L’Associazione Italiana per la Wilderness (AIW) – Riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente scrive con Franco Zunino: “Al solito, non appena un orso viene ucciso o trovato morto, si urla all’emergenza (con quello di cui alle recenti notizie di stampa, sono già tre nell’ultimo anno). Ma sono quasi quarant’anni che l’Orso bruno marsicano è sotto emergenza! C’erano non meno di 100 orsi nei primi anni 70’ del secolo scorso e tutti circoscritti nella zona del Parco Nazionale e suoi stretti circondari. Oggi ci sono sì e no circa 50 orsi distribuiti dai Monti Sibillini a nord ai Monti del Matese a sud, dalla Majella ad est, ai Monti Lucretili ad ovest. La causa principale di questo sbandamento? Quello che tutti gli ambientalisti ritengono il toccasana per i Parchi: il turismo. Infatti è il turismo che ne ha disperso la popolazione, ed al turismo si è poi aggiunto il calo praticamente improvviso delle coltivazioni agricole sulle aree agrarie del Parco e fasce circostanti ed il calo della pastorizia. Ovvio che gli orsi si allontanino sempre di più per cercare altrove ciò che un tempo trovano nelle loro montagne, e dove il turismo li sta trasformando in tanti Yoghi con tutti i problemi conseguenti.
Che hanno fatto le autorità in tutti questi anni? Ricerche! Studi scientifici sulla ben nota biologia di vita. Studi per sapere cose che in tutto il mondo sono da anni note e stranote, e che anche per il Parco d’Abruzzo erano già note da decenni se non da sempre. Mancava il crisma scientifico. Si sono spesi 12 milioni di euro per avere questo crisma (dichiarazione del quotidiano La Repubblica), dei quali quasi un milione di Euro donati da una benemerita signora americana. Un miliardo speso per poter dire che non di circa 50 orsi è formata la popolazione ma di soli 46 scientificamente contati (dichiarazione su La7). Come se 46 non fosse circa 50! Un milione di euro per stabilire un’ovvietà! Ci si poteva comprare una intera montagna da riservare all’Orso con quei soldi (questo avrebbero fatto gli americani, in una simile emergenza), o indennizzare i tanti tagli boschivi che stanno devastando il Parco. Invece no, catture e ricatture, con tutti i rischi del caso (anche l’ultimo trovato morto aveva il suo bel collare). E se appena un orso viene trovato morto perché ucciso da cacciatori (o bracconieri) di cinghiali e cervi, eco la solita richiesta: ampliare il Parco Nazionale! Dagli all’unico vero nemico dell’orso: la caccia! Ma se un orso viene ucciso da un automobile, come si presuppone sia successo per quest’ultimo esemplare, allora nessuna enfasi sulla vera ragione di questa morte. Allora silenzio sulle vere motivazioni per cui questi orsi si avvicinano tanto ai paesi e alle strade fino ad addomesticarsi (altro fenomeno di nuova generazione!). E quando si richiede un serio divieto a chi va a disturbare orsi per diletto o per fare business, non si ha il coraggio di provvedimenti serie e severi. Sempre palliativi, divieti sulla carta, che con un semplice ticket sono poi scavalcati. L’importante è mantenere attivo il business e dare addosso alla caccia.
Aspettiamoci presto la formalizzazione di tre richieste alle autorità per fermare l’eccidio: ampliare il Parco Nazionale (il che significherebbe aumentarne i problemi connessi!), chiudere la caccia in mezzo Abruzzo e Lazio e … riprendere a fare ricerche (quelle ricerche che si spera invece possano presto chiudersi per sempre, per cominciare a prendere provvedimenti concreti)!
Poi si parla di emergenza Orso. E nell’emergenza che si fa? L’hanno scorso si sono piantati meli, sperando che di qui a trent’anni qualche orso resti per cibarsi di quei frutti. E intanto un’altra Fondazione internazionale dovrà presto occuparsi di far seminare i terreni nelle zone esterne del Parco dove l’ente sembra non avere facoltà di intervenire e dove gli orsi possano trovare quegli alimenti di cui da millenni vanno alla ricerca, ma che secondo gli scienziati non sono indispensabili.
