Stupore misto a commozione per, e non solo per loro, lo staff di Animals Asia Foundation, l'associazione no profit fondata da Jill Robinson che si batte contro le "fattorie della bile". Vediamo però di capire meglio contro cosa si batte l'associazione, prima di parlare del piccolo miracolo ad opera di Madre Natura.
Le fattorie della bile, presenti soprattutto in Cina, in Corea ed in Vietnam, sono associazioni criminali che catturano gli orsi al fine di estrarre la loro bile, molto richiesta in ambito di medicina tradizionale cinese. Più che la bile in sé, ad essere estratto è l'acido ursodesossicolico. Nella medicina cinese questo liquido organico viene utilizzato da millenni, ma è solo dagli ultimi trent'anni che gli orsi vengono tenuti in vita in anguste gabbie al fine di ricavare la tanto agognata sostanza. Difatti un'orso vivo produce grandi quantitativi di bile per decenni, non vale dunque la pena ucciderne uno per estrarne la bile. E così vengono a crearsi veri e propri campi di concentramento per plantigradi, dove i poveri animali, stipati in gabbie dalla capienza insufficiente, si ritrovano a vivere con un catetere inserito direttamente nella cistifellea.
Dati non precisi stimano che la spietata pratica coinvolge a tutt'ora circa 7000 animali in Cina, 4000 in Vietnam e 1600 in Corea. Fortunatamente non sono pochi gli esemplari salvati da AAF, che oltre a riscattare gli orsi, si adoperano nel curarli e nel dar loro una vita dignitosa all'interno del centro cinese di Chengdu ed in quello vietnamita del Tam Dao National Park. Oltre ciò, l'associazione lavora a fianco di medici cinesi al fine di sviluppare preparati erboristici che possano sostituire la bile dell'orso.
Dopo aver spiegato cosa sono le tanto raccapriccianti quanto mostruose fabbriche della bile, costituite da persone paragonabili solo alle SS tedesche, torniamo a parlare del piccolo ma significativo miracolo. Come a ricordarci che nonostante l'uomo sia un mostro, la natura rimedia a tutto. Come dicevo, tanto stupore per lo staff dell'AAF dopo che Italia, un'orsa salvata da una di queste fabbriche degli orrori lo scorso 18 gennaio, ha dato alla luce (il 5 febbraio), nonostante le sevizie dei carcerieri, un piccolo.
Molto probabilmente Italia venne catturata dai bracconieri già incinta, ma è interessante il fatto che nonostante tutto ciò che ha passato, sia riuscita comunque a partorire. Lei è una di quei plantigradi portati al rifugio Tam Dao National Park, in Vietnam. Qui è stata sottoposta ad un primo controllo, in cui i medici si sono concentrati, come solitamente fanno, sulle condizioni della cistifellea e sullo stato generale dell'animale (in genere gli animali che vengono salvati sono letteralmente devastati dalle infezioni).
E poi la sorpresa. Il miracolo che ha portato un po' di gioia in quell'inferno del bracconaggio. Proprio li, sul pavimento della grande gabbia in cui Italia stava in quarantena, ecco dimenarsi il piccolo orso neonato. Noi, qui a casa, possiamo solo immaginare quale espressione possa aver solcato il viso di Heather Bacon e del suo team. Perché per quanto possiamo dire, noi non siamo al loro posto e non possiamo minimamente immaginare quali orrori vedano i loro occhi. Orrori che noi vediamo forse (e sottolineo forse) in fotografia, ma che loro vedono dal vivo. Loro, l'orrore dell'animo di uomini corrotti dal vil denaro, lo toccano con mano.
Tiger, così è stato chiamato il cucciolo, viene accudito 24 ore su 24 da alcuni specialisti del centro. Si perché la povera e giovane madre, causa il forte stress cui è stata sottoposta da gente che di umano hanno ben poco, non è in grado di accudirlo.
Ma il piccolo è in ottime mani. Mani appartenenti a persone che non chiudono gli occhi di fronte a simili crimini, ma che combattono contro quei cervelli bacati artefici dell'Inferno in Terra. E così a Tiger basta far sentire la sua voce, e subito arriva qualcuno a coccolarlo prima di addormentarsi candidamente.
E dunque, auguri Animals Asia Foundation, continua a perseguire il tuo nobile intento.
Fonte: Ticinonews
(Ringrazio Sefora per la segnalazione)
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