"Non so bene perché, ma c'è qualcosa nell'orso che induce ad amarlo"
J. O. Curwood
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sabato 9 febbraio 2013

Northern Lights Wildlife Society


Relax
Orso nero

La Northern Lights Wildlife Society è una società che fornisce rifugio e cura ad animali selvatici, li riabilita allo scopo di reintrodurli alla vita selvaggia ed effettua educazione ambientale e raccolta di dati per la ricerca.

La NLWS è stata fondata nel 1990 e si è specializzata in ungulati e orsi, ma è aperta a ospitare tutti gli animali selvaggi della Columbia Britannica, regione del Canada in cui si trova per volontà di Angelika e Peter Langen.

La NLWS è una Onlus e opera solo grazie a donazioni, senza ricevere alcun finanziamento governativo. La società contribuisce a sviluppare la ricerca sulla fauna selvatica e organizza corsi di educazione ambientale per gruppi e scuole.


Grizzly 
Auguriamo alla Northern Lights Wildlife Society lunga vita per il bene degli animali che protegge e di noi umani, spesso troppo insensibili ai loro bisogni e principale causa del loro malessere.

Per ulteriori informazioni: http://www.wildlifeshelter.com/

lunedì 21 gennaio 2013

Dona il tuo click per l'orso bruno marsicano




Amici, aiutiamo Salviamo l’Orso, Associazione per la conservazione dell’orso marsicano – ONLUS, a classificarsi tra le prime 5 associazioni di 1clickdonation.com per beneficiare di donazioni interessanti! Basta un click! Per favore, cliccate su “Dona il tuo click” al link seguente per aiutare l'orso bruno marsicano:

lunedì 14 gennaio 2013

Salviamo l'orso

Foto da Salviamo l'Orso
Il blog dell'orso bruno vuol segnalare a quanti hanno a cuore le sorti dell’orso bruno marsicano sulle montagne abruzzesi e dell’Appennino centrale la nascita di Salviamo l’orso, Associazione per la conservazione dell’orso bruno marsicano – Onlus. L’associazione si prefigge di intraprendere azioni concrete per eliminare o limitare al massimo quelle attività umane che, talvolta indirettamente, minacciano la sopravvivenza del “nostro” orso, una specie in grave rischio di estinzione.

Per ulteriori informazioni sui progetti dell'associazione e soprattutto adesioni e donazioni, visitate il www.salviamolorso.it che ringraziamo per le magnifiche foto!
Foto di Gianni Menta

martedì 19 ottobre 2010

Una nuova mostra per gli orsi della luna

Ricordate Elena e la sua mostra sugli orsi? Beh se avete letto il precedente post o se siete già andati a trovarla durante la sua precedente mostra sapete già di cosa parlo. In caso contrario posso dirvi che Elena è un’artista di cuore, nel vero e proprio senso della parola, visto che dipinge spinta dall’amore verso quelle creature meravigliose che sono gli orsi. Basta vedere una delle sue opere nell’album in basso per capire di cosa sto parlando…

Questo amore però non si esaurisce ad opera terminata ma continua, perchè Elena organizza mostre il cui ricavato va alla celeberrima Animal Asia Foundation che da anni si batte per la liberazione degli orsi asiatici dalle terribili fattorie della bile.

Quindi se amate gli orsi non potete mancare a questo appuntamento!

