Da quando mi sono trasferito qui nel PNALM ho sentito tantissime storie di allevatori, contadini e gente comune. Parlano di orsi, di parco e delle loro attività: i tre soggetti fanno parte infatti di uno strano triangolo purtroppo non sempre amoroso. A parere mio infatti i più grandi insuccessi da parte della conservazione della fauna dipendono proprio dalla cattiva gestione di questo rapporto fra i tre soggetti.
Il Parco è il “mediatore” fra i plantigradi e la popolazione locale: la corretta gestione delle risorse naturali ed economiche dovrebbe consentire la sopravvivenza delle due specie, se da un lato infatti l’orso deve essere tutelato, dall’altro lo devono essere anche le attività che si svolgono all’interno dell’area protetta. Quando questo non avviene l’orso diventa un concorrente. Quando poi le politiche di risarcimento cigolano, con tempi lunghi o rimborsi troppo esigui l’orso diventa un nemico. Se poi aggiungiamo che molti vedono nei parchi degli enti sanguisuga, pronti ad attingere ma mai a reinvestire, se non per progetti mirati e inconsistenti, allora il quadro si completa ulteriormente.
L’esempio lampante di questa insofferenza si è presentato ieri, di fronte agli uffici del parco a Pescasseroli: Giuseppe Tatangelo, un allevatore di Sora, dopo esser esalito su un albero ha minacciato di cospargersi di benzina e darsi fuoco a causa dei mancati risarcimente per i danni provocati ai suoi bovini da lupi e orsi.
La sua richiesta è semplice: «Pagate i soldi dei miei bovini, invece di fare convegni che distolgono solo fondi europei»
E si, perchè il tutto si è svolto durante l’Assemblea generale di Europarc 2010, ospitata quest’anno proprio dal PNALM.
Il Parco si è subito impegnato ad ascoltare l’allevatore e a restituire gli assegni per 3.700 euro, ma non immediatamente come desiderava Tatangelo dall’alto dell’albero su cui si era arrampicato. Le trattative poi hanno avuto un’impasse quando Giuseppe Rossi, Presidente del PNALM ha gridato nervosamente «Se non scende adesso dall'albero non vedrà più un centesimo!». Ad ogni modo i vertici dell'ente Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise si sono impegnati a liquidare le somme all'allevatore entro lunedì.
Ma la giornata è stata anche caratterizzata dalla polemica del presidente del COSPA (Comitato Spontaneo Allevatori) Dino Rossi: «Non si capisce a quale ricchezza si riferisce l'assessore al Turismo Mauro Di Dalmazio se si considera che i parchi fino ad oggi non sono stati capaci ad attuare una gestione da consentire una autonomia finanziaria senza gravare nelle tasche dei cittadini»
«Un convegno zoppo» lo ha definito Rossi dal momento che «non sono state chiamate le parti interessate, cioè la gente che vive continuamente a contatto con la natura. Contrariamente si e' pensato agli albergatori del posto, istallando un loro gazebo e costato alle tasche del Parco per il solo spostamento oltre 60mila euro».
«L'unica ricchezza che il parco avrebbe dovuto tutelare», ha continuato il presidente del COSPA, «è proprio l'agricoltura di montagna, ma a causa di questa politica d'ufficio e' destinata a scomparire e con essa tutti i prodotti da destinare ai turisti che visitano le nostre montagne. Non a caso il mattatoio di proprietà del comune di Pescasseroli e' chiuso da dieci anni e adesso e' stato messo in vendita con cambio di destinazione d'uso per farne alberghi o appartamenti. Logico sarebbe stato riattivarlo e metterlo a norma per favorire la macellazione di capi locali e offrire carni di qualità. Basta guardare ad alcuni parchi della Spagna, dove lo sviluppo sostenibile riparte proprio da agricoltura e allevamento».
Il triangolo…va più spesso considerato.
14 commenti:
Caro Enzo e' parecchio che non intervengo sul tuo blog, sono diventato pigro e spesso altri commentando rappresentano al meglio cio che anch'io penso per cui meglio cosi.....ma oggi dopo aver letto il tuo post sui malumori degli allevatori mi tocca intervenire affinche' i frequentatori del blog sappiano di chi stiamo parlando :
1)Tatangelo e' l'allevatore indagato per l'avvelenamento di 3 orsi (tra cui Bernardo) 2 lupi ed un numero imprecisato di cinghiali e volpi. Accusato di aver preparato quella vera e propria bomba velenosa che fece strage nel vallone Lampazzo (tra Gioia dei Marsi e Pescasseroli)
2)Tatangelo e' l'allevatore di Sora che prende in affitto i pascoli dal Comune di Gioia in primavera-estate e li riempie con enormi mandrie di bovini allo stato brado che massacrano pascoli e territori che il PNALM istituzionalmente dovrebbe proteggere essendo questi territori vitali per la sopravvivenza dell'orso marsicano.
3)Il tipo di allevamento praticato da Tatangelo NON E' l'allevamento tradizionale dei nostri territori di montagna ma bensi un'allevamento estensivo e non custodito (da qui le predazioni dei vitelli quando le vacche partoriscono allo stato brado...ed a cui si sospetta lui abbia risposto con l'avvelenamento indiscriminato !!)
4) Tatangelo e' di Sora....che allevi quindi le sue mandrie altrove magari nel Lazio ma certo non in area di Parco Nazionle che ha altre priorita'.
5)La pastorizia ovina e custodita puo' e deve essere salvaguardata perche, specifica di questa zona e apportatrice di reddito per i locali. Le mandrie stagionali di Tatangelo sono solo dannose per il territorio ed i locali.
6)Tra l'altro, se vogliamo dirla tutta, Tatangelo ed il suo maggiordomo D.Rossi ,che in realta'non rappresentano altri che stessi, sono famosi per richieste di rimborsi per danni che non stanno ne' in cielo ne' in terra. i forestali del parco hanno un intera casistica di tentate truffe, il loro attivismo di questi giorni e' dovuto alla presenza della stampa per EUROPARC che gli da il destro per tentare di ricattare il Parco
Chiarito chi sono questi "allevatori", permettimi di aggiungere un paio di riflessioni generali che mi sento di fare dopo piu' di 35 anni di impegno ambientalista in Abruzzo ed in special modo nei territori del PNALM :
1)Il perche' della creazione di un parco nazionale sembra essersi completamente perduto nella cognizione dell'opinione pubblica.
Il parco nazionale tutela un territorio per conservarlo il piu' possibile INALTERATO . Questa e' la sua ragion d'essere in tutto il mondo, lo sviluppo sostenibile proprio perche' deve essere sostenibile non puo' varcare dei limiti...(gli impianti da sci sono incompatibili con lo sviluppo sostenibile....le mandrie di Tatangelo sono incompatibili ed insostenibili per il territorio di un parco nazionale anche se Tatangelo non fosse il bandito che in realta' e'!!!)
C'e' una ragione d'essere per un parco nazionale che va oltre il meschino interesse localistico....dai retta me se non ci fosse stato Sipari negli anni 30 e Tassi con il nascente movimento ambientalista negli anni 60 - 70 e 80 oggi NON CI SAREBBE piu' un PNALM degno di questo nome ne piu' un orso libero in montagna !!!
Sono cazzate quelle dichiarazioni grondanti di retorica paternalistica che periodicamente qualche sindaco marsicano rilancia riguardo al fatto che l'orso marsicano ci e' stato tramandato dall'illuminata coscienza dei nostri avi...la stragrande maggioranza degli abitanti di Opi Pescasseroli, Civitella, Barrea Bisegna Ortona e via andare sarebbero felicissimi di mantenere 2 orsi nel lager (Zoo) di pescasseroli e nei depliant degli alberghi del paese e di fare piazza pulita di tutti gli altri che vivono liberi in montagna e prima o poi ci riusciranno . Per cui guai ad avallare queste stronzate dei poveri abitanti vessati dal Parco ..... il parco di oggi (Ducoli e Rossi) e' pronto a pagare i finti danni dei vari Tatangelo, ad approvare come ha gia'fatto i famosi progetti di centrali fotovoltaiche e/o eoliche pochi mesi dopo che il PATOM ha raccomandato la loro bocciatura (se si e' veramente interessati alla salvaguardia dell'orso)ad accettare ulteriori ampliamenti del bacino sciistico (nuovi impianti "Stazzetto e Aceretta").
