"Non so bene perché, ma c'è qualcosa nell'orso che induce ad amarlo"
J. O. Curwood

mercoledì 13 agosto 2008

Storie di orsi e galline...con lieto fine

Esce dall'isolamento l'unica gallinella superstite dell'attacco dell'orso Gemma e della sua prole, avvenuto una quindicina di giorni fa a San Sebastiano dei Marsi. Scampata alle grinfie dei plantigradi, era stata rinchiusa da nonna Liliana in una sorta di «pollaio-bunker».Ieri sera sono arrivate altre trenta galline a farle compagnia, distribuite dal Parco nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise e dall'associazione Amici dell'Orso Bernardo. E, mentre il personale del Parco provvedeva a ristrutturare il tetto del vecchio pollaio, le gallinelle hanno fatto subito amicizia con la superstite e tutte sono tornate a razzolare nel vecchio recinto.
Ma non solo il pollaio di nonna Liliana si è ripopolato di galline, perché tante altre persone, soprattutto anziane, hanno fatto richiesta ed ottenuto galline dal Parco. In pratica, nella Valle del Giovenco sono stati distribuiti gratuitamente circa 1500 pennuti, provenienti da un allevamento dell'Aquilano.
E così, i pollai di San Sebastiano dei Marsi, di Bisegna , di Ortona dei Marsi e di tutte le sue numerose frazioni sono stati riempiti di galline.
Per la gioia di quanti si erano visti «espropriare» dei pennuti da parte di Gemma, Generoso e company. Quasi tutti i pollai della Valle del Giovenco sono stati rinforzati con porte in ferro o, addirittura, chiodate per dissuadere gli orsi dal compiere eventuali «blitz».
Ma, come abbiamo avuto modo di riferire, l'orsa Gemma con i suoi due piccoli, una quindicina di giorni fa, aveva aggirato brillantemente l'ostacolo delle porte di ferro, entrando nel pollaio di nonna Liliana, a San Sebastiano dei Marsi, addirittura dal tetto.
Alla consegna delle galline hanno assistito ieri sera tanti curiosi e, forse chissà, nascosti tra i boschi, qualcuno immaginava anche i «compari» plantigradi, che si leccavano i baffi, pregustando altri, eventuali lauti banchetti.

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