“In questi giorni la Germania sta vivendo una vera e propria guerra mediatica che ha come protagonista un cucciolo di orso polare: Knut. Qualche settimana fa un'orsa polare ha partorito nello zoo di Berlino due cuccioli che sono stati però completamente ignorati dalla mamma: uno dei due non ce l'ha fatta, mentre l'altro, Knut appunto, è diventato il protagonista indiscusso della cronaca di questi giorni. Ora la Germania è divisa in due: da un lato c'è chi, come Frank Albrecht animalista tedesco, Wolfram Ludwig, direttore dello zoo di Aquisgrana e Ruediger Schmiede a capo della Fondazione degli orsi, non ammette la crescita di Knut all'interno dello zoo senza le cure parentali della madre. Secondo loro infatti l'orso, proprio a causa del contatto con l'uomo, da adulto avrà molti problemi fra cui alterazioni del comportamento violando inoltre le leggi sulla protezione degli animali. Per questi motivi fra le varie soluzioni proposte c'è anche l'abbattimento dell'animale…”
Iniziava così il post del 22 marzo 2007 in cui veniva deciso il destino dell’allora cucciolo di orso polare Knut. Oggi, 17 giugno 2010 ormai dell’orsetto non è rimasto più nulla se non un maschio adulto del carnivoro più grande del mondo, oltretutto anche instabile a livello comportamentale. A denunciare la situazione sono stati Frank Albrecht, della PETA, e l'etologo Edmund Hagerbeck. I due studiosi, che da due anni fotografano e filmano gli orsi degli zoo tedeschi, hanno notato come l'amatissimo orso bianco di Berlino abbia comportamenti che definiscono "preoccupanti".
Knut, stando a quanto registrato dai due animalisti, soffre di attacchi di panico, fa spesso le linguacce, si muove in tutte le direzioni senza un obiettivo preciso e avrebbe addirittura tendenze autolesioniste, atteggiamenti tipici degli animali in cattività. Ma la “lungimiranza” già manifestata all’epoca della nascita di Knut viene ribadita dal responsabile dello zoo di Berlino, Heiner Kloes, citato dalla Bild, che respinge queste conclusioni: "Sciocchezze, Knut sta benissimo".
E’ proprio vero, non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.
1 commento:
ma povera "bestia"....
Misty
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