Il Parco fa soltanto tante pubbliche relazioni (vedi EUROPARC e relativo regalo all'associazione Albergatori di Pescasseroli),ha soldi solo per pagare una pletora di dipendenti inutili e demotivati...e niente fondi invece per eliminare una volta per tutte quel triste figuro di Tatangelo affittando esso stesso (il parco ) i pascoli del comune di Gioia come fa con i boschi della Vallelonga a rischio di taglio.
Cosi facendo eliminerebbe un importante fattore di disturbo per l'orso, un potenziale focolaio di infezioni disatrose per la salute della popolazione ursina (tbc bovina e forme virali tra l'altro sembra responsabili della morte dell'orso nella riserva della Duchessa di 2 anni fa)e si libererebbe di un "tumore" di nome Tatangelo estraneo al territorio e che potrebbe in ogni momento diventare ancora una volta la causa di una strage della fauna del Parco.
Scusate la lunghezza del post ma quando ce vo' ...ce vo' !!
Cordiali saluti a tutti coloro che hanno a cuore la sorte dell'orso e delle nostre montagne !!
Stefano
Cito dal precedente intervento:
Un parco nazionale tutela un territorio per conservarlo il piu' possibile INALTERATO . Questa e' la sua ragion d'essere in tutto il mondo..
INALTERATO vuol dire conservare cosi com'era. Vale a dire, ambiente adatto a orsi e camosci che sono i veri animali da proteggere. Reintrodurre e proteggere cervi e cinghiali - come fa il PNALM - signfica indebolire la fauna di "valore" con animali che sottraggono risorse alimentari, soprattutto nei periodi critici invernali. Che Tatangelo possa chiedere finti danni o che i suoi bovini possano essere malati, mi pare cosa facilmente risolvibile. Il danno vero lo fanno da anni questi ambientalisti alla moda che governano il PNALM con le loro re-introduzioni scriteriate di animali come il cervo rosso ed il cinghiale dei balcani, per non parlare del lupo siberiano (nero) e dell'orso da circo che passeggia in paese e si ciba di gerani (e fortuna che la lince s'e' distrutta da sola).
Cervi alti 150 cm al garrese e cinghiali da 180 kg, nel PNALM, non ci sono mai dico MAI stati...
....com'e'facile e magari anche soddisfacente sparare cazzate a ruota libera come nell'intervento precedente :):)
Ma tant'e'....l'autore probabilmente non e' riuscito a farsi assumere dall'Ente Parco ...da qui la sua livida rabbia contro gli ambientalisti che guidano il Parco ?!?? Chi Rossi e Ducoli ? Loro sono l'oggetto ella tua rabbia ?? o chi altri ?? Boitani e Ciucci i famosi lanciatori di lupi siberiani con il paracadute...?? come che diceva Toto'...MA MI FACCIA IL PIACERE...
Peccato.... un amico mi aveva segnalato questo blog , ma se questo e' il livello dei commenti a mai piu' risentirci .
Sono Stefano....rispondo non al precedente post ma a quello dell'anonimo che si lamentava della presenza di cervi e cinghiali nel PNALM. Sono d'accordo sulla possibilita' che i cinghiali possano essere competitori dell'orso ma la colpa della loro immissione qui come in tutta italia e' dei cacciatori non del parco. I cervi erano in Appennino Abruzzese in epoca storica e tutti dicono che insieme ai cinghiali hanno contribuito alla ripresa del lupo diventandone le prede. Io stesso a fine inverno ne ho trovato le carcasse in montagna su cui si nutrono sia i lupi che gli orsi. Poi il mio intervento era piu' politico ed in risposta al post di Enzo e riguardava l'allevamento brado dei bovini nel Parco ed i suoi effetti negativi.
cordiali saluti
Stefano
Gli argomenti, prego, non l'autore.
