fatto in trentino riguardo la reintroduzione degli orsi sia eccezionale, da ciò che ho letto ne erano rimasti in numero di tre pre-orsi dalla slovenia ( e peraltro quei tre non ci sono + ora ).ecco io credo che in qualche caso occorre avere anche un po di realismo, se da s.romedio l 'orsa jurka si sposterà in un'area molto più grande ( si , ok, non è in natura ) preveniremmo problematiche che poi non siamo in grado di sostenere , finche le idee animaliste non saranno ancor piu diffuse. io ho orrore del vissuto questo settembre riguardo bernardo, ricordo le uccisioni nei pirenei, come ora in austria e prima ancora in baviera, nemmeno lo sforzo di addormentarlo il povero bruno,,,,cioè in qualche caso dobbiamo necessariamente avere un pizzico di realismo, non per essere accomodanti con gli insensibili, ma proprio per amore dei plantigradi- certo ora al piu presto jurka nell 'area dedicata . un saluto a tutti e viva gli orsi ...dreams

Anonimo ha detto...

Il commento precedente mi ha fatto riflettere sul problema di reintroduzione dell'orso. Forse, come dici tu, i tempi in Italia ancora non sono "maturi"? Anche se è presto parlare del fallimento totale del progetto che riguarda Trentino. Ma forse bisogna concentrarsi sulla conservazione dell'ambiente dove vive l'orso nei paesi citati sopra (Slovenia, Romania, Slovacchia)che ancora hanno i boschi splendidi, selvaggi, incontaminati dall'attività umana ? Qui da noi (Italia, Austria, Germania) l'abitat è fortemente frammentato (piste da sci, ferrovie, strade, etc). Anche se, umanamente, mi sento molto triste perchè stiamo perdendo per la seconda volta il nostro amico orso....

OrsoBruno ha detto...

Non è un bel periodo per gli orsi, è di ieri la notizia del bassissimo numero di orsi austriaci, e solo di qualche giorno fa quella dell'abbattimento degli orsi in Slovacchia. La tutela della fauna è un argomento delicato che deve essere frutto di studi mirati e della collaborazione fra le diverse amministrazioni (vedi caso Tirolo e Germania) e tra le amministrazioni e la popolazione. E poi bisogna fare di tutto per educare e far comprendere quanta ricchezza c'è in un ambiente ricco di diversità. Bisogna agire su diversi fronti affinchè si possa finalmente far tornare in modo definitivo l'orso nei nostri boschi. Diversa è invece la questione abruzzese, dove di orsi ce ne sono pochi e dove proprio per la loro caratteristica di essere una sottospecie endemica e quindi senza la possibilità di essere reintrodotto da altri paesi come avvenuto in Trentino: se il tasso di morte continuerà a crescere, l'orso bruno marsicano si estinguerà nel giro di qualche generazione scomparendo per sempre dai nostri boschi. Il caso Jurka è un esempio di come i progetti di conservazione possano prendere strane strade, non prevedendo l'opportunismo di un orso rendendolo quindi un animale potenzialmente pericoloso. In Trentino come in Abruzzo molti orsi hanno frequentato (e frequentano) centri abitati e fortunatamente non ci sono stati mai incidenti al di la di quelche pecora e qualche gallina. Se avessimo più reverenza per questi animali capiremmo che siamo noi gli intrusi e non loro. Come ho detto altre volte Jurka è il simbolo di come l'uomo non si curi spesso di un bene più alto, quello del rispetto della vita

Anonimo ha detto...

Giusy ... !!!! ... ti voglio bene ! ...perche' ami le creature del Signore , e tra loro l'orso ... anch'io ho amato e amo l'orso ... ma sei testona ! ... l'orso a san Romedio non è stato portato nel 1955, ma nel 1958, ed è stato il conte GianGiacomo Gallarate Scotti a chiedere ai frati di ospitare l'orso Charlie al santuario, perche' non venga ucciso, e i frati di san Francesco, che amano gli animali si sono messi a disposizione anche per assistere l'orso a quattro zampe, per lui il conte, confondatore in Italia del WWF, ha fatto costruire la gabbia a san Romedio, era in cemento e piccola, per questo io ho fatto in modo di poter allestire per lui un recinto piu' adeguato, avevo chiesto piu' spazioso di quello che sono riuscito ad ottenere, tramite il saggio amministratore Walter Micheli [recentemente passato a nuova vita, una preghiera per lui], poi ho regalato l'orso al Parco Adamello Brenta, e l'orso a san Romedio da anni non è più dei frati o del santuario, ma del Parco; con orgoglio posso dire di essere stato l'ultimo frate che ha accudito e servito l'orso a san Romedio fino ad avere con lui una bella amicizia, con lui passavo momenti di riposo e di fraternità entrando nel recinto per accarezzarlo e donargli qualche dolce. vedi
http://frangy43.blogspot.com/
PACE e BENE
frate angelico