Uno strano conto alla rovescia si sta effettuando sulle montagne bergamasche. Quello che riguarda la fine del letargo dell’orso JJ5, che, arrivato dal Trentino lo scorso anno, ha scorrazzato sulle montagne orobiche per sei mesi sbranando 130 pecore, distruggendo sei arnie e danneggiando la vasca del Consorzio forestale dell’Alta Valle Seriana alla ricerca di pesci. Ora che l’inverno sta per finire tutti temono che le scorribande possano riprendere.
I vertici del Parco delle Orobie stanno cercando di ottenere dalla Regione un piano per la messa in sicurezza di allevamenti e coltivazioni e incontreranno agricoltori e allevatori per capire le loro esigenze e raccogliere proposte. Il problema è da un lato tutelare gli allevatori, dall’altra proteggere lo stesso orso, per evitare che qualcuno gli spari.
Per ora dalla Regione si è riusciti a ottenere 50.000 euro per realizzare recinti elettrificati a bassa tensione a difesa dei greggi e degli alveari, ma si parla anche di cani appositamente addestrati, rifugi notturni per le pecore e squadre specializzate nella Polizia provinciale, che tengano monitorati gli spostamenti dell’orso e informata la cittadinanza in modo da ridurre le possibilità di incontri. Progetti che riguarderanno anche altri orsi che, si prevede, potranno arrivare dal Trentino.
I vertici del Parco delle Orobie stanno cercando di ottenere dalla Regione un piano per la messa in sicurezza di allevamenti e coltivazioni e incontreranno agricoltori e allevatori per capire le loro esigenze e raccogliere proposte. Il problema è da un lato tutelare gli allevatori, dall’altra proteggere lo stesso orso, per evitare che qualcuno gli spari.
Per ora dalla Regione si è riusciti a ottenere 50.000 euro per realizzare recinti elettrificati a bassa tensione a difesa dei greggi e degli alveari, ma si parla anche di cani appositamente addestrati, rifugi notturni per le pecore e squadre specializzate nella Polizia provinciale, che tengano monitorati gli spostamenti dell’orso e informata la cittadinanza in modo da ridurre le possibilità di incontri. Progetti che riguarderanno anche altri orsi che, si prevede, potranno arrivare dal Trentino.
1 commento:
Salve a tutti !
Volevo scrivere e far sapere che frequento le montagne della zona, partendo da Valgoglio salgo per la Val Sanguigno oppure in direzione del Lago Nero.
Debbo dire che purtroppo spesso le greggi(pecore o capre ) sono libere di scorrazzare per le montagne e le valli senza che i contadini se ne curino poi molto.Lamentarsi poi dell' accaduto forse non è pienamente corretto,andrebbero prese le dovute precauzioni prima;costruendo recinti ed utilizzando i cani da pastore per la guardia.
L' orso porterà nuove attenzioni in zona e tutti potrebbero trarne comunque profitto valorizzando questa nuova risorsa.
Vedremo nel corso dell' anno.
Ciao da Pietro
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