Murialdo, 20 Settembre 20009 IL SEGRETARIO GENERALE
F.to Franco Zunino
11 commenti:
da Grizzly,è sconcertante leggere le affermazioni del dr.Zunino,il fautore di "DOPPIETTE MISERICORDIOSE",che propone una vergognosa, anacronistica e dannosa proposta di aprire al caccia anche nei Parchi.
Nel post si da' per scontato che siano presenti in tutto l'Appennino solo 50 orsi, quando il dato è stato confutato da una recente conta su base genetica, che ha stabilito in 49 esemplari il mumero di orsi MINIMO e CERTO,presenti SOLO nel PNALM.(che per altro per superficie attuale non ne potrebbe contenerne più di 21 esemplari).
Forse ignora il Dr. Zunino che altri 25 esemplari sono presenti su Maiella,(sito ente Parco) Monte Greco e zone limitrofe, alri orsi abitano i Simbruini Ernici, altri il Gran Sasso i Sibillini il Matese e il Velino Sirente; e non si tratta di orsi "fuggiti" dal Parco, ma dovuti a fenomeni naturali di ricolonizzazione dell'AREALE STORICO,come dimostrato dagli studi di FEBBO e PELLEGRINI.Ricolonizzazioni, dovute, non a caso dall'istituzione di importanti Parchi,dove la caccia è VIETATA, e dove l'orso ha trovato un'ambiente molto simile a quello del PNALM e tutto sommato ancora integro e selvaggio.
I turisti fanno fuggire gli orsi?Sbagliato, i turisti non vanno dappertutto, e sono sicuramente meno impattanti rispetto all'azione dei cacciatori, alle loro mute di cani, al rombo dei fuoristrada e agli spari, che sconcertano, disturbano ed uccidono gli animali.
Il Dr. Zunino ignora forse come funziona una braccata al cinghiale o parimenti il pericolo e il disturbo, -specie su animali sensibili come l'orso,-la dannosa caccia individuale e puntiforme, sparsa sul territorio, che viene effettuata dai cacciatori di avifauna migratoria?
Si ripropongono i "maledetti" campi di alimentazione ed i carnai,( che trasmisero la brucellosi agli orsi),del 1970, che a fronte di un'aumento momentaneo della popolazione,(i fantomatici 100 orsi), decretò il tracollo della stessa popolazione ursina nei primi anni 1980, innescando anche il fenomeno degli "orsi confidenti".
Il Sig Zunino farebbe bene,qualora volesse fare qualcosa di positivo per l'orso marsicano,ad impegnarsi per far cessare l'inutile radiocollaraggio degli orsi, attuato dall'altro luminare Boitani, con continue anestesie, catture e ricatture (ormai da anni)sui medesimi orsi presenti nel PNALM..... ma sembra che nessuno recepisca o voglia recepire questo discorso........chissà perchè?
Saluti a tutti i lettori da Grizzly.
....d'accordo su tutto,eccetto (a differenza forse di quello che pensi te...) che la ricerca di Ciucci e Boitani avrebbe potuto avere delle ricadute positive sulla conservazione della specie se ci fosse stata la volonta' e la capacita' politica di prendere delle decisioni concrete (aree di riserva integrale, protezione dei corridoi ecologici, divieto di caccia in alcune aree dell'area di protezione esterna o in altre ancora non protette ..e mi riferisco all'area a sud dei confini del Parco verso il Molise per sempio ) Non puoi negare che pur non amando io stesso l'idea di manipolare gli animali il collaraggio ha sicuramente fornito dati certi sui loro spostamenti. Chiuderei anch'io pero' adesso il tempo delle catture se no si rischia troppo per informazioni che dovrebbero essere gia' state abbondantemente acquisite (hai visto Missione natura su La7 ?).