Gli argomenti, caso mai non fossero chiari, sono:
- ambientalismo da strapazzo e' quello che protegge cervi e cinghiali e non orsi e camosci (il cui numero e' diminuito).
- ambientalismo da strapazzo e' quello che esaspera il concetto di conservazione per asservirlo a obiettivi di cassa.
- ambientalismo da strapazzo e' quello che introduce indiscriminatamente animali non autoctoni, quali il cervo rosso, la lince ed una varieta' di lupo di taglia grande e colore nero.
- la reintroduzione di cinghiali da parte di cacciatori e' senz'altro vera. Che poi quegli stessi cinghiali, trasferitisi nel PNALM, siano diventati fonte di reddito dello stesso ambientalismo da strapazzo, e' l'argomento.
Fonte di reddito che fa passare sopra il dato di fatto che cinghiale e orso siano in competizione alimentare (pur essendo vero che l'orso si ciba di qualche carcassa che trova - ma quanto ci rimette in termini di radici e bacche?)
Argomentare vuol dire, ad es., dimostrare che cervi e cinghiali non sono in competizione alimentare con camoscio e orso.
Argomentare vuol dire, ad. es., affermare che il PNALM non abbia mai re-introdotto lupi e allo stesso tempo spiegare come mai si vedono in giro lupi dal manto nero, estremamente aggressivi (non nei confronti dell'uomo ma che cacciano in pieno giorno anche vicinissimo all'abitato e indifferenti alla presenza della madre con carrozzina che fugge precipitosamente mentre predano a pochi metri da lei ed il suo bambino!!!) e di taglia piu' grande dell'appenninico.
Ma siccome le argomentazioni di cui sopra sono scomode, allora ti degradi con inutili insulti all'autore, cercando, tra l'altro di farmi fare nomi e cognomi senza capire che non e' di nomi e congnomi che si tratta (magari fosse cosi facile!) ma di un sentimento sempre piu' diffuso di "protezione" della natura che ha nulla di protettivo (come la Licia Colo' che - invitato l'esperto - non lo ha piu' considerato quando, chiedendogli come eliminare i fastidiosi nidi che le formiche fanno nei muri di casa, questi rispose: "Eliminando la regina". Resta negli annali l'espressione inorridita dell'ambientalista Colo'....
giusto,concordo con te, ma vorrei anche denunciare il rilascio clandestino di lupi mannari, cervi gialli,comunisti mangiabambini (il lupo nero che hai osservato vicino alla mamma con carrozzina era probabilmente uno di questi ) e per finire il solito infame lancio di vipere con paracadute dall'elicottero della Forestale !
Allora, facciamo cosi. Me ne dico un paio e poi magari rispondi sugli argomenti. Sono un cogl... sono uno str.... sono un invid... ecc. Va bene. Ti sei sfogato? Ora gli argomenti:
Vipere ce ne sono pochine. Quelli che abbondano sono aspidi, marroni con la "cerniera" nera.
Adesso fai un bel compitino e vai in un centro documentazione del PNALM e chiedi se sono in grado di insegnarti a riconoscere un aspide.
Spero non ti sorprenderai quando proverai con mano che non ve ne e' traccia nei vari libri della fauna locale che hanno a disposizione. Non hanno neppure una cartolina con l'immagine. Eppure si incontra spesso e se vai dal veterinario locale ti dice quanti cani arrivano in fin di vita col morso dell'aspide.... non mi pare proprio che debba passare inosservato. Allora, secondo te, perche' insieme a ragni e coleotteri, non insegnano a riconoscere anche l'aspide?
Circa l'eposodio della predazione citato e' avvenuto sabato 2 ottobre alle 3 di pomeriggio ed uno dei due lupi aveva il manto nero.
E adesso che cominceranno le gelate e l'ANAS spargera' sale sulle strade vedrai quanti incidenti coi cervi ci saranno ... e forte salira' il coro degli ambientalisti da strapazzo ad inveire contro la circolazione di auto di notte nel PNALM..... mentre la colpa e' del sale.
Lasciando perdere tutto quello che è stato scritto perchè non sono della zona e quindi non conosco come girano le cose laggiù..voglio solo evidenziare questa frase:
"finire il solito infame lancio di vipere con paracadute dall'elicottero della Forestale ! "
ma no anche da voi gira questa leggenda metropolitana? Anche da noi in Trentino! Come gira la leggenda che la lince l'hanno portata i Verdi ecc.. e via dicendo.. bah
Misty
Ciao Stefano,hai scritto cose giuste e molto condivisibili riguardo alla situazione "politica e gestionale" del Pnalm.
Riguardo a quanto hai affermato sulle presunte cause di morte dell'orso nei pressi di Corvaro, ritieni assolutamente certo che l'orso sia morto di tbc o forme virali? Io ho molti dubbi in proposito....
Saluti da Grizzly.
Ciao Grizzly, felice di risentirti!!
Riguardo l'orso della Duchessa e' questa la versione ufficiale (la fonte e' un tecnico faunista della riserva )certo non ho fatto io l'esame autoptico e conoscendo l'area del ritrovamento piena di cinghialari (che si avvelenano i cani gli uni con gli altri) capisco i tuoi dubbi
Del resto ti do' una dritta riguardo l'attendibilita' dell'istituto di Teramo che fa le analisi :
Quando furono ritrovate le due orse "annegate " sulla Serralunga lo stesso istituto fece gli esami e non riscontro' alcun veleno,si disse che la permanenza in acqua avesse reso difficile questi accertamenti, ma nello stesso tempo non riscontro' nemmeno ALCUN SEGNO d'acqua nei polmoni degli animali !!! Per farla breve mentre la versione ufficiale parla ancora di annegamento l'opinione prevalente tra i forestali del parco e dell UTB di Castel di Sangro e' che si tratti di un avvelenamento con le seguenti modalita', il pastore di turno fa una bella bonifica preventiva seminando bocconi avvelenati per eliminare qualche lupo o cane randagio che lo disturba, si accorge poi delle 2 carcasse di orso e se ne sbarazza gettandole nella vasca
La tesi e' avvalorata dalla mancanza di acqua nei polmoni e dalla totale mancanza di segni sul bordo della vasca che facciano pensare a dei tentativi almeno dell'orsa adulta di venirne fuori(graffi o unghiate sul bordo)
per cui come vedi le verita' pubbliche spesso non coincidono con la realta' dei fatti e l'istituto di Teramo sembra quasi sempre incapace di dar risposte chiare e definitive(vedi anche la storia di Bernardo)
Detto questo nell'orso della Duchessa il virus e' stato trovato ma sara' stata questa la causa di morte ? Non so, certo e' che l'invasione di bovini allo stato brado a cui assistiamo da qualche anno nei mesi estivi presenta gravi pericoli per la fauna del parco e non se ne capisce il bisogno proprio perche' gli allevatori non sono nemmeno del territorio per cui un Parco serio dovrebbe rifondere i comuni del mancato guadagno ma impedire questa pratica
Ciao e a risentirci
Stefano
Ciao Stefano,ho letto quello che hai scritto,e meditavo sul fatto che se l'Istituto di Teramo non è in grado di stabilire con certezza la causa della morte degli orsi è una cosa grave,che pregiudica le successive (eventuali)indagini.....ma nell'ipotesi in cui il suddetto Istituto propina versioni di comodo sulle cause del decesso degli orsi, allora siamo di fronte ad una situazione gravissima....
