Riprendiamo il comunicato dell'associazione Salviamo l'Orso perché corrisponde perfettamente ai nostri sentimenti e alle nostre aspettative sull'orsetta Morena, appena rilasciata nei boschi del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise.
FORZA MORENA!
Adesso possiamo veramente dire che 6 orsacchiotti nati nel 2015 si aggirano nelle faggete del PNALM.
Siamo all'ultimo atto di un'impresa difficile e complicata mai tentata prima con un esemplare di orso bruno marsicano, l'orso (Ursus arctos) più raro sulla faccia del pianeta. I tecnici del PNALM hanno rilasciato in natura Morena, un cucciolo abbandonato da sua madre lo scorso maggio in territorio di Villavallelonga e salvato da morte certa grazie all'intervento dei guardiaparco. A quel momento si decise di tentare ciò che non era mai stato fatto prima, vale a dire la sua reintroduzione in natura, e ciò ha comportato la definizione di un attento protocollo per far sì che l'animale non fosse "imprintato" dall'uomo e che crescesse in peso più in fretta dei suoi coetanei. Ciò che accadrà nelle prossime settimane, e ci auguriamo per molti mesi a seguire, sarà la cartina al tornasole per verificare la bontà di tutte le misure adottate dal servizio scientifico del PNALM in collaborazione e con la consulenza di un nutrito gruppo di biologi ed esperti sia italiani che internazionali. Noi di Salviamo l'Orso abbiamo da subito apprezzato la decisione presa e lo sforzo messo in campo dal Parco, ritenendo che i rischi altissimi di fallimento del progetto fossero ampiamente giustificati dal tentativo di non privare una popolazione a forte rischio di estinzione di una femmina riproduttrice, non solo anche a fronte di un eventuale fallimento il Parco ha accumulato conoscenze importantissime nel campo della riabilitazione dei cuccioli di orso che rimangono orfani in età in cui non possono provvedere a se stessi, una situazione non troppo rara per la specie e che potrebbe ripresentarsi in futuro. Da oggi quindi, attraverso le notizie che il Parco vorrà comunicare, seguiremo l'avventura di Morena augurandoci che passi l'inverno e si tenga alla larga da uomini e villaggi, protetta dai boschi delle sue montagne.
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