Il problema vero e' che sono molto
scettico sulla possibilita' che poi vengano effettivamente prese queste decisioni ....e' di pochi giorni fa, per esempio, il primo passo verso un'ulteriore riduzione del territorio del Parco del Sirente Velino, altro territorio dell'orso, sacrificato come sempre sull'altare delle pretese di pochi albergatori e gestori di impianti di risalita (spesso le stesse persone)in compagnia di qualche costruttore e dei suoi padrini politici. Costoro blaterando come sempre di sviluppo e di lavoro porteranno a termine la solita speculazione devastando il territorio, inculando i concittadini beoti che si aspettano ricadute positive e posti di lavoro che non arriveranno mai e arrichendosi insieme ai soliti politici. Ecco perche' in fin dei conti hai ragione anche te a volere la fine delle catture..
... e a proposito, visto che e' passata completamente sotto silenzio....lo sai che in territorio di Pescasseroli tutte le sbarre delle strade forestali sono state aperte ? ordine del nuovo Sindaco ...albergatore, che ama gli orsi ...certo... come quasi tutti gli abitanti di Pescasseroli Civitella Opi...purche' non sia richiesto il piu piccolo dei sacrifici per la loro conservazione.... Grandi gli italiani....
Ciao
Stefano
per Stefano, mi fa piacere che concordi(quasi pienamente)con quanto ho scritto.
Vorrei approfondire quanto già accenato riguardo all'uso e soprattutto ALL'ABUSO del radiocollare; capisco - ragionando per ipotesi- che ci sia la necessità di radiocollarare un'orso, proveniente da un'altra nazione, che sta per essere reintrodotto in un nuovo ambiente -ad esempio come è stato fatto con gli orsi sloveni reintrodotti in Trentino,- con la finalità di localizzarli nelle iniziali fasi traumatiche e di sbandamento e nelle peregrinazioni esplorative nel nuovo areale, ma questo "modus operandi" non è assolutamente concepibile sulla popolazione marsicana.
A parte che esistono già notevoli ed attendibili studi, realizzati con altre metodologie di ricerca non invasive e non impattanti, che permettono di mappare il numero degli orsi e il territorio da loro frequentato.
Per questo affermo che il radiocollaraggio è stato tutto un "affare" che ha procurato più danni che vantaggi alla esigua popolazione marsicana.
Riguardo ai corridoi ecologici tutti gli "addetti ai lavori" sanno dove sono, sanno dell'importanza che rivestono, sia per gli spostamenti stagionali e soprattutto la loro fondamentale importanza per l'irradiamento dell'orso nell'Appennino centrale, ma tutti si perdono in chiacchiere vuote ed inconcludenti..studi scritti e riscritti, scopiazzati e già noti, che non aggiungono NULLA DI NUOVO alla conoscenza delle abitudini della specie,non giungendo a nulla di concreto.....purtroppo per gli "illuminati luminari" oggi c'è uma maggior informazione e sicuramente la maggior parte delle persone -non portano più la ne sveglia al collo ne l'anello al naso,- sanno discernere anche con il solo buonsenso le scelte giuste -come l'istitizione dei Parchi, la necessaria attivazione di misure protezionistiche sui corridoi ecologici,- da quelle demagogiche, inutili e di facciata come radiocollarare stressando a morte con anestesie multiple gli orsi del PNALM.
Il problema di fondo è che vengono decise strategie e linee gestionali da pochi "santoni" e in base a queste linee vengono stanziati miliardi, che risultano poi finalizzati SOLO a vuoti studi accademici e bizantineggianti, che servono UNICAMENTE per autocelebrare i soliti luminari.
Il problema di fondo stà sicuramente in chi decide a monte le strategie da seguire, sulle sue motivazioni reali o recondite che spingono poi a determinate scelte (utili o fallimentari).
Concordo pienamente sul fatto che allargare i Parchi-in primis il PNALM,-sarebbe un grosso passo in avanti per aiutare veramente l'orso.. ed in quest'ottica bisogna contrastare con tutte le forze disponibili tutte le varie lobbies: da quelle che propugnano l'aggressione cementista nei Parchi, a quella dei cacciatori, che con l'aiuto anche di "esimio" naturalista, cercano di tirar acqua nei propri mulini, promettendo chimere ed illusioni... speriamo solo che un giorno siano stanziati fondi per realizzare progetti PER L'ORSO, come ripeto, con l' istituzione e la protezione dei corridoi ecologici ed con l'ampliamento dei Parchi..... spero solo che queste ed altre strategie gestionali, serie e soprattutto UTILI per l'orso, non rimangano solo sogni ed illusioni.....
Ciao da Grizzly.
Per Grizzly
ogni tanto una buona notizia....e' stato fotografato un orso all'interno della Riserva Montagna di Torricchio (macerata) a nord del parco dei Sibillini. Potrebbe essere "Ulisse" l'orso che ha svernato per un paio di anni appunto nei Sibillini o ,speriamo, addirittura un'altro(sembra che faranno un analisi genetica su un campione). Ripreso con una fototrappola , ho la foto ma non so come postarla qui.
Uno dei ricercatori dell'Univ. di Roma impegnato nelle catture in Abruzzo, l'altr'anno mi diceva che l'idea di trasferire una femmina in zona Sibillini avrebbe potuto essere la soluzione giusta per dare un senso a questa dispersione di individui maschi ma che politicamente gli ostacoli erano insormontabili. A civitella gia' protestano per il trasferimento di qualche camoscio figuriamoci se si trasferisse un orsa!!!
Tu cosa ne pensi ? Hai motivo di credere che la specie abbia ancora sufficiente dinamismo per espandersi da sola ? Purtroppo sembra che solo i maschi si avventurino molto lontano dai confini del Parco e per alcuni (vedi Zunino)questo e' addirittura un pericolo. In effetti dai Sibillini alle montagne della Duchessa (l'esemplare ritrovato morente)sono stati segnalati solo
maschi ed anche nel Sirente -Velino non sono segnalate nscite da piu' di dieci anni.
A proposito di dispersioni quest'estate ci fu un segnalazione addirittura dalla provincia di Pesaro...
ciao
Stefano
@ Stefano:la presenza dell'orso bruno sui Sibillini è monitorata da almeno 10 anni, quindi che l'orso Ulisse abbia "svernato" sui Monti Azzurri da due anni-come tu affermi- è una notevole inesattezza,inoltre alcuni riscontri fanno anche emergere che Ulisse sicuramente non è solo.
L'Appennino Umbro - Marchigiano è interessante per le segnalazioni, sempre più frequenti,ad es. nel luglio 2008 ad Apecchio (PU) ci fu l' avvistamento di un orso, ma alcuni testimoni riferiscono anche di aver avvistato una femmina con il suo cucciolo...questo interessante dato potrebbe segnare un'ipotetico confine nord dell'areale della NATURALE espansione del Marsicano....comunque sicuramente l'Ente Parco dei Sibillini mantiene giustamente "riservati" molti dati ed informazioni sugli orsi.
Quello che dice Zunino- il fautore di doppiette misericordiose- è molto dicutibile e non è sicuramente oro colato, anzi....già in passato ho consigliato la lettura del testo di FEBBO E PELLEGRINO,analisi storica sulla diffusione dell' orso sull'Appennino, dal testo emerge che la presenza di molte femmine con cuccioli è stata riscontrata su altri massicci montuosi,come il Velino-Sirente,i Simbruini-Ernici, la Maiella-Morrone, eccetera, questi dati implicano che quelle femmine si sono riprodotte e vivono o sono vissute IN LOCO e non si danno certo ad improbbablili peregrinazioni tra il Pnalm ed altri lontani massicci appenninici;affermo questo nonostante esita il principio di base riguardo agli spostamenti, di giovani individui ,attraverso i corridoi ecologici finalizzati ALLA NATURALE RICOLONIZZAZIONE dispersione/ spostamento, degli orsi verso zone adatte ad ospitarli..SPOSTAMENTI E FENOMENI DISPERSIVI NATURALI che sono comunissimi nella maggior parte delle specie animali.
