"Non so bene perché, ma c'è qualcosa nell'orso che induce ad amarlo"
J. O. Curwood

sabato 30 giugno 2007

La cattura dell'orsa Jurka: rassegna stampa

Ecco alcuni dei titoli trovati oggi in rete sulla cattura della nostra Jurka, nell'articolo verranno riportati solo i passaggi più salienti.

da repubblica.it
L'orsa Jurka ha finito di combinare guai. Protagonista di scorribande sui monti del Trentino che, pur se pacifiche, l'hanno portata ad avvicinarsi un po' troppo ai luoghi a lei preclusi - baite, pollai, impianti sciistici pieni di turisti - l'orsa è stata catturata dal personale del Servizio foreste e fauna ieri sera, intorno alle 21, sul territorio del comune di Terres, ai margini della Valle di Tovel.
Il suo stato di salute è buono, pesa 130 chili, è stata portata presso il recinto del santuario di S. Romedio, a Coredo. Lì, in una delle tane, Jurka trascorrerà le fasi di risveglio e di prima ambientazione.
Il ritorno in cattività è una misura eccezionale, adottata quando tutte le chance offerte all'animale si sono rivelate inutili.
Jurka ha manifestato anche comportamenti potenzialmente pericolosi, visto che, negli ultimi mesi, s'era fatta più furba: erano un'abitudine le incursioni nei centri abitati, il tentativo di entrare nelle case per procurarsi il cibo, l'eccessiva confidenza con l'uomo. Il rischio, osservano gli esperti, è che anche i suoi figli abbiano imparato da lei a comportarsi in maniera "indisciplinata". Jurka infatti è madre di tre orsacchiotti nati alla fine del 200, ma era anche mamma di Bruno, l'orso tristemente famoso per aver sconfinato in Germania e per questo abbattuto dagli allevatori bavaresi che così gli fecero pagare la razzìa di alcune pecore.
Quale sarà il suo destino? Per adesso, resterà nella struttura di S. Romedio almeno per il periodo di ambientamento alla cattività. Tuttavia la destinazione definita sarà decisa solo dopo approfondimenti tecnici in corso con il ministero dell'Ambiente e con l'Istituto nazionale per la fauna selvatica. Se poi anche i figli di Jurka dovessero manifestare comportamenti simili a quelli della madre, si provvederà alla loro radiocollarizzazone, nella speranza di contenerne le conseguenze.
Sul futuro dell'orsa interviene il Wwf, che chiede al ministero dell'Ambiente e alla provincia di Trento di trovarle al più presto una struttura idonea, che possa garantirle il futuro. "E' triste quando non si riesce a trovare una convivenza fra uomo e animale e si è costretti a misure così drastiche - si legge in una nota dell'organizzazione - ci auguriamo che questa misura resti un'eccezione e non venga ripetuta nei confronti di altri orsi della popolazione trentina".

da agsmedia.it

L'orsa "Jurka" è stata catturata dal personale del Servizio Foreste e Fauna della Provincia autonoma di Trento alle ore 21 di ieri sera, sul territorio del comune di Terres ai margini della valle di Tovel. L'animale è stato immobilizzato tramite telenarcosi, vale a dire mediante fucile lanciasiringhe ad una distanza di circa 15 metri in prossimità di un sito d'attrazione appositamente predisposto...L'orsa è stata trasportata presso il recinto di S. Romedio, nel Comune di Coredo, dove trascorrerà le fasi di risveglio e di prima ambientazione in una delle tane presenti...
Come evidenziato piú volte in passato la riduzione in cattività dell'orsa costituisce una misura di gestione, pur eccezionale, espressamente prevista dai documenti tecnici predisposti dalla Provincia ed approvati dal Ministero dell'Ambiente e dall'Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica. La decisione di procedere alla ricattura dell'animale è maturata al termine di un lungo percorso volto a verificare ogni possibile alternativa alla riduzione in cattività dell'animale, culminato con la cattura per radiocollarizzazione dell'estate scorsa e con le attività di dissuasione che sono seguite...L'orsa ha inoltre dimostrato di trasmettere alla prole i comportamenti, anche problematici, che le sono propri. Va tra l'altro ricordato che circa il 50% di tutti i danni causati in provincia di Trento dagli orsi dal 2005 ad oggi sono imputabili a Jurka e/o ai figli anche se ció che ha determinato la decisione non si riferisce agli aspetti di natura strettamente economica, quanto alle modalità con le quali tali danni sono stati compiuti (vicinanza insistita alle strutture antropiche. L'Amministrazione provinciale ha dimostrato con i fatti che le opzioni previste dai documenti tecnici che indirizzano la gestione dell'orso in provincia di Trento sono tutte percorribili, comprese quelle piú estreme e forse impopolari, seppur quali extrema ratio. Si tratta dunque di un ulteriore importante passo di un progetto di gestione faunistica tra i piú complessi mai realizzati in Europa. L'animale rimarrà nella struttura di S. Romedio quantomeno per il periodo di ambientamento alla cattività, fermo restando che la sua destinazione definita sarà decisa solo a seguito degli approfondimenti tecnici in corso con il Ministero e con l'Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica. Da ultimo si ricorda che eventuali problematicità manifestate dai figli di Jurka saranno gestite attraverso la cattura e la radiocollarizzazione degli esemplari, in conformità all'autorizzazione già ricevuta.

L’Orsa Jurka deve essere subito liberata, deve poter continuare a fare l’orsa e non deve diventare l’attrazione per un nuovo zoo seppure chiamato “area attrezzata”. E’ la richiesta che la LAV-Lega Anti Vivisezione fa al Ministro dell’Ambiente Pecoraro Scanio e al Presidente della Provincia di Trento Dellai dopo la cattura e la chiusura dell’animale in un recinto. “E’ paradossale che prima si prendano gli orsi dalla Slovenia per tentare la reintroduzione sulle montagne italiane e poi, a fronte di problemi facilmente risolvibili con vigilanza e risarcimento dei danni (un’inezia se raffrontati alle spese generali di una Provincia Autonoma) si imprigionino gli stessi animali, umiliandoli, sottoponendoli allo stress di cattura, anestesia e confino - ha dichiarato Massimo Vitturi, responsabile fauna selvatica della LAV - in un Paese come il nostro in cui l’ambiente e’ ipersfruttato in ragione del tornaconto economico e le attivita’ umane erodono quotidianamente sempre piu’ spazi selvatici agli animali, e’ logica conseguenza che siano probabili degli incontri “ravvicinati” tra gli esseri umani e gli animali che vivono nel loro ambiente naturale. L’Orsa Jurka ha il diritto di essere subito rilasciata in liberta’, seppure vigilata, non deve essere messa in nessuna struttura o area attrezzata, ovvero in uno zoo di fatto”

"L'orsa va ricollocata in un'area idonea a garantirgli il massimo spazio vitale possibile. Questo significa in concreto identificare e attrezzare un'area adatta, certamente diversa da quella nella quale oggi è collocata". Lo rende noto l'ufficio stampa del ministero dell'Ambiente in un comunicato a seguito della cattura di Jurka. Nella nota il dicasteo ricorda che "aveva già dato disponibilità a valutare la cattura dell'orsa Jurka a fronte di una sua collocazione in un'area idonea e attrezzata e per la quale ha messo a disposizione un finanziamento 200 mila euro". Per quanto riguarda gli altri orsi nati da Jurka - si legge nella nota del ministero guidato da Alfonso Pecoraro Scanio - "si ribadisce che prima di qualunque altra iniziativa devono essere studiati i comportamenti attraverso l'applicazione di radiocollari, così da rendere possibile il controllo degli animali al fine di tutelare gli abitanti degli zone interessate e gli orsi stessi".

L'orsa «Jurka» è stata catturata ieri in Trentino dal Servizio Foreste e Fauna della Provincia autonoma di Trento, alle 21. Il plantigrado è stato catturato nel comune di Terres (Tn), ai margini della valle di Tovel. L'animale è stato immobilizzato tramite telenarcosi, con fucile lanciasiringhe ad una distanza di circa 15 metri, in prossimità di un sito d'attrazione appositamente predisposto. Il motivo? In buona sostanza mamma orsa combinava troppi guai, avvicinandosi forse un po' troppo a baite, pollai, impianti sciistici pieni di turisti.
«L'orsa va ricollocata in un'area idonea a garantirgli il massimo spazio vitale possibile. Questo significa in concreto identificare e attrezzare un'area adatta, certamente diversa da quella nella quale oggi è collocata».Lo rende noto l'ufficio stampa del Ministero dell'Ambiente in un comunicato a seguito della cattura di Jurka. Nella nota il Ministero ricorda che «aveva già dato disponibilità a valutare la cattura dell'orsa Jurka a fronte di una sua collocazione in un'area idonea e attrezzata e per la quale ha messo a disposizione un finanziamento 200 mila euro».
«Per quanto riguarda gli altri orsi nati da Jurka - si legge nella nota dell'ufficio stampa del ministero guidato da Pecoraro Scanio - si ribadisce che prima di qualunque altra iniziativa devono essere studiati i comportamenti attraverso l'applicazione di radiocollari, così da rendere possibile il controllo degli animali al fine di tutelare gli abitanti degli zone interessate e gli orsi stessi».

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