Comunque riflettendo sulle modalità di ritrovamento delle due orse morte all'interno della vasca di raccolta acqua, a polmoni asciutti....tu sospetti il tentativo di occultamento da parte di qualche pastore...questa mi sembra un'ipotesi molto azzardata...le carcasse dei due plantigradi - nell'ipotesi in cui non fossero state scoperte -avrebbero irrimediabilmente inquinato la vasca di raccolta... e quale pastore inquinerebbe l'acqua della cisterna con cui dovrà dissetare le sue pecore?
Secondo me,si potrebbe ipotizzare che gli orsi potrebbero essere stati uccisi altrove- sicuramente avvelenati o investiti o uccisi con altre modalità- e in seguito fatti trovare appositamente in quel posto, come macabro trofeo e come gesto intimidatorio e di sfida alle Istituzioni.
Sull'Appennino centrale-da mia esperienza personale- quando uccidono un orso,un lupo,un gatto selvatico, un aquila o un altro animale "scomodo" perchè superprotetto,i delinquenti preferiscono occultarne la carcassa "infoibandola" nei profondi inghiottitoi carsici...oppure se il terreno si presta ad un facile scavo semplicemente seppellendola o in alternativa trascinando la carcassa in zone fittamente coperte da cespugli...per questo il ritrovamento delle orse nella vasca di raccolta risulta molto "anomalo".
Riguardo al decesso dell'orso della Duchessa, sò che la brucellosi non uccide gli orsi , ma può provocare sterilità e che un'orso muoia ti tbc o di altra forma virale mi sembra un'ipotesi molto remota.Forse farebbero bene a ripetere le prove tossicologiche, cercando tipi di veleni che esulano dagli standard conosciuti......
Ciao da Grizzly.
....comprendo il dubbio sull'Istituto di Teramo (ci sono o ...ci fanno ??) ma non so risponderti, certo e' che le indagini sui noti fatti sono sempre finite nel nulla....non solo senza rinviati a giudizio ma anche senza certezze scientifiche. Sono inadeguati o ammaestrati ??
Le tue riserve sulla ricostruzione della morte delle orse di Serralunga sono assolutamente logiche (non avevo pensato all'avvelenamento dell'acqua) ma l'assurdita' di due animali presunti affogati ma senz'acqua nei polmoni rimane senza spiegazione.
Ciao
Stefano
X Stefano,vorrei chiarire ciò che ho scritto,a scanso di eventuali equivoci,riguardo alla professionalità dell'Istituto Zooprofilattico di Teramo:io non ho elementi per giudicare la loro professionalità ed il loro operato, infatti ho fatto solo delle ipotesi, iniziando la frase con il "se" ipotetico...comunque tutti noi dobbiamo sempre far atto di fiducia verso le Istituzioni....almeno fino a prova contraria...
Tutti noi assistiamo impotenti al fatto che, nonostante lo stillicidio di orsi marsicani uccisi in questi ultimi anni,tra autopsie ed analisi, riscontri ed intercettazioni, ancora non si è potuto assicurare alla Giustizia nessun colpevole........
Riguardo alle 2 orse trovate morte nella vasca di raccolta, "a polmoni asciutti" logicamente esse non sono morte per annegamento. Bisognerebbe, a riguardo, consultare i risultati delle autopsie,ed appurare se sulle carcasse sono state riscontrate fratture dovute ad un eventuale investimento, o come ritengo più plausibile, cercare di individuare altri tipi di veleno,(oltre ai classici stricnina o arsenico), non convenzionali, che possano aver causato la morte dei due plantigradi....o, altra ipotesi-forse troppo fantasiosa?- controllare se nel sangue delle orse ci siano tracce di un qualche sedativo......sai bene che durante le operazioni di cattura dei camosci,- per re-introdurre la specie su altre catene montuose dell'Appennino centrale,dove storicamente viveva,-viene usato l'anestetico..... e non sempre tutti gli animali sedati riescono a superare la prova e a risvegliarsi.......sarà andata così anche per le due povere orse?
Il mistero delle 2 orse, gettate già morte nella vasca, per simularne l'annegamento, si infittisce sempre di più.........
Ciao da Grizzly.
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