Sembra appurato che ad esplorare e stabilirsi in nuove zone adatte siano per primi individui maschi,quindi non sarebbe affatto sbagliato incentivare, agevolare ed anticipare questo normale PROCESSO NATURALE con l'immissione coatta di qualche femmina.
Riguardo al tuo amico, implicato nelle catture che parla di "insormontabili ostacoli politici"...sicuramente non si fà nulla se non si vuole fare.....gli ostacoli sono stati abbattuti con i risultati della grandiosa operazione di ripopolamento dei camosci, anche fuori regione-vedi Sibillini-, quindi non vedo il motivo di non farlo anche con gli orsi,anche considerando che il rapporto orso/territorio nell' area del PNALM è stato abbondandemente superato e che ci sono stati casi di uccisioni di cuccioli da parte di maschi adulti (forse dovuto proprio alla densità degli orsi e agli inevitabili incontri/scontri intraspecifici)questa causa della morte dei cuccioli si può ipotizzare valutando "tra le righe" di quanto viene riportato dai canali ufficiali del PNALM.
A Civitella, possono protestare quanto gli pare, ma sanno bene che l'orso marsicano -come il camoscio-costituiscono -patrimonio indisponibile delo Stato Italiano-e per la loro rarità sono patrimonio mondiale dell 'umanità e tutte le azioni possibili per una loro salvaguardia devono essere messe in atto, e quale migliore azione esiste se non il ripristino e la loro reimmissione nel loro areale "storico"?
Oggi ci sono i mezzi tecnici per poter effettuare reintroduzioni su larga scala e su lunghe distanze ed anche le popolazioni locali sono divenute più tolleranti e favorevoli,così come l'opinione pubblica in generale,è molto favorevole che vengano attuate queste operazioni a salvaguardia della biodiversità.
Ciao da Grizzly.
da Grizzly:l'esimio dr.Zunino torna all'attaco....sul sito- parks.it -rassegna stampa- c'è un interessante articolo del 01-10-09-(fonte: Ciociaria oggi)- dove il nostro esimio dr. si scaglia contro il turismo nei Parchi e, nel contempo si dichiara favorevole alla caccia nelle medesime zone protette; esordisce contro i Parchi in generale affermando:"le aree protette non sono aree di sviluppo", forse riferendosi ai floridi affari persi dai cementificatori(!?)o a quelle bravissime persone che propugnano l'apertura di piste e sciovie sempre e comunque....bah!.. rinnova la stucchevole,triste e fallimentare nenia sulla favoletta degli "orsi fuggiti e dispersi(per colpa dei turisti) su altre montagne appenniniche"...neanche fossero pecorelle fuggite dal gregge...finendo con il solito triste nostalgico ritornello dei bei tempi andati....agricoltura in montagna che aiuta l'orso ed altre amenità del genere..forse riferendosi a quando nell'area del PNALM c'erano 120 fantomatici orsi,allevati "in batteria" come le galline.......stranamente non parla dei fallimentari risultati di questa politica gestionale..forse nel suo inconscio saranno stati rimossi..comunque un'articolo che si commenta da se.....
Saluti da Gizzly.
X Grizzly....l'ho letto. Piuttosto un'altra notizia sconcertante perlomeno...su Internet ho trovato copia elettronica (Marzo 2009) di una Valutazione d'impatto ambientale riguardante un impianto eolico da costruire in territorio di Gioia dei Marsi (zona protezione esterna PNALM ma vicinissima a confini Parco vero e proprio...cresta Colle della Fonte Monte tricella,Monte Testana e Colle Biferno)Sono rimasto sorpreso dal fatto che la relazione faunistica (che manco a dirlo "esclude ogni impatto negativo sulle popolazioni di lupo e orso marsicano"....)e' stata redatta da ...Giorgio Boscagli !
