"Non so bene perché, ma c'è qualcosa nell'orso che induce ad amarlo"
J. O. Curwood

venerdì 6 giugno 2008

I risultati della ricerca del Comitato Parchi

Si attendono i risultati degli ultimi sei anni ( 2002 – 2007 ) delle ricerche su Orso, Lupo e Lince da parte dei Gruppi misti di Volontari e Professionisti, che fanno capo al Centro Studi Ecologici Appenninici del Comitato Parchi. Questi Gruppi, a composizione interdisciplinare ed internazionale, utilizzano le più diverse e innovative metodologie: raccogliendo, confrontando e incrociando i dati, fino a raggiungere una ragionevole attendibilità.
In base ai rilievi compiuti e agli elementi da più parti pervenuti, la popolazione di Orso bruno marsicano tuttora esistente nell’Appennino Centrale consisterebbe di oltre 80 individui, per la maggior parte gravitanti intorno allo storico Parco Nazionale d’Abruzzo.
Va tuttavia sottolineato che nello stesso periodo sono stati perduti circa 30 individui ad opera soprattutto dell’uomo, con modalità diverse che verranno illustrate a parte. Non sembra avere fondamento, e comunque non è stata in alcun modo dimostrata, l’ipotesi dell’uccisione di giovani da parte di maschi adulti (aggressione intraspecifica).

Va ricordato che, diversamente da altre metodologie di ricerca, tecnologica e dispendiosa, invasiva e prolungata, i cui risultati ben difficilmente vengono adeguatamente resi noti all’opinione pubblica e alla stessa comunità scientifica, le indagini dei Gruppi, frutto di un ampio lavoro collettivo con forti radici territoriali, e in parte già sperimentate in passato con successo in alcune zone dell’Unione Sovietica, sono caratterizzate soprattutto da:
- carattere intersettoriale e costante verifica attraverso esperienze, informazioni e analisi parallele;
- perseguimento non di censimenti individuali, ma di stime controllate, come è sempre preferibile per i grandi Carnivori vulnerabili e minacciati;
- invasività minima, costi irrilevanti e notevole effetto di coinvolgimento degli ambienti potenzialmente custodi e difensori di tale fauna;
- rapida disponibilità di risultati accettabili, essenziali a livello culturale, divulgativo e strategico.

Attendo i risultati ufficiali per ulteriori commenti.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Da Grizzly: riguardo al post vorrei dire qualcosa, e magari aprire una discussione in merito:
1-domanda:il Centro Studi Ecologici Appenninici è sponsorizzato dal sig.TASSI ?
2- ritengo che il numero stimato degli orsi marsicani riportato nel post, potrebbe rispecchiare la realtà.(totale 80 orsi in tutto l'areale appenninico).
3-Mi suona molto strano che non venga ritenuta possibile l'uccisione di cuccioli di orso da parte di maschi adulti....allora
i due cuccioli trovati morti la scorsa estate, nel Pnalm,(quelli di cui è trapelata notizia),come sono morti?
E la "famosa" orsa di Lecce dei Marsi,dopo che tutte le "autorità" si sono sperticate ad affermare che è stata uccisa da un fantomatico orso "killer", come viene classificata la sua morte? Come mai gli "studiosi" del Centro Studi Appenninici hanno escluso la competizione intraspecifica?

in attesa di risposte saluto tutti i lettori del blog. Grizzly.

OrsoBruno ha detto...

@Grizzly
Franco Tassi è coordinatore del Comitato Parchi Nazionali e Fondatore del Centro Studi Ecologici Appenninici.
Il discorso sull'infanticidio, da quel che si legge in letteratura, è un meccanismo densità dipendente. Quindi penso che dovremmo capire prima quali sia il reale numero di esemplari e quale sia la loro distribuzione per comprendere a fondo questa dinamica. In ogni caso gli studi internazionali sull'infanticidio sono stati finora svolti in popolazioni di orsi enormi rispetto a quella abruzzese e sappiamo a livello scientifico quanto il data range sia fondamentale per verificare una teoria. Ad ogni modo esistono casi di morti intraspecifiche di femmine che perdono la vita per difendere i propri cuccioli studiati ad esempio in Svezia (Zedrosser et al., 2004; Mörner et al., 2005). Sarebbe interessante capire se i pattern comportamentali del marsicano possano essere accostati a quelli di altri orsi...

Anonimo ha detto...

Da Grizzly per OrsoBruno: ti ringrazio per le risposte che mi hai dato; avevo ben ipotizzato che "dietro" al Centro Studi Appenninici ci fosse il Dr. TAssi,il teorico dei 120 orsi,che furono stimati nel Pnalm.....questo spiega gli schemi mentali riportati nel post, e la sua riottosità ad ammettere la competizione intraspecifica, e soprattutto a negare l'evidente uccisione dei cuccioli,- come se la notizia dell'uccisione di due cuccioli, trapelata lo scorso anno, fosse una falsità.....
Hai detto bene,OrsoBruno, che l'infanticidio è strettamente correlato alla densità......
Mi danno molto fastidio i teorici, come il Dr Tassi,che ipotizzano il "massimo numero di orsi su un piccolo territorio", soprattutto perchè a farne le spese, di questa linea di gestione sono soprattutto i cuccioli.....
Voglio porre una domanda retorica: non sarebbe stato meglio che l'orsa uccisa a Lecce dei Marsi, quando era ancora in vita, fosse stata trasferita su un'altro gruppo montuoso, ed ora fosse ancora viva e vegeta, con l'opportunità di riprodursi?
Il problema di fondo è -come ribadisco nuovamente- che in rapporto al territorio, nel Pnalm, potrebbero vivere "normalmente" solo 21 orsi!
Invece il "numero minimo certo" di orsi, stimato nell'area del Pnalm, è di 49 orsi!...
Per quanto riguarda il pattern comportamentale del "marsicano", non credo che si discosti molto dal comportamento, in generale, degli orsi scandinavi o siberiani,riguardo ai rapporti con i propri conspecifici; dato che sempre di orsi parliamo,e non di altre specie animali...
Il comportamento del marsicano è sicuramente "più tollerante" nei rapporti con l'uomo,dovuto agli adattamenti millenari della specie al "difficile" ambiente appenninico,ma è sicuramente molto simile ad un qualsiasi altro orso bruno,nei rapporti intraspecifici.
E'giunta l'ora di impostare una diversa gestione degli orsi, se vogliamo veramente far uscire dal baratro dell' estinzione questa specie unica.
Sarebbe molto opportuno consolidare ed agevolare azioni,e dinamiche di dispersione, spontanee o indotte,finalizzate a fondare altre "colonie" di orsi marsicani, che garantirebbero un futuro a lungo termine alla specie..............
In attesa di eventuali risposte saluto tutti i lettori del Blog.
Grizzly.