La vita di Knut era cominciata con le difficoltà dovute all'abbandono da parte della madre e la morte del fratello gemello. Oggi le cose si sono certamente sistemate e l'orsetto, star dello zoo di Berlino, può festeggiare con serenità il primo anno di vita. Per l'occasione non è mancata la torta, con tanto di candelina e gli auguri da parte del "padre adottivo" Thomas Doerflein, l'esperto inserviente dello zoo berlinese che gli è stato accanto e l'ha aiutato a crescere sin dalla nascita. Senza di lui, probabilmente Knut non sarebbe sopravvissuto.
Dalla sua nascita il numero dei visitatori allo zoo di Berlino è cresciuto di mezzo milione in un solo anno. Da non dimenticare poi i numerosi contratti con imprese tedesche, per i diritti sugli oggetti collegabili all'orso polare. Qualcuno calcola che egli ha fruttato circa 10 milioni di euro allo zoo di Berlino. Ora, arrivato all'adolescenza e superato il quintale di peso, Knut sta cominciando una carriera da simbolo degli ambientalisti: intanto a maggio prossimo sarà la mascotte della conferenza sulla difesa delle specie minacciate, che si terrà a Bonn. Fino all'estate prossima resterà sicuramente allo zoo di Berlino, dove qualcuno già si sta preoccupando di trovargli una compagna per quando sarà arrivato alla maturità sessuale e potrà dare il suo contributo alla perpetuazione della specie degli orsi polari: secondo gli esperti è una specie a rischio di estinzione, in tutto sarebbero rimasti solo 25.000 orsi polari in libertà.
Dalla sua nascita il numero dei visitatori allo zoo di Berlino è cresciuto di mezzo milione in un solo anno. Da non dimenticare poi i numerosi contratti con imprese tedesche, per i diritti sugli oggetti collegabili all'orso polare. Qualcuno calcola che egli ha fruttato circa 10 milioni di euro allo zoo di Berlino. Ora, arrivato all'adolescenza e superato il quintale di peso, Knut sta cominciando una carriera da simbolo degli ambientalisti: intanto a maggio prossimo sarà la mascotte della conferenza sulla difesa delle specie minacciate, che si terrà a Bonn. Fino all'estate prossima resterà sicuramente allo zoo di Berlino, dove qualcuno già si sta preoccupando di trovargli una compagna per quando sarà arrivato alla maturità sessuale e potrà dare il suo contributo alla perpetuazione della specie degli orsi polari: secondo gli esperti è una specie a rischio di estinzione, in tutto sarebbero rimasti solo 25.000 orsi polari in libertà.
Ma se l'orsetto dello zoo di Berlino è ormai cresciuto, a Vienna c'è un panda ancora troppo piccolo per fare il suo debutto in pubblico. Ma è già una celebrità, in pieno stile Knut. E da oggi ha anche un nome: si chiama Fu Long, versione in mandarino dell'augurale 'dragone felice'.
Il nome gli è stato dato in una cerimonia alla quale hanno preso parte il ministro degli Esteri austriaco Ursula Plassnik, l'ambasciatore cinese e una delegazione ufficiale giunta da Pechino. Parterre d'eccezione per uno zoo, nonostante la prevista assenza del festeggiato. Sono in pochi ad aver potuto vedere finora il cucciolo, nato a fine agosto da due panda arrivati in prestito dalla Cina. Ma l'immagine di Fu Long, finora senza il nome, imperversa da mesi sui media austriaci e campeggiava anche oggi nello zoo di Schoenbrunn, rilanciata in versione oversize da un maxi schermo. Il nome è anche un segno del destino che attende Fu Long. Tornerà nella Patria dei suoi genitori, ha annunciato l'ambasciatore Wu Ken guastando un po' la festa: "Perchè? Perchè quando un panda arriva a 2 anni d'età ha bisogno di trovare una compagna". Mancano una ventina di mesi, ci sarà tempo di smaltire la fila a Vienna.
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