Ho addirittura segnalato la Valutazione al WWF e a Legambiente perche' ho l'impressione che stiano facendo tutto in silenzio tra gli addetti ai lavori per evitare ogni forma di resistenza al progetto che con ogni evidenza serve solo a chi fornisce gli aerogeneratori e a chi fa i lavori. L'Abruzzo produce gia' piu' energia di quella che consuma e piazzare i tralicci in area protetta e' un vero e proprio scempio. Ripeto mi stupisce e mi dispiace che un naturalista e grande studioso dell'orso come Boscagli si presti ad operazioni del genere.
Ciao
Stefano
x Stefano: prima Zunino, ora Boscagli...poveri orsi...
Ciao da Grizzly.
Cacciate via cervi e cinghiali dal PNALM e l'orso riprendera' a riprodursi.
Non mi risulta che una seguita ad un cinghiale disturbi l'orso + di tanto. Mi risulta, invece, che il cinghiale cacci via l'orso che tenti di cibarsi dove il cinghiale ha deciso che pascolera'.
Dario
Ciao, Ste. leggo di G. e stupisco......
...la questione delle Valutazioni d'impatto ambientali e' diventata cruciale se vogliamo che non siano la farsa che sono diventate. I committenti pagano perche' "l'esperto...." sottoscriva la bonta' dei loro progetti....e sempre piu' spesso trova personaggi disponibili ma l'uomo e' debole quindi e' il sistema che va cambiato ...le VIA vanno gestite autonomamente da ente apposito o da pool di esperti dove il giudizio e' collettivo ed e' piu' difficile ricattare il singolo.
Poi in generale va iniziata una campagna nazionale contro l'istallazione ALMENO nelle aree protette dell'eolico e del fotovoltaico !
Sono entrambi DEVASTANTI in termini di uso del territorio e degrado di ambienti delicati (i crinali e le aree in quota). Invasivi in habitats di animali prioritari (Orso marsicano),micidiali per l'AVIFAUNA. In Appennino Abruzzese dove ci sono progetti proposti ogni giorno sono diventati la principale minaccia al nostro paesaggio e alla nostra Biodiversita'.
E' preoccupante che questa malintesa ecologicita' dell'eolico e del fotovoltaico abbia addirittura fatto breccia anche in qualche organizzazione ambientalista come il WWF che in sede nazionale vede con favore l'eolico (mentre la delegazione regionale Abruzzese cerca di frenarlo...)o come LEGAMBIENTE che lo auspica apertamente e non risponde nemmeno agli appelli di privati cittadini o comitati locali.....fulgido esempio di democratici ex-comunisti.....
Per quanto riguarda Cervi e Cinghiali e la loro interazione con l'orso purtroppo credo che Dario abbia una certa percentuale di ragione i loro numeri stanno diventando ingombranti ma la soluzione non e' facile, una ragione in piu' per favorire l'espansione dell'orso in un areale piu' vasto migliorando il reticolo di corridoi ecologici tra le riserve abruzzesi e dell'Appennino centrale in generale.....ma quando non si e' capaci nemmeno di bloccare le minacce dirette all'habitat dell'orso nel PNALM (vedi progetti eolici a Gioia dei Marsi- Villalago- Ortona dei marsi e Bisegna...e il fotovoltaico a Pescasseroli)come si puo' essere ottimisti ? Come sperare che questo avvenga ? Quando il famigerato PATOM produrra' qualche CONCRETA misura di protezione e di conservazione dell'orso ??
Saluti a voi tutti,
Stefano
Finche i contributi statali per l'eolico saranno commisurati alla capacita' produttiva (calcolata con vento ottimale e duraturo) e non a quella effettiva (vento irregolare e non duraturo), il tecnico che descrive il paradiso terrestre si trovera' sempre. Salvo poi vedere pale ferme o motori bruciati per l'eccesso di calore generato da vento troppo forte. Risultato, la nostra bolletta sale di prezzo, l'orso si scanta, il cinghiale pasce, il cervo cresce....
Dario.
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