"Non so bene perché, ma c'è qualcosa nell'orso che induce ad amarlo"
J. O. Curwood

martedì 16 settembre 2008

Tra Valle Camonica e Valtellina è tornato l’orso

Dopo circa 120 anni dall’uccisione dell’ultimo esemplare, l’orso bruno è tornato in Val di Corteno. Potrebbe trattarsi di JJ5, l’orso che aveva imperversato sul Mortirolo la scorsa primavera prima di andare in Val Brembana. Ora sarebbe quindi transitato nel ramo di alta Valcamonica che sconfina in Valtellina. L’avvistamento di un plantigrado da parte di un gruppo di cacciatori e delle guardie dell’Azienda faunistica Val Belviso-Barbellino è infatti avvenuto nella zona Baradello, a San Pietro di Corteno vicino Aprica. Il fatto è accaduto verso la fine della settimana scorsa, di mattina presto, quando alcuni amici ritrovatisi per la caccia, hanno avvistato nel comprensorio sciistico del Baradello inizialmente due caprioli.
«Ad un certo punto - racconta uno di loro - abbiamo visto l'orso passare. Eravamo sulla pista Valscesa che porta verso la struttura a fungo del Baradello. L'orso era a 200 metri da noi e si stava dirigendo verso il Palabione. Siamo stati zitti e lo abbiamo osservalo in silenzio senza disturbarlo». Di certo l'orso non stava andando a cercare compagnia presso l'Osservatorio eco-faunistico di Aprica, dove sono ospiti protetti da circa un anno gli orsi Orfeo e la "compagna" Prica; più probabile che fosse in cerca di cibo.
Che si tratti di JJ5 non è possibile stabilirlo con certezza - affermano alla Polizia provinciale di Sondrio – visto che non è stato finora rinvenuto materiale biologico da comparare con l’orso che c'era in Val Seriana e Val Brembana. Indicazioni in tal senso potrebbero arrivare nei prossimi giorni, fornite proprio da chi ha il compito di monitorare la situazione e tenere sotto controllo anche questo orso. JJ5 fa parte del progetto "Life ursus" lanciato, come si ricorderà, dal Parco dell'Adamello per il reinserimento degli orsi nelle Alpi.
Proprio questa settimana è convocato in Regione a Milano un vertice per parlare dell'orso, al quale parteciperanno gli enti locali interessati. E proprio di recente si è svolto ad Aprica un seminario nel corso del quale si è parlato del monitoraggio su scala interregionale, un’azione che permetterà la redazione di programmi coordinati. Riguardo ai danni a risorse agricole, zoo-tecniche ed apistiche il piano mira a minimizzare gli impatti economici e sociali attraverso misure di prevenzione basate su criteri e procedure amministrative uniformi, accertamento dei danni ed erogazione delle compensazioni in tempi rapidi.
Il Parco delle Orobie Bergamasche sta sperimentando da poco la stipula di una polizza contro i danni da orso, che non è detto non possa essere proposta anche per la provincia di Brescia se il plantigrado, come pare, fosse tornato.

Fonte: discoveryalps.it

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