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Associazioni al sit in a L'Aquila |
Abbiamo denunciato più volte gli assurdi
tentativi da parte dei politici locali di tagliare preziosi ettari del Parco
Regionale Sirente Velino, in Abruzzo. Oggi siamo lieti di annunciare che la
proposta Ricciuti di ridurre il Parco di ben 4.200 ettari proprio nelle sue
aree di maggiore valore naturalistico-paesaggistico
è stata ritirata dallo
stesso consigliere regionale, dinanzi alla mobilitazione popolare che ha
portato, in meno di una settimana, alla raccolta di 180.000 firme su una
petizione online lanciata su Avaaz dall’associazione Animal Amnesty. Anche grazie
all’adesione di diverse associazioni ambientaliste (LIPU, Salviamo l’Orso, Altura,
WWF, ecc.), il sostegno di alcuni rappresentanti politici e di svariati organi
di stampa che hanno diffuso la notizia, il Parco Regionale Sirente Velino è
stato risparmiato da un ulteriore taglio.
Le firme sono state presentate oggi (17/12/13) a L'Aquila dai delegati delle diverse associazioni ambientaliste prima che cominciasse il consiglio regionale durante il quale si sarebbe dovuto discutere della proposta.
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Il presidio di Animal Amnesty |
Il Parco, che ha come simbolo l’orma
dell’orso, è un habitat idoneo all’orso bruno marsicano, specie in grave
rischio di estinzione, oltre a essere una fondamentale area di passaggio ed
espansione del plantigrado dal Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e il
Parco Nazionale del Gran Sasso. Le sue preziose specie animali e vegetali sono
valse all’area protetta i fondi europei per vari progetti LIFE. L’eventuale
approvazione della proposta Ricciuti, per fortuna scongiurata grazie all’impegno
degli “ambientalisti”, avrebbe gettato discredito sulla classe politica
abruzzese e sull’intera regione che si promuove come “Regione Verde d’Europa”,
ma che, ciononostante, continua ad avere un rapporto conflittuale con i propri parchi
naturali come dimostra questa vicenda, per fortuna a lieto fine. Speriamo di
non esser più costretti a scrivere di proposte analoghe a quella del
consigliere Ricciuti!
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