Questo post è dedicato ai luoghi comuni: se noi italiani siamo caciaroni (rumorosi) e mangiaspaghetti, i nostri vicini svizzeri sono puntuali e precisi per antonomasia mentre il british style ompone un certo rispetto delle tradizioni. A quanto pare però quando si parla di orsi le cose non stanno così:
Il 6 marzo ho inviato una email all'ufficio federale dell'ambiente (UFAM) elvetico, chiedendo spiegazioni sulle politiche di conservazione dell'orso nei Grigioni e soprattutto su quale fosse l'iter per dare il via libera all'abbattimento degli orsi "pericolosi" (vedi JJ3). La lettera è stata letta il giorno seguente e, con gran stupore, Il Blog dell'OrsoBruno non ha avuto ancora nessuna risposta? Gli svizzeri sono forse precisi solo per questioni in cui sanno dare risposte chiare e limpide? Perchè non rispondere ad una lettera che chiede semplicemente dei chiarimenti?
Si ha forse paura di dire che se JJ3 si avvicinerà troppo ai centri abitati verrà in ogni caso abbattuto, senza alcun piano di cattura? «Se l'orso si avvicinerà alle abitazioni siamo pronti a sparare» assicurano i responsabili dell'ufficio caccia dei Grigioni. L'unica speranza per JJ3 è quella di tornare in Italia dove i la forestale è pronta a prenderlo in consegna portandolo lontano dai fucili svizzeri.
A proposito, se volete provate anche voi a chiedere spiegazioni all'UFAM, l'indirizzo è AMA@bafu.admin.ch chissà se avrete maggior fortuna di me...
"In Svizzera l'ultimo orso è stato ucciso nel 1904 nel Canton Grigioni...chissà se il 2008 verrà ricordato per lo stesso motivo..."
Spostiamoci ora dalla Svizzera alle isole britaniche, in cui si sta convincendo la regina a dire basta ai colbacchi in pelo d’orso. PETA, la celebre organizzazione animalista internazionale, ha lanciato una nuova offensiva contro i caratteristici berretti in pelliccia nera che i granatieri e la guardia scozzese di Sua Maestà indossano in occasioni ufficiali, tra cui il celebre cambio della guardia. Durante una conferenza stampa tenutasi al Parlamento di Westminster, il gruppo ha mostrato un filmato che testimonia il metodo crudele con cui gli orsi vengono uccisi dai cacciatori canadesi per il loro pelo, poi venduto all’asta dove viene anche pagato profumatamente. Secondo Peta, dal 2002 il ministero della Difesa ha speso circa 420.000 euro di fondi pubblici per l’acquisto del pellame necessario per il confezionamento di 2.500 colbacchi, condannando a morte circa 50 orsi all’anno. L’organizzazione vuole convincere il ministero ad optare per materiali sintetici. Fino ad ora però, tutte le pellicce sintetiche sperimentate non hanno dato risultati soddisfacenti. (dall'edizione online del CorriereCanadese)
Il 6 marzo ho inviato una email all'ufficio federale dell'ambiente (UFAM) elvetico, chiedendo spiegazioni sulle politiche di conservazione dell'orso nei Grigioni e soprattutto su quale fosse l'iter per dare il via libera all'abbattimento degli orsi "pericolosi" (vedi JJ3). La lettera è stata letta il giorno seguente e, con gran stupore, Il Blog dell'OrsoBruno non ha avuto ancora nessuna risposta? Gli svizzeri sono forse precisi solo per questioni in cui sanno dare risposte chiare e limpide? Perchè non rispondere ad una lettera che chiede semplicemente dei chiarimenti?
Si ha forse paura di dire che se JJ3 si avvicinerà troppo ai centri abitati verrà in ogni caso abbattuto, senza alcun piano di cattura? «Se l'orso si avvicinerà alle abitazioni siamo pronti a sparare» assicurano i responsabili dell'ufficio caccia dei Grigioni. L'unica speranza per JJ3 è quella di tornare in Italia dove i la forestale è pronta a prenderlo in consegna portandolo lontano dai fucili svizzeri.
A proposito, se volete provate anche voi a chiedere spiegazioni all'UFAM, l'indirizzo è AMA@bafu.admin.ch chissà se avrete maggior fortuna di me...
"In Svizzera l'ultimo orso è stato ucciso nel 1904 nel Canton Grigioni...chissà se il 2008 verrà ricordato per lo stesso motivo..."
Spostiamoci ora dalla Svizzera alle isole britaniche, in cui si sta convincendo la regina a dire basta ai colbacchi in pelo d’orso. PETA, la celebre organizzazione animalista internazionale, ha lanciato una nuova offensiva contro i caratteristici berretti in pelliccia nera che i granatieri e la guardia scozzese di Sua Maestà indossano in occasioni ufficiali, tra cui il celebre cambio della guardia. Durante una conferenza stampa tenutasi al Parlamento di Westminster, il gruppo ha mostrato un filmato che testimonia il metodo crudele con cui gli orsi vengono uccisi dai cacciatori canadesi per il loro pelo, poi venduto all’asta dove viene anche pagato profumatamente. Secondo Peta, dal 2002 il ministero della Difesa ha speso circa 420.000 euro di fondi pubblici per l’acquisto del pellame necessario per il confezionamento di 2.500 colbacchi, condannando a morte circa 50 orsi all’anno. L’organizzazione vuole convincere il ministero ad optare per materiali sintetici. Fino ad ora però, tutte le pellicce sintetiche sperimentate non hanno dato risultati soddisfacenti. (dall'edizione online del CorriereCanadese)
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