"Non so bene perché, ma c'è qualcosa nell'orso che induce ad amarlo"
J. O. Curwood

martedì 26 ottobre 2010

Caro orso ti scrivo…

La comunità del cibo dei Pastori dell’Appennino Centrale è in questi giorni a Terra Madre, all’interno del Salone del Gusto, manifestazione internazionale di Slowfood al Lingotto di Torino. Un appuntamento ormai imperdibile per enogastronomi e consumatori attenti, che guardano al Salone del Gusto dall’Italia e da tutto il mondo. Da qui parte anche “Resistenza Casearia”, per sottolineare l’importanza non solo gastronomica, ma culturale, ambientale e sociale delle attività tradizionali di caseificazione, dalle malghe alpine agli stazzi abruzzesi.

Ed è proprio da qui che i pastori hanno voluto inviare la loro “Lettera aperta” indirizzata agli animali selvatici degli Appenini Centrali. Chiedendo il sostegno di quelli che spesso sono stati visti come i “nemici storici” della pastorizia transumante, ma che trovano in chi vive quotidianamente sulle montagne il loro migliore alleato per la sopravvivenza di un intero ecosistema.

A sorpresa la lettera ha raccolto una sottoscrizione importante: l’assessore Regionale all’Agricoltura Febbo, presente al Salone del Gusto con i prodotti abruzzesi, l’ha fatta propria. La speranza è che questo segno di attenzione dell’istituzione regionale si concretizzi in un incontro da fare subito, con allevatori e con le altre istituzioni (Forestale, Provincia, Parchi, Prefettura) per affrontare insieme le questioni di un territorio delicato e complesso, dove i pastori esercitano un ruolo fondamentale di presidio.

La lettera viene indirizzata «ad orsi, lupi, linci, volpi e altri selvatici che ancora sopravvivono sul nostro territorio» si chiede agli animali» dal momento che «tutte le Autorità che abbiamo contattato nel corso degli anni e ripetutamente negli ultimi mesi e settimane non hanno mai risposto».

«Spiegateglielo voi», si legge ancora, «che alimentarvi artificialmente impedendo alle greggi di pascolare sui terreni dove vi viene lasciata la carne è un sistema che fa diventare il nostro territorio sempre più simile ad uno zoo. Provate a dirglielo voi se vi sono più utili tanta burocrazia e jeep o piuttosto i pastori che da sempre avete imparato a conoscere».

«Provate voi, che ci conoscete bene e sapete che da millenni questi sono i vostri migliori alleati: chi sulle montagne e sui pascoli ci sta davvero, da sempre». 

Fonte: primadanoi.it

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Carissimo Enzo,

ma non leggi piu' quello che posti ?? O forse sono io che non capisco....mi spieghi cosa vuol dire la seguente frase :

«Spiegateglielo voi», si legge ancora, «che alimentarvi artificialmente impedendo alle greggi di pascolare sui terreni dove vi viene lasciata la carne è un sistema che fa diventare il nostro territorio sempre più simile ad uno zoo ».

...ma dove vivono 'sti pastori ? :):)

Ciao
Stefano

Anonimo ha detto...

X Stefano

Non e' una frase di Enzo, ma dell'autore della lettera, la comunita' dei pastori.

Mentre i pastori intendono educatamente protestare per il danno di non poter far pascolare liberamente, il superficiale sottocrittore Febbo, ha pensato di capire qualcosa che in realta non e' scritto ma fa solo comodo a lui. Cioe', l'esatto contrario dell'intento.

Della serie, il finto tondo....ma sara' tonto? No e' fondo, si, si il finto fondo....

Anonimo ha detto...

...scusami avevo ben capito che la frase non fosse di Enzo ma l'appello mi appariva talmente strampalato da non meritare alcuna menzione e chiamavo in causa Enzo scherzosamente perche' lui conosce bene la situazione abruzzese dove anzi e' severamente proibito procurare del cibo ai selvatici. La frase della lettera degli allevatori che qui sotto ri-trascrivo sembra implicare l'organizzazione di carnai per orsi e lupi...

<<Spiegateglielo voi», si legge ancora, «che alimentarvi artificialmente impedendo alle greggi di pascolare sui terreni dove vi viene lasciata la carne è un sistema che fa diventare il nostro territorio sempre più simile ad uno zoo ».

Ma quale parco abruzzese pratica oggi la tecnica di predisporre carnai per orsi e lupi ?? Perche' di questo mi sembra di capire gli allevatori si lamenterebbero nella lettera insieme alla presunta impossibilita' a pascolare nei territori dei parchi ( se riesco ancora a comprendere l'italiano....)

Al contrario agli allevatori si forniscono recinzioni, si pagano rimborsi danni (magari non ancora completamente congrui ma si puo' migliorare) ed agli allevatori anche non del luogo si continuano ad affittare pascoli dai comuni del Parco. Insomma i parchi nazionali sono un problema che riguarda la comunita' nazionale tutta..ed oggi anche l'Europa. Si tratta di spalmare eventuali benefici e/o sacrifici su di tutti ed al momento gli allevatori non mi sembrano proprio la categoria piu' sacrificata.
Guarda che conosco bene tutti coloro che allevano a Scanno e montagne vicine in genere bravissime persone che hanno a cuore il loro ambiente e l'orso....se poi parliamo dei banditi laziali che lasciano le vacche allo stato brado a Gioia dei marsi o in aree di riserva integrale come il lago Vivo infrangendo la legge e probabilmente responsabili degli ultimi avvelenamenti beh ...non credo si possa fare altro che reprimere l'illegalita' proprio per tutelare chi le regole le rispetta e sono la maggioranza.

Ciao
Stefano