Ciao a tutti, sono tornato solo ieri da Bologna ed eccomi qui a fare il resoconto di tre giorni fantastici. Ho avuto l'opportunità di vivere un'esperienza unica, fino a qualche mese fa per me quasi inimmaginabile. Ho conosciuto persone fantastiche, professori, rettori, esploratori e amici che non sapevo di avere: sono ancora eccitatissimo!!Non vi dico l'agitazione nei giorni precedenti, notti insonni e cuore a mille.
Il 5 aprile, durante l'inaugurazione della mostra, all'entrata nel museo, non vi nascondo di aver provato un'emozione unica, ero lì, non solo da spettatore, ma da protagonista dato che nel pomeriggio avrei parlato davanti ad un vero pubblico della mia passione: l'orso.
Durante la mattina ho avuto l'onore di conoscere il Rettore dell'Università di Lapponia Mauri Ylä-Kotola e il Professor Juha Pentikäinen dell'Università di Helsinki (nella foto mi sta autografando il suo libro "The golden king of the forest") . L'incontro è stato singolare, soprattutto dovuto alla mia emozione, ma di lì a poco mi sarei ricreduto. La presentazione della mostra affidata al Prof. Pentikainen è stata molto interessante, soprattutto dal punto di vista antropologico e umano: è difficile immaginare che una cultura così complessa come quella degli sciamani che affonda le sua radici in una storia antichissima stia scomparendo pian piano, in un devastante silenzio. Gli sciamani soprattutto dopo l'avvento del comunismo in Russia, sono stati visti come una minaccia per il regime in quanto depositari di una conoscenza lontana e "pericolosa", e per questo motivo decimati fino quasi a scomparire. La mostra presenta dei pezzi unici: abiti, accessori, strumenti musicali e maschere utilizzate durante i riti. Un mondo nascosto e accessibile solo a pochi fortunati. Uno di questi è proprio Pentikäinen che ha avuto l'onore di conoscere molti sciamani, entrare nelle loro vite e stringere con loro rapporti unici che sono continuati anche dopo la loro morte. La mostra è da vedere per capire soprattutto come scomparsa degli sciamani rappresenti una gravissima perdita per l'umanità, far conoscere la loro storia aiuta in un certo senso a farli sopravvivere.
Nel pomeriggio tocca a me. Piano piano la sala si riempiva contro ogni mia più rosea aspettativa, fino all'arrivo del Professor Pentikäinen, ospite inaspettato che mi ha riempito di orgoglio. Ora sono tutti seduti, devo iniziare il mio intervento: tutto va liscio come l'olio, la tensione si scioglie poco a poco...non mi sembra vero!
Durante il mio intervento ho avuto anche il piacere di conoscere due fans: Bea, una bambina dolcissima che mi ha lasciato dei bellissimi disegni (in alto) e Guanita (nella foto in basso), lettrice del blog e appassionatissima di orsi che per seguirmi è arrivata addirittura da Fano! La soddisfazione è stata tantissima, mi sentivo al settimo cielo. L'emozione più grande poi sono stati poi i complimenti del prof. Pentikainen e il suo invito a partecipare alla mostra che si terrà a Fermo in settembre.
Il tempo di tornare in albergo, rinfrescarci e si va a mangiare fuori. Dove? Ma logico, all'Osteria dell'Orsa! Il locale è molto caratteristico e il cibo squisito! Frequentato da studenti, turisti e professori (mi hanno giurato di averci incontrato Umberto Eco) è sicuramente da provare se vi trovate nei paraggi. Durante la serata siamo stati raggiunti da Gianluca Frinchillucci, direttore del Museo Polare di Fermo.
Tirare le somme di questa giornata è difficile. Io, studente universitario, sono stato catapultato in un mondo del tutto nuovo che finora mi era sconosciuto. Tutto è dovuto al Blog dell'OrsoBruno, nato quasi per gioco, come un diversivo, che mi sta dando giorno dopo giorno enormi soddisfazioni. Il merito è anche di tutti voi che periodicamente o occasionalmente leggete i miei post e che giorno dopo giorno mi spingete ad andare avanti.
Ma i ringraziamenti non finiscono qui...
Devo ringraziare tantissime persone per questa bellissima ed importante esperienza: Sefora, unica, mi ha sostenuto, accompagnato e sopportato prima durante e dopo la mostra (grazie piccola!), la mia conterranea Lida Di Iorio, dell'associazione Caracult, senza la quale non avrei mai potuto avere questa occasione (è lei che mi ha contattato tramite il blog), Chiara ed Emiliano per la loro amicizia e per i bei momenti passati insieme, Carla Corradi Musi, del Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere Moderne e Coordinatrice del Laboratorio Permanente di Studi sullo Sciamanesimo, per la sua disponibilità e professionalità, Franco per la sua simpatia, Rita che ha avuto la pazienza di tradurre a Pentikainen i miei intricati discorsi ursini, Irene e il suo cucciolo (in bocca al lupo per lo spettacolo!) e tutte le persone intervenute alla mia "conversazione con l'orso" durante la mostra. Grazie a tutti!
P.S. Appena potrò inserirò nel post qualche estratto del video della "Conversazione con l'orso"
Il 5 aprile, durante l'inaugurazione della mostra, all'entrata nel museo, non vi nascondo di aver provato un'emozione unica, ero lì, non solo da spettatore, ma da protagonista dato che nel pomeriggio avrei parlato davanti ad un vero pubblico della mia passione: l'orso.
Durante la mattina ho avuto l'onore di conoscere il Rettore dell'Università di Lapponia Mauri Ylä-Kotola e il Professor Juha Pentikäinen dell'Università di Helsinki (nella foto mi sta autografando il suo libro "The golden king of the forest") . L'incontro è stato singolare, soprattutto dovuto alla mia emozione, ma di lì a poco mi sarei ricreduto. La presentazione della mostra affidata al Prof. Pentikainen è stata molto interessante, soprattutto dal punto di vista antropologico e umano: è difficile immaginare che una cultura così complessa come quella degli sciamani che affonda le sua radici in una storia antichissima stia scomparendo pian piano, in un devastante silenzio. Gli sciamani soprattutto dopo l'avvento del comunismo in Russia, sono stati visti come una minaccia per il regime in quanto depositari di una conoscenza lontana e "pericolosa", e per questo motivo decimati fino quasi a scomