In questi ultimi giorni nel mio comune di residenza è partita la raccolta differenziata porta a porta: ogni giorno c’è da conferire in un punto sotto il palazzo un determinato tipo di rifiuto. La mia zona però è popolata da animali domestici: cosa succederebbe se cani e gatti banchettassero con i rifiuti contenuti nei sacchetti dell’umido? Per ovviare a questo abbiamo installato dei cassonetti ad hoc che non possono essere aperti. Immaginate ora che in Trentino hanno lo stesso problema, con l’unica differenza che al posto di cani e gatti ci sarebbero gli orsi. A Margone, in provincia di Trento, nella Valle dei Laghi, è iniziata la distribuzione dei nuovi contenitori per la raccolta della frazione umida, realizzati per evitare incursioni degli orsi nei centri abitati, attirati dall’odore degli scarti vegetali. I precedenti bidoni, infatti, erano facilmente ribaltabili e apribili. Per scoraggiare i plantigradi, l’amministrazione provinciale tramite il Servizio per le politiche di gestione dei rifiuti e il Servizio foreste e fauna, ha quindi predisposto un bidone molto più resistente e pesante, e con un’apertura a scatto con pomello. In questo modo, si cerca di evitare le “visite notturne” degli orsi presso le isole ecologiche, specialmente nei paesi o frazioni di media montagna, dove più facilmente l’animale cerca di alimentarsi
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