Alpeggio in Abruzzo |
Ieri (18 aprile 2014) il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise ha reso noto l’esito delle analisi sull’orsa rinvenuta agonizzante nei pressi di Sperone di Gioia dei Marsi lo scorso 14 marzo 2014 e poi morta mentre riceveva le cure del personale veterinario del parco. Secondo quanto accertato dall’istituto Zooprofilattico Sperimentale delle regioni Lazio e Toscana, le cause del decesso sono da attribuirsi a tubercolosi bovina. Le lesioni principali hanno interessato l’intestino facendo ipotizzare che l’orso si fosse nutrito della carcassa di una vacca morta di tubercolosi. Così un'altra preziosissima femmina all’inizio dell’età riproduttiva, dopo quella investita tra Villalago e Scanno qualche mese prima, è stata sottratta alla popolazione superstite di orso bruno marsicano dell’Appennino Centrale che conta, ormai, poche decine di esemplari.
Noi abbiamo sempre creduto che la
salvaguardia dell’orso non fosse solo una battaglia per la protezione della
natura, ma una vera e propria sfida di civiltà. Quale civiltà che si rispetti, quale
democrazia europea, quale paese del mondo cosiddetto evoluto gestirebbe così
maldestramente, con una tale colpevole leggerezza, un patrimonio collettivo
così prezioso come l’orso, tutelato da leggi a livello nazionale ed europeo che
sembrano così assurdamente difficili da applicare? Basterebbe il buon senso.
Nel 2012 un’epidemia di
tubercolosi bovina aveva colpito una mandria di vacche proprio nella zona di
Gioia dei Marsi. È stato appurato da inviati di Gaianews che i bovini messi in
quarantena erano in realtà liberi e avevano accesso a un fontanile a cui
continuava ad abbeverarsi anche la fauna selvatica.
Le autorità preposte a isolare il
focolaio di tubercolosi - che non staremo qui a elencare, ma la cui
responsabilità è evidente - hanno ritenuto quelle le misure necessarie e
sufficienti per arginare un’epidemia potenzialmente funesta per il bestiame
domestico, per la fauna selvatica (soprattutto l’orso) e la cittadinanza.
L’orsa è morta due anni dopo
proprio di tubercolosi bovina e ciò dimostra che qualcuno non ha vigilato e che
ha dormito sonni colpevolmente tranquilli perché
tanto le cose da noi si aggiustano da sole
o forse perché gli orsi esisteranno
finché ci saranno le montagne.
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