'Una strage che va fermata. Il ministero dell'Ambiente intervenga e gli enti locali facciano la loro parte''. Lo afferma il responsabile aree protette e territorio di Legambiente, Antonio Nicoletti, in merito al ritrovamento di un orso morto nell'area del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise dove furono ritrovati morti altri tre esemplari nel settembre scorso. ''E' preoccupante - aggiunge Nicoletti - che dopo i gravi episodi di settembre sia stato fatto ancora troppo poco per impedire la strage di orsi. Ora ci auguriamo che l'esemplare femmina trovato morto oggi non abbia lasciato cuccioli ancora bisognosi di cure ma soprattutto che le istituzioni, a partire dal Ministero dell'Ambiente, intervengano quanto prima per mettere fine a questa insensata mattanza''. ''Gli enti locali, a partire dalla Regione Abruzzo - prosegue Nicoletti - devono fare la loro parte intensificando la vigilanza del territorio perche' la carenza di controlli permette troppo spesso a persone senza scrupoli di agire indisturbate. L'Orso bruno marsicano - conclude Nicoletti - costituisce uno straordinario simbolo di quanto ancora resta integro degli ambienti appenninici centrali e difenderlo significa anche non vanificare gli sforzi fatti fino ad oggi per la conservazione di questa importante specie''.
1 commento:
Cosa succederebbe se al posto di continuare ad erogare fondi per un Parco in cui muoiono per cause violente animali protetti, si andasse a punire l'area protetta e i suoi amministratori al fine di migliorarne la gestione e il controllo? Probabilmente capirebbero che un orso vivo vale più di uno morto...
Ormai di questi casi dovrebbe occuparsene proprio la Comunità Europea dato che si è visto che a livello locale e ministeriale nulla si fa e nulla è stato fatto...
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