In bocca al lupo Elena! Winking smilelocandinamostraorsidefinitivojpg

mercoledì 29 settembre 2010

Lettera di Jill Robinson ad un allevatore di orsi

Caro allevatore,

mentre eravamo impegnati a Shandong nel salvataggio dei tuoi orsi, ti ho sentito dire a qualcuno del nostro staff cinese che ti sentivi triste nel vedere gli orsi a terra durante le visite mediche. Ora, con gli orsi liberi dalle gabbie, potevi davvero renderti conto delle loro ferite. Posso immaginare che cosa ti è passato per la mente quando hai visto Oliver e i suoi ridicoli fianchi deformi, quando finalmente hai compreso che trent’anni in una gabbia l’hanno trasformato in un grottesco orso “nano”.Posso anche immaginare quello che hai provato osservando le ferite aperte e sanguinanti nell’addome di molti orsi che giacevano addormentati sul telone impermeabile, mentre il nostro team effettuava i controlli medici necessari per determinare le loro condizioni di salute. Le rotte e disperate forme di questi orsi ti hanno portato a provare uno strano senso di colpa.Ti sei ricordato che solo poche ore prima del nostro arrivo, avevi strappato i metal jacket dai loro corpi e persino cercato di estrarre i cateteri in lattice dalle loro cistifellee, dopo esserti servito di questi strumenti per mungere la loro bile negli ultimi dieci lunghi anni. Uno di questi orsi l’abbiamo chiamato Kylie.Rinchiusa nella sua gabbia, questo bellissimo esemplare femmina di orso color bruno-ramato, a stento riusciva a stare in equilibrio sulle ginocchia e i gomiti. Incapace di appoggiare l’addome, se ne stava rannicchiata per ore, riuscendo a respirare con difficoltà a causa del dolore lancinante. Giunti alla sua gabbia e quasi con misericordia, le abbiamo somministrato un anestetico per aiutarla a dormire, almeno per qualche ora.Non appena hai notato quell’area del suo corpo infetta, l’ernia che circondava la sua bile purulenta, ti sei accorto anche tu come noi che il catetere in lattice era seghettato ai bordi perchè brutalmente strappato dalla sua cistifellea danneggiata e sanguinante?E le cicatrici del metal jacket attorno al suo diaframma e al collo, che hanno causato scabbia, irritazione della pelle e perdita del pelo?Hai notato le orribili condizioni dei suoi denti, non appena i nostri veterinari con attenzione hanno aperto la bocca per scoprire le labbra corrose dai canini neri e marci, segati all’altezza delle gengive?Hai visto il cibo in putrefazione in quei denti, annusato il fetore di quelle povere labbra maltrattate, nervi e carni scoperte che provocavano di certo terribile dolore?Mi domando come ti sentiresti se sapessi che Kylie è morta.Settimane di tenere e amorevoli attenzioni, numerose operazioniper curare le sue ferite addominali e rimuovere 19 denti in putrefazione – persino le benedizioni dei monaci buddisti – tutto è stato inutile alla fine – il suo corpo ha ceduto e Kylie si è dovuta arrendere a quegli anni di abusi nella tua fattoria.Parole forti, forse, da chi avrebbe dovuto ringraziare perchè Kylie finalmente aveva ricevuto le nostre cure e una dolce morte, per dimenticare decenni di terrore e riposare finalmente in una pace misericordiosa.Ma quanta sofferenza, ancora una volta, nel vedere il nostro tavolo operatorio trasformarsi in una lapide, dove il nostro team, con il cuore spezzato, asporta da un orso morto campioni di tessuto, così fondamentali per la nostra ricerca, e piange un animale sfruttato nella più totale indifferenza per biechi scopi di profitto. Se quello che hai detto al nostro staff è vero, ti unirai a noi nella denuncia di questo traffico, ammettendo – come ormai dovresti aver chiaro nel tuo cuore – la realtà di un commercio che tortura e uccide questi stoici animali?E’ troppo tardi per aiutare Kylie, ma se tu riflettessi onestamente sulle fattorie della bile oggi, settembre 2010, forse le tue parole potrebbero ancora aiutare centinaia di povere creature come Kylie che pazientemente aspettano la tua testimonianza.

R.I.P. Kylie. Da tutti noi che ti abbiamo amata.

Jill Robinson

Tratto da : http://www.orsidellaluna.org/2010/09/lettera-ad-un-allevatore-di-orsi/

lunedì 12 luglio 2010

Trekking sulle tracce dell’orso

Legambiente e la Comunità Montana di Valle Camonica organizzano, sabato 31 luglio e lunedì 1 agosto, un trekking di due giorni per promuovere lo straordinario territorio del Parco dell’Adamello, nell’ambito del progetto “Grandi Carnivori: diffondere la conoscenza per educare alla convivenza”, realizzato grazie al contributo di Fondazione Cariplo e Comune di Paspardo.
La proposta è un'escursione accessibile anche ad un pubblico non esperto: grazie anche al supporto di simpatici asinelli che ci accompagneranno e che potranno alleggerire il nostro zaino, l’iniziativa è adatta anche alle famiglie. Il percorso si snoda sui sentieri del Parco dell’Adamello attraversando gli abitati di Sonico, Rino, Cevo e Saviore, dove si pernotterà e da cui si ripartirà il secondo giorno alla volta delle piccole frazioni di Ponte e Isola per giungere infine a Paspardo.
L’attività, compresi vitto e alloggio, è completamente gratuita, a parte il pranzo al sacco per il primo giorno che ogni partecipante dovrà avere premura di portarsi.

Si richiede la prenotazione, entro il 29 luglio, telefonando al numero 392.9276538 oppure scrivendo all'indirizzo e-mail: info@grandicarnivori.it.

trekking 2010

giovedì 8 luglio 2010

Animals Asia libera i primi esemplari di orsi della luna imprigionati in una fattoria della bile in Vietnam dopo tre anni di pressioni.

Ha Long Bay, Vietnam, 06 luglio 2010 - Animals Asia, dopo tre anni di pressioni diplomatiche, si è assicurata la liberazione dei primi 5 esemplari di orsi della luna, specie in via d’estinzione, illegalmente detenuti in una fattoria della bile nei pressi di Ha Long Bay. Questi 5 esemplari fanno parte di un gruppo di 24 orsi, oggetto di una vibrante protesta internazionale, intrapresa quando la fattoria della bile fu confiscata dalle autorità locali, condotta da Animals Asia con l’appoggio 13 ambasciate straniere e numerose associazioni che operano nell’ambito della conservazione e della tutela dei diritti degli animali.

VietBears 002Situata nei pressi di Ha Long City, nella provincia di Quang Ninh, la fattoria era gestita da thailandesi e vietnamiti. Il Corpo Forestale e la polizia di Ha Long, lo scorso 2 ottobre hanno organizzato un’incursione nella fattoria della bile situata a Dai Yen, cogliendo in flagrante due operatori che estraevano la bile per rivenderla a un gruppo di turisti coreani. A seguito dell’ispezione, cinque operai e due cittadini sud-coreani, che stavano visitando la fattoria nel corso di un viaggio turistico organizzato, sono stati trattenuti e interrogati dalla polizia. L’attrezzatura per l’estrazione della bile, insieme a 200 fiale contenenti il prezioso liquido, è stata sequestrata, mentre i 24 orsi detenuti non recavano alcuna traccia di registrazione o microchip, procedura obbligatoria e imposta dalla legge agli allevatori al fine di identificare ogni singolo animale.

