Sono due gli orsi che girano per l'Altopiano? Lo sostengono alcuni voci che circolano in questi giorni, soprattutto dopo il ritrovamento in località Val Lastaro di impronte che potrebbero essere d'orso. La segnalazione è arrivata pochi giorni dopo quella avvenuta in Valdassa, in comune di Roana, dove sono stati rinvenuti i resti di un cervo mangiato dall'orso. La lontananza tra i due luoghi giustificherebbe la tesi della presenza di due animali. «È una possibilità che non possiamo escludere - dichiara il vice questore aggiunto Isidoro Furlan del Comando distrettuale del Corpo forestale dello Stato con sede ad Asiago - Se è vero che un giovane maschio può percorrere molti chilometri alla ricerca di cibo è anche vero che le due località distano una cinquantina di chilometri, una distanza che anche per l'orso è notevole con tutta la neve caduta in questo periodo».
Di opinione diversa invece Carlo Frapporti del Servizio foreste e fauna della Provincia autonoma di Trento, l'ufficio che segue il programma di reintroduzione dell'orso bruno sulle Alpi. «Da quanto mi risulta in Altopiano - dice Frapporti - c'è solo un orso, il giovane maschio KJ2G2. Da due anni lo sto seguendo e ormai mi sono fatto una discreta esperienza. L'esemplare, di circa tre anni, anche l'anno scorso non è andato in letargo, ha solo ridotto l'attività e ha continuato a cibarsi per tutto l'inverno». Sulle impronte rinvenute in Val Lastaro si stanno effettuando degli accertamenti perché il Servizio Fauna di Trento ha costituito una database sulle orme dei vari esemplari introdotti. A Gallio ieri sera Frapporti ha tenuto una serata informativa sull'orso e sul progetto di reintroduzione, per dare risposte concrete alla popolazione sulle misure da adottare perché continui una convivenza pacifica.
Gerardo Rigoni per www.ilgiornaledivicenza.it
Di opinione diversa invece Carlo Frapporti del Servizio foreste e fauna della Provincia autonoma di Trento, l'ufficio che segue il programma di reintroduzione dell'orso bruno sulle Alpi. «Da quanto mi risulta in Altopiano - dice Frapporti - c'è solo un orso, il giovane maschio KJ2G2. Da due anni lo sto seguendo e ormai mi sono fatto una discreta esperienza. L'esemplare, di circa tre anni, anche l'anno scorso non è andato in letargo, ha solo ridotto l'attività e ha continuato a cibarsi per tutto l'inverno». Sulle impronte rinvenute in Val Lastaro si stanno effettuando degli accertamenti perché il Servizio Fauna di Trento ha costituito una database sulle orme dei vari esemplari introdotti. A Gallio ieri sera Frapporti ha tenuto una serata informativa sull'orso e sul progetto di reintroduzione, per dare risposte concrete alla popolazione sulle misure da adottare perché continui una convivenza pacifica.
Gerardo Rigoni per www.ilgiornaledivicenza.it
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