L'introduzione di un'autorità di gestione che verifichi l'attuazione delle progettualità connesse alla conservazione dell'orso bruno marsicano e il raggiungimento di precisi obiettivi a scadenze regolari, di cui la prima fissata tra sei mesi.
Il piano di azione per la salvaguardia della specie protetta del PNALM continua dunque a ritmi serrati con il chiaro obiettivo di tutelare e incrementare gli esemplari di plantigrado che vivono all'interno dei confini del parco. Per questa ragione sono previsti progetti di estensione delle aree contigue, il potenziamento del regime di tutela e l'avvio di una nuova gestione dell'attività venatoria con il divieto della caccia alla braccata. In cantiere anche l'introduzione di una nuova normativa sull'uso dei veleni in agricoltura al fine di evitare episodi gravissimi come quelli che hanno portato alla morte di diversi esemplari di orso. Obiettivi dunque molto ambiziosi su cui dovrà vigilare l'apposita autorità di gestione dal momento che, come si legge nei dati dei ricercatori del piano PATOM, «la popolazione è ridottissima e si pone forse già oggi al di sotto della soglia minima di sopravvivenza con un tasso di mortalità che si aggira intorno all'84% dei casi».
Fonte: Claudia Sette – IlTempo.it
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