Il raid della polizia vietnamita è il risultato di due lunghi anni di pressioni, esercitate da Animals Asia e da altre organizzazioni non governative per la liberazione di 80 orsi confiscati dalle autorità, ma ancora illegalmente detenuti nelle fattorie della bile nella zona di Ha Long Bay, un’area turistica piuttosto popolare.

Più di 7.000 sostenitori di Animals Asia hanno scritto al Governo Vietnamita da ogni parte del mondo, reclamando la liberazione degli orsi confiscati; 13 Ambasciate straniere con sede ad Hanoi (fra le quali Italia, Argentina, Australia, Nuova Zelanda, Svezia, Gran Bretagna, Stati Uniti e Canada), hanno firmato e inoltrato alle autorità l’appello per la liberazione degli animali.

I cinque orsi riscattati, quattro maschi e una femmina, sono arrivati al Moon Bear Rescue Centre di Animals Asia, nel Parco Nazionale di Tam Dao, vicino a Hanoi, nella notte di giovedì 1 luglio, dopo cinque ore di viaggio. Jill Robinson, Fondatrice e CEO di Animals Asia, si è complimentata con la polizia del Dipartimento di Protezione Ambientale e del Corpo Forestale Vietnamita per il loro impegno nel disbrigo delle pratiche per la liberazione degli altri orsi sequestrati.

Jill Robinson ha rilasciato la seguente dichiarazione: “L’improvvisa irruzione nella fattoria non ha dato agli allevatori alcuna possibilità di opporre resistenza. Più di 30 ufficiali della Guardia Forestale erano presenti durante la confisca, aspetto questo che testimonia l’entità dei traffici illeciti praticati nella fattoria. Penso che la nostra campagna abbia dimostrato che la pazienza e la tenacia pagano sempre. Speriamo di assistere presto alla fine del traffico illegale di orsi a Ha Long Bay, nell’attesa che questi, ora illegalmente detenuti, vengano rimessi alle nostre cure. Continueremo inoltre a dialogare con il Dipartimento Forestale e la polizia locale per rimuovere ogni ostacolo. Ora la nostra priorità resta quella di occuparci di questi cinque orsi e curare le profonde ferite e i danni subiti durante la loro detenzione nella fattoria. Alcuni di questi esemplari mostrano segni evidenti di malnutrizione, altri sono psicologicamente e fisicamente provati; a un orso è stata amputata una zampa anteriore all’altezza della spalla e quasi tutti presentano vistose cicatrici alla testa, denti spezzati e cheratosi (inspessimento del tessuto epidermico). A ogni orso verrà rimossa la cistifellea, ormai irreparabilmente danneggiata”.

VietBears 003Il responsabile di Animals Asia in Vietnam, Tuan Bendixsen, ha riferito che le indagini erano partite all’inizio del 2007, allertando le autorità locali sugli illeciti commessi all’interno delle fattorie nell’area di Ha Long Bay. Filmati e fotografie fatte sotto copertura dai nostri operatori hanno dimostrato che la bile veniva estratta per poi essere venduta ai turisti, aggirando così i divieti sanciti dalla normativa vietnamita. La reazione della polizia non si è fatta attendere: un raid nella fattoria ha permesso la confisca preventiva di 80 orsi illegalmente detenuti. Tutti gli esemplari erano privi del microchip per l’identificazione, prova inconfutabile che gli animali sono stati indebitamente catturati nel loro habitat naturale.

Fino a oggi, di questi 80 orsi confiscati, solo uno è stato trasferito nel santuario di Animals Asia in Vietnam, a causa delle lungaggini burocratiche e dell’incuria dei politici.

Nell’aprile del 2008, il Primo Ministro del Vietnam, contravvenendo alla normativa vigente in materia, ha bloccato il trasferimento dei restanti 79 orsi.

Animals Asia e altre organizzazioni non governative, fra le quali Education for Nature, Vietnam (ENV), Wildlife at Risk (WAR), Free the Bears (FTB) and the World Society for the Protection of Animals (WSPA), hanno costituito una Bear Task Force per indurre il Primo Ministro a ritornare sui suoi passi.

Le fattorie della bile sono illegali in Vietnam dal 1992, ma più di 4.000 orsi sono ancora detenuti nei numerosi allevamenti presenti nel territorio. L’estrazione della bile è una pratica estremamente crudele e dolorosa. In Vietnam gli orsi vengono drogati, normalmente con la ketamina, legati con funi e il loro addome viene ripetutamente perforato con aghi arrugginiti lunghi 10 centimetri, fino a quando viene identificata e raggiunta la cistifellea. La bile viene estratta poi con l’ausilio di una pompa medica.

