Una carcassa di orso marsicano, il muso ed un pezzo di pelliccia sono stati rinvenuti da tre escursionistidomenica all'interno della riserva naturale di Posta Fibreno, fra le località Carpello e Le Mole. I tre, tutti di Sora, stavano facendo una salutare passeggiata pomeridiana lungo uno dei "sentieri natura" della riserva quando hanno avvistato i resti del plantigrado adagiti su una piccola ansa lungo un canale che nasce a monte, probabilmente nell'area del Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise che ricade nel territorio di Campoli Appenninico. La presenza di quei resti è stata segnalata ai guardiaparco l'altroieri in tarda serata. Uno dei tre escursionisti ha provveduto a portare il personale della riserva sul posto. Ieri, nella prima mattinata, i guardiaparco sono andati a prelevare subito i resti del plantigrado. Un ritrovamento importante che segue quello del luglio scorso a San Biagio Saracinisco. L'esemplare, apparentemente giovane, sembra deceduto da almeno di un paio di settimane. Sicuramente non è morto lì dove sono stati ritrovati i poveri resti ma molto più a monte. Probabilmente la carcassa dell'orso è stata portata a valle dalle copiose piogge delle scorse settimane. Proprio là, la forza dell'acqua che ha gonfiato oltre misura il canale maestro, ha trascinato i resti.
Speriamo che non sia il primo orso del 2009 ucciso in modo violento, altrimenti l'anno nuovo per i nostri beniamini sarebbe iniziato già nel peggiore dei modi.
Fonte: "La Provincia" del 14.01.2009
Speriamo che non sia il primo orso del 2009 ucciso in modo violento, altrimenti l'anno nuovo per i nostri beniamini sarebbe iniziato già nel peggiore dei modi.
Fonte: "La Provincia" del 14.01.2009
1 commento:
Salve a tutti, sono Antonio Lecce, Guardiaparco Responsabile del Servizio di Vigilanza della Riserva Naturale del lago di Posta Fibreno.
Mi sono interessato personalmente del problema del ritrovamento e vorrei rassicurare quanti hanno a cuore le sorti di questo amato plantigrado: NON SI TRATTA DI UN ORSO MA DI UNA PELLICCIA DI MAIALE NERO!
Il ritrovamento è stato effettuato da escursionisti all'interno di un fosso lungo una strada provinciale ed in territorio comunale di Campoli Appennnino e poco fuori dalla Riserva Naturale.
La pelliccia di maiale nero (vietnamita) è stata poi smaltita a cura del Comune di Campoli Appennino.
Buona Giornata
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