Tuan Bendixsen riferisce che l’estrazione della bile è ampiamente diffusa e che gli orsi sono ancora vittime del bracc-onaggio a causa dell’assenza di controlli da parte delle autorità preposte: “Finora, a causa della mancanza di risorse, la legge vietnamita è stata quasi sempre disattesa, ma già a partire dalla settimana scorsa, tuttavia, abbiamo ottenuto in custodia due piccoli cuccioli di nome Xin Xin e Chien Thang, illegalmente detenuti in una fattoria della bile nella provincia di Dien Bien: questo dimostra che le autorità sembrano ora seriamente intenzionate a stringere le maglie per l’applicazione della normativa vigente”.

Nel 2005, Animals Asia ha firmato uno storico accordo con il Governo Vietnamita, che prevede la liberazione di 200 orsi e il loro inserimento nel Moon Bear Rescue Centre, nel Parco Naturale di Tam Dao.

Finora Animals Asia ha liberato 62 orsi in Vietnam. Grazie ad un simile accordo con le autorità cinesi, siamo inoltre riusciti a salvare 276 orsi in Cina, chiudendo 43 fattorie della bile.

Materiale fotografico disponibile su:

http://113.28.4.109:8080/aaffiles/VietnamBearFarming.php

Per maggiori informazioni e materiale video:

Animals Asia Foundation Italia, P.za San Marcellino 6/5, 16124, Genova Tel: +39 010 2541998 Fax: +39 010 2545137

Ufficio Stampa: Antonello Palla - Tel. +39 333 1063893

Email: apalla@animalsasia.it

www.animalsasia.it

www.orsidellaluna.org

venerdì 11 giugno 2010

Continua la raccolta delle firme per la libertà di Dino

La prima azione che abbiamo fatto sabato 5 giugno a Vicenza, per l'orso Dino, è andata bene. Moltissime persone sono venute al tavolo a firmare per lasciarlo in libertà!

SABATO 12  GIUGNO saremo col tavolo NAC a Verona in Piazza Erbe (angolo via Pellicciai ) dalle 10.00 alle 19.00

Saremo presenti in piazza  per chiedere che l'orso Dino venga lasciato in libertà.  Al tavolo sarà possibile sottoscrivere una lettera che sarà inviata al Ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo nella quale si richiede che non si proceda ad autorizzare la cattura di Dino ma al contrario si intervenga per proteggerlo.

Ecco la lettera:

Egregio Ministro

Siamo estremamente contrari al fatto che l'orso Dino venga catturato e come noi molte Associazioni animaliste nazionali e moltissimi cittadini. Se quest'orso è arrivato fino alle nostre montagne è un evento unico! In Trentino si è speso molto denaro pubblico, per importare gli orsi, proprio dalla Slovenia e, ora che ne è arrivato uno spontaneamente, si è deciso di riportarlo indietro!

Se Dino venisse catturato e riportato in Slovenia, lì verrebbe sicuramente ucciso. Il fatto che sia arrivato fino a noi è molto positivo e Dino deve venire protetto!  Inoltre la decisione di catturare l’orso per metterlo in cattività o trasferirlo all’estero non rispetta il Protocollo del PACOBACE, ovvero il Piano di Azione per la Conservazione dell’orso Bruno sulle Alpi Centro-Orientali, sottoscritto anche dalla Regione Veneto, che prevede la cattura come misura estrema dopo aver attuato un serie di altre azioni che il Veneto non ha minimamente messo in atto. Gli animali e la natura sono allo stremo a causa dell'uomo; forse Dino è solo uno specchio per alcuni uomini che vedono in lui la loro stessa brutalità. Dino invece non è brutale!  Sicuramente è affamato e quando entra in un recinto nel quale ci sono parecchi animali il suo naturale istinto lo porta ad aggredire “tutto quello che si muove”; purtroppo questi animali, costretti a vivere in spazi rinchiusi, non hanno scampo e non hanno nemmeno un’adeguata recinzione in grado di tener lontano l’orso.

Con la presente Le CHIEDIAMO

  • Di esigere che la regione Veneto rispetti l’impegno assunto dalle amministrazioni locali con la condivisione del Piano d’Azione per l’orso, attraverso la messa in atto di tutte le necessarie misure di sensibilizzazione, informazione ed educazione per la comunità locale, anche utilizzando i diversi media.

  • Lasciare in libertà e proteggere l’orso Dino anche creando dei siti alimentari temporanei in alta quota
  • Chiedere alle amministrazioni locali di mettere in atto gli specifici interventi, come l’installazione di recinti elettrificati, che possano dissuadere l’orso dal predare bestiame domestico o avvicinarsi alle zone abitate.

La prossima settimana le firme raccolte verranno inviate. Vogliamo ringraziare tutti coloro che ci hanno scritto, chiedendoci informazioni o approvando la nostra iniziativa.

Se ci saranno degli sviluppi importanti vi informeremo.

Cordiali saluti

Il Vicepresidente Anna Maria Pilati

Tel. 347 05 31 108

Mail: info@no-alla-caccia.org

giovedì 10 giugno 2010

Trova il nome per l’orso polare!

Da Canon e WWF un divertente concorso dedicato ai più piccoli

Canon presenta insieme al WWF una nuova iniziativa dedicata ai bambini di tutta Europa, che saranno invitati a scegliere il nome da dare ad un vero orso polare! Per partecipare basta collegarsi all’area “Canon Kid’s Zone” del sito del WWF www.panda.org/polarbears, creato per informare i bambini e per offrire loro iniziative divertenti, volte a sensibilizzarli sul tema sempre più attuale della tutela ambientale.

Una volta effettuata la registrazione all’area dedicata al concorso, i bambini dovranno rispondere a cinque semplici domande, e in seguito potranno proporre il nome femminile che desiderano dare a una delle due orse polari da “battezzare“.

I due vincitori verranno annunciati sul sito WWF nell’area Canon Kid’s Zone e si aggiudicheranno una fotocamera Canon. Inoltre, un esperto del WWF andrà in visita presso la scuola dei vincitori. Infine, ulteriori tre finalisti avranno la possibilità di ricevere in premio una fotocamera Canon.

orsoIl sito WWF-Canon Kids’ Zone nasce con lo scopo di spiegare ai bambini l’importanza della tutela dell’orso polare nell’area artica. Attraverso due orsi virtuali, Auro e Borea, i più piccoli potranno cimentarsi in giochi educativi e imparare a conoscere meglio l’ambiente artico, supportati anche da genitori e insegnanti, che troveranno sul sito utili materiali informativi.

Il supporto offerto da Canon per la protezione degli orsi polari rientra nell’ambito della collaborazione tra l’Azienda e il WWF. L’osservazione di questi animali è infatti fonte di importanti scoperte scientifiche e grazie ai radio collari di cui sono dotati il WWF può analizzare il loro comportamento e seguirli nei loro spostamenti.

Luca Miraglia, a capo della Comunicazione di Canon Italia, ha commentato: ”I cambiamenti climatici sono un tema molto importante da trattare anche con le nuove generazioni, per insegnare loro a contribuire attivamente alla tutela dell’ambiente. La nostra filosofia Kyosei, che significa “Vivere e lavorare assieme per il bene comune”, rispecchia perfettamente il nostro impegno in termini di responsabilità sociale, e siamo dunque molto orgogliosi di questa collaborazione, messa a punto con il WWF nell’ambito delle iniziative a tutela dell’Artico”.

Ci sono più di 22.000 orsi polari nell’Artico, zona che ospita alcune tra le specie animali a maggior rischio di estinzione, come la volpe artica, il gufo bianco e l’aquila testa bianca. Tuttavia, i cambiamenti climatici stanno minacciando l’Artico e gli scienziati prevedono che il 30% degli orsi polari scomparirà nei prossimi 35-50 anni.

venerdì 21 maggio 2010

Il Movimento No alla caccia preoccupato per la sorte di Dino

Cari amici degli animali,

avrete sicuramente sentito parlare dell'orso Dino che si aggira nel vicentino e che rischia la vita solo perché l'uomo si avvale il diritto di decidere se un animale sia diventato "scomodo", "pericoloso" o "inutile".

Vi invitiamo a leggere l'articolo uscito oggi sul quotidiano l'Arena (Verona)

http://www.larena.it/stories/Provincia/152826__gran_consulto_per_decidere_la_sorte_di_dino/

e il Comunicato che abbiamo inviato ai giornali.

Vi invitiamo a scrivere ai seguenti indirizzi, chiedendo che venga tutelata la vita e la libertà di Dino:

Assessore alla caccia Provincia di Vicenza spigolon.marcello@provincia.vicenza.it

Servizio caccia e pesca Provincia di Verona Ivano.Confortini@provincia.vr.it

Assessore caccia Veneto assessore.stival@regione.veneto.it

Il giornale di Vicenza redazioneweb@ilgiornaledivicenza.it

L'Arena  lettere@larena.it

L'Arena redazioneweb@larena.it

L'Arena francesco.prando@larena.it

Sindaco Flavio Tosi sindaco@comune.verona.it

COMUNICATO STAMPA

Quale sarà la sorte dell'orso Dino?

Jurka da quasi tre anni sta vegetando nel recinto del Casteller, i suoi figli sono stati uccisi, molti orsi sono scomparsi;

sarà la sorte anche di Dino?

Noi speriamo che non sia così!

Ancora una volta l'ipocrisia dell'uomo ha fatto bella mostra di sé nei notiziari e nei giornali:

"L'orso Dino ha sbranato un asino! L'orso Dino ha sbranato le pecore!!! "

Solo l'uomo si arroga il diritto di uccidere, tutti i giorni, altri esseri viventi senza essere condannato! E l'uomo non lo fa per necessità, ma per il solo gusto del palato! Gli animali invece, se uccidono per fame sono pericolosi, aggressivi e brutali. Quanti sanno che la caccia causa la morte di circa 50 persone all’anno?

Perché i giornali, le TV, la radio non riportano queste notizie? E perché non si provvede a difendere la vita di queste persone abolendo questa pratica che miete così tante vittime?

Dino è pericoloso? Invece l’uomo quando durante una battuta di caccia uccide decine di animali fra i quali anche mamme e piccoli, li dissangua e poi li sventra sul posto, questa la chiamano caccia di selezione e la brutalità con cui viene fatto chi la vede?

Mentre le foto degli animali uccisi da Dino, il povero asino, la povera pecora, quelle sì sono finite sui giornali e Dino è diventato pericoloso e brutale!

Già molti personaggi famosi della storia hanno difeso gli animali e denunciato la brutalità dell’uomo come per esempio Leonardo Da Vinci che disse: “Hai definito l’uomo re degli animali – io invece direi che l’uomo è il re delle belve feroci, delle quali tu sei la più grande; non hai infatti ucciso gli animali per soddisfare i piaceri del tuo palato, facendo di te stesso una tomba di tutti gli animali? La natura non produce forse cibi vegetali a sufficienza per saziarti?”

I macelli, come i nostri boschi e i nostri laboratori di vivisezione , grondano di sangue innocente e le urla dei milioni di cuccioli, vengono soffocate da pareti spesse, porte chiuse e da censure. Tutto questo fa parte della normalità! Se invece un orso uccide per fame, allora è una bestia brutale e sanguinaria, pericolosa che va eliminata….noi diciamo no!

La vita di Dino come quella di qualsiasi animale va protetta perchè anche gli animali come noi uomini hanno il diritto di vivere e di vivere in libertà secondo la loro natura.

L’uomo potrebbe imparare molto dagli animali, se iniziasse ad osservarli e a capirli; gli animali diventerebbero suoi amici . L’uomo sarebbe meno frustrato, meno aggressivo, con più amici e con più gioia di vivere.

Il Presidente Marcello Dell’Eva

www.no-alla-caccia.org

martedì 4 maggio 2010

Collaborazione tra Parco e Panda Adventure

Nella  ormai prossima estate saranno ancora potenziate e migliorate le attività turistiche ed educative che Panda Avventure  svolge,  in collaborazione con l'Ente Parco, nel territorio dell'area protetta.

Nei giorni scorsi sono state aperte  le iscrizioni ai "Campi Avventura" e "Vacanze Natura" che aderiscono alla Carta di Qualità del Turismo Responsabile del WWF Italia.

Ogni anno più di 5000 tra bambini e ragazzi partecipano a questi programmi in giro per l'Italia e l'Europa e il Parco è da sempre tra le mete preferite.

Per la prossima estate sono state confermate le località di Pescasseroli e Villavallelonga,  mentre verrà ancora ripetuta la positiva esperienza dell'anno passato nel versante molisano, nelle suggestive  Mainarde, dove i ragazzi potranno vivere alcuni giorni immersi nella natura, soggiornando presso il rifugio del Falco, in località Le Forme di Pizzone. Ma quest'anno c'è una novità e riguarda i  maggiorenni: i gruppi verranno ospitati presso la Foresteria di Val Fondillo, centro e cuore naturale dell'area protetta ai piedi del caratteristico paese di Opi, tra la Camosciara e il Monte Marsicano.

Il programma dei Campi Avventura prevede un coinvolgimento in prima persona dei partecipanti all'attività di ricerca sull'Orso marsicano, assistiti e coordinati dai naturalisti della Panda Avventure e dal personale dell'Ente dei servizi Veterinario,  Educazione e Volontariato.

In particolare, i partecipanti impareranno a individuare con adeguati mezzi di localizzazione, le tracce e i segni di presenza dell'orso e a catalogarli in modo adeguato, ai fini anche della ricerca genetica.

Il coinvolgimento diretto e concreto di giovani e ragazzi è senza dubbio il metodo migliore per la comprensione dei diversi aspetti della ricerca scientifica, ma anche della complessità della biodiversità all'interno di un'area protetta e dell'importanza della sua protezione e conservazione.

Tutti i programmi sono consultabili sul sito http://www.campiavventura.com/ dove è possibile anche effettuare la prenotazione.

Comunicato stampa n. 34 del 4 maggio 2010

giovedì 25 marzo 2010

Valentino non ce l'ha fatta, ma Angus, Maggie e Taurus stanno bene

537625282Valentino (nella foto a sinistra) non ce l'ha fatta. L'orsetto della luna nato il 14 febbraio nel «Santuario» di Tam Dao in Vietnam, dove vengono ospitati e curati dall'associazione «Animals Asia» gli orsi della luna sottratti al bracconaggio e al mercato illegale, è morto due settimane fa. Valentino, o Tiger come lo avevano chiamato in un primo tempo essendo nato nell'anno della tigre, era il primo caso di nascita in cattività per questi orsi perseguitati storicamente in Cina e nel Sud Est asiatico per sottrarre loro la bile, utilizzata nella medicina tradizionale cinese. Era nato da Italia, una femmina recuperata dai volontari di Animals Asia in una «fattoria» che avrebbe dovuto avere solo orsi da molti anni in cattività. E invece Italia era incinta ed ha partorito il 14 febbraio.
Valentino quindi è stato anche la prova che, nonostante le dichiarazioni di tutti i governi della zona, il bracconaggio493595506 per catturare gli orsi è ancora attivo e che il prelievo della milza degli orsi, illegale in Vietnam, si pratica ancora.
Ma non tutte le notizie sono brutte. Al santuario di Tam Dao sono in vita e crescono bene i tre cuccioli Angus, Maggie e il più piccolo Taurus (nella foto a destra) salvati nell'aprile del 2009.

Fonte: giornaledibrescia.it

lunedì 15 marzo 2010

Quando l’arte, la passione e la solidarietà si fondono: gli orsi di Elena

Ecco una lettera che ho ricevuto da Elena, restauratrice genovese e, con la passione per gli orsi, che dipinge plantigradi per sostenere economicamente progetti che si occupano della loro tutela. Ho deciso di pubblicare per intero la lettera che mi ha mandato per raccontare la sua storia. Una storia fatta di passione, di amore per gli animali e di bravura.

“Che dire di me ? Ho conosciuto l’ associazione  Animals asia Foundation  grazie al tuo blog ed è da un po’ di mesi che sono entrata a far parte  del gruppo di supporto genovese (formato, oltre che da me, da Simona e Mariuccia). Ho avuto modo di conoscere meglio e apprezzare  questa associazione  grazie al festival della Scienza , che nell’ ultima edizione ha ospitato Jill Robinson. Una appassionata di orsi  come me non poteva che prendere a cuore la sorte degli orsi della luna. Non credo nella predestinazione e l’ idea che si possa fare  qualcosa per salvarli da una vita da incubo che sembra già  destinata a trascorrere tra le sbarre , nelle fattorie della bile, mi ha spronato a darmi da fare. Avevo già contribuito  a un progetto di tutela dell’ orso con le mie opere, così ho deciso di fare lo stesso per Animals asia Foundation.

E’ da un po’ di anni che dedico le mie vacanze alla ricerca di orsi da fotografare per poi  poterli dipingere…tra questi, ovviamente, Sandrino e Yoga di Villavallelonga! In Germania mi sono imbattuta invece in un posto incredibile a Vorbis, in un parco dove gli orsi  sequestrati a zoo, circhi e ambulanti vari hanno diritto a una seconda  possibilità di vita. Vagano liberi  per il parco e sei tu, umano, tra le sbarre  a passare  in un tunnel  di rete metallica su un sentiero segnato. Ho continuato a seguire  l’associazione che si occupa del parco. L’ associazione si chiama Stiftung fur baeren (Vier Pfoten ) ma purtroppo il sito è in tedesco quindi ho un po’ di difficoltà… Prossimamente apriranno un altro centro di recupero  nella Foresta Nera, così gli ho mandato  una ventina di acquerelli da vendere per raccogliere i fondi.”

A presto

Elena"

Elena sta organizzando una mostra per raccogliere fondi per l’Animal Asia Foundation e logicamente siamo tutti invitati. Alcune delle sue opere sono state messe gentilmente a disposizione del blog e io le ho pubblicate in basso per darvi un’idea della bravura di Elena (il mio preferito è quello dell’orso polare).

MOSTRA APERITIVO PER GLI ORSI DELLA LUNA ORGANIZZATA DAL GRUPPO DI SUPPORTO GENOVESE DI ANIMALS ASIA FOUNDATION

Sabato 20 Marzo
Dalle ore 17.30

Presso il locale DAMMIDELTU di Via Bruno Ghiglione 35 r Genova Sampierdarena  (davanti alla biglietteria del teatro Modena ) si terrà un aperitivo di beneficenza  con buffet  al costo di  10 euro organizzato dal gruppo di supporto genovese di Animals Asia Foundation.

Durante le giornate di sabato 20 e domenica 21 sarà possibile acquistare i quadri della pittrice Elena Sanna   presenti in mostra , ovviamente raffiguranti orsi . Il ricavato  delle vendite contribuirà a sostenere  i progetti  di recupero  degli orsi della luna  dell’ associazione Animals Asia Foundation. Vi aspettiamo !

Per informazioni e prenotazioni www.dammideltugenova.it

Tel. 010- 6429382

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mercoledì 10 febbraio 2010

L'analisi dei dati dei Monitoraggi Periodici conferma la Vitalità della Popolazione di Orso Marsicano nel Parco

orsa_cuccioli Nel territorio del Parco e nell’arco dell’intero 2009, sono state condotte sessioni di osservazione delle femmine di orso con piccoli dell’anno, per monitorare il potenziale riproduttivo della popolazione nonché, nel lungo periodo, monitorarne la riproduzione e alcuni aspetti demografici.

Le osservazioni sono state realizzate in base a un protocollo applicativo messo a punto dal Dipartimento di Biologia Animale e dell’Uomo dell’Università di Roma, che cura la ricerca in corso, autonomamente applicato dal Parco tramite il personale del Servizio Scientifico.Le sessioni di osservazione, svolte in simultanea, hanno visto la partecipazione  di 32-59 operatori e si sono articolate in due repliche stagionali per ogni settore in cui il Parco è stato suddiviso (agosto-settembre), per un totale di 611 ore di osservazioni, effettuate essenzialmente durante le ore serali.

A queste osservazioni in simultanea, sono state affiancate osservazioni mirate effettuate tra i primi di aprile e la prima metà di settembre; per completare il monitoraggio delle unità familiari sono stati inoltre utilizzati dati scaturiti dal monitoraggio degli animali dotati di radiocollare e dati provenienti dalle catture.
La combinazione dei dati acquisiti con le varie modalità, analizzati secondo particolari criteri spazio-temporali, adottati per evitare i doppi conteggi, ha consentito di rilevare un minimo di sette unità familiari per il 2009, tra cui:

  • Una femmina con tre piccoli dell’anno
  • Una femmina con due piccoli dell’anno
  • Una femmina con un piccolo dell’anno
  • Due femmine con due piccoli dell’anno 2008
  • Una femmina con due piccoli del 2008
  • Una femmina con un piccolo dell’anno 2008

Questo conteggio corrisponde in totale a 6 piccoli dell’anno e 7 cuccioli del 2008: considerato che le analoghe sessioni di osservazione condotte nel 2008 avevano portato all’avvistamento di 10 cuccioli, il raffronto tra i dati dei due anni consente di stabilire la sopravvivenza di almeno 7 dei dieci cuccioli avvistati nel 2008, dato oltre modo confortante e che conferma la vitalità della popolazione di orso marsicano del Parco.

All’attività di conta delle femmine con piccoli ha partecipato, oltre al personale del Servizio Scientifico, che ha anche coordinato tutta l’attività,  personale del Servizio Sorveglianza e del CTA del Parco, numerosi collaboratori esterni che hanno contribuito in maniera sostanziale  alla realizzazione del programma e personale dell’Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Castel di Sangro, del Parco Nazionale del Gran Sasso/Laga, del Parco Nazionale della Maiella, della Riserva dei Monti della Duchessa, del Parco Regionale dei Monti Simbruini, dell’ISPRA, dell’Agenzia Parchi Lazio, dell’Associazione Chiros. Anche molti studenti, tirocinanti e volontari hanno preso parte con interesse e impegno  alle operazioni.

Questa attività di monitoraggio e  conta delle femmine con piccoli, dice il Presidente del Parco Giuseppe Rossi,  diventa così anche momento di grande collaborazione tra le varie istituzioni e di formazione per il personale delle stesse, oltre che di coinvolgimento di appassionati, studenti e studiosi  che frequentano il Parco con l’obiettivo di conoscerne la grande fauna e aiutarlo nell’azione di conservazione. A tutti va il ringraziamento dell’Ente per il loro prezioso contributo.

Al Parco, e specialmente al servizio scientifico, dice la Responsabile Cinzia Sulli, ora tutti attendono il risveglio primaverile di tante "mamma orsa", con l’auspicio che possano esserci ancora belle novità.

Comunicato Stampa n. 8/2010

lunedì 26 ottobre 2009

Premiata dall'ENPA J.Robinson per aiuto agli orsi

 

orso _luna_251009 Lunedì 26 Ottobre, alle ore 16.30 presso la sede di Animals Asia Foundation Italia Onlus in P.za San Marcellino 6/5, Genova l'Enpa
alla presenza di Rosanna Zanardi -Presidente della Sezione Provinciale di Genova- e di Ilaria Ferri -Direttore Scientifico e Responsabile rapporti internazionali- conferirà a Jill Robinson (Fondatrice e CEO di Animals Asia Foundation) un particolare riconoscimento per le sue attività di tutela, protezione e recupero degli Orsi della Luna (nella foto) e per l’impegno profuso nelle campagne per il rispetto dei loro diritti. Animals Asia, poi, consegnerà all’Enpa il certificato di adozione dell’Orso della luna -Moonlight- che, salvato dalle fattorie della bile in Cina, vive ora libero e felice insieme ad altri 185 orsi nel Santuario di Animals Asia a Sichuan, in Cina.
Con questa iniziativa l’Enpa invita i cittadini italiani, zoofili ed animalisti, a compiere lo stesso gesto, permettendo così di strappare altri orsi alla tortura e regalando loro una speranza di vita. Enpa e Animals Asia Foundation sanciscono, con questa conferenza stampa, l’inizio di una proficua collaborazione, una vera e propria joint-venture, per proseguire insieme il percorso intrapreso da Jill Robinson nel 1995, quando si assicura il rilascio dei primi orsi, usati per ricavarne la bile. Ad oggi, 300 orsi della luna hanno riavuto la loro vita grazie all’impegno di Jill Robinson e della sua organizzazione. Ma tra Cina, Vietnam e Corea sono ancora circa 16.000 gli esemplari ancora detenuti nelle “fattorie della bile”. La bile viene usata dalla medicina tradizionale cinese nonostante siano disponibili oltre 50 rimedi erboristici e di sintesi che potrebbero sostituirla definitivamente, come ci auguriamo.
Jill Robinson sarà inoltre premiata dal Sindaco di Genova Marta Vincenzi con la medaglia d’oro “città di Genova” il 27 ottobre alle 9.30 in Palazzo Tursi. Il Sindaco, l’Enpa e Oliviero Toscani parteciperanno alla conferenza stampa di presentazione del concerto “Uno Stradivari per la Luna”, in favore di Animals Asia nella Sala Paganini del teatro Carlo Felice, alle ore 11.30.

Quando la realtà supera la fantasia

Incredibile ma vero. Un orso nero, nello stato americano del Wisconsin, è entrato in un supermercato ed ha iniziato a vagare per gli scaffali, finché non si è fermato davanti a quello delle birre. Ironia della sorte, l'animale ha “scelto” la Hamm's, birra famosa negli Stati Uniti proprio per essere pubblicizzata da un orso.

hamm's

"Quando lo abbiamo visto entrare e cercare la birra, abbiamo scherzato dicendo che forse era proprio lui, l'orso della Hamm's", ha detto Jon LeBlanc, proprietario del supermercato. Insomma, un po' come se l'Omino Bianco entrasse a comprare un detersivo. L’orso, alto un metro e mezzo e del peso di 60 chili, è rimasto nel negozio per un'ora prima che i veterinari arrivassero per iniettargli un tranquillante e portarlo via.

Una pubblicità tanto involontaria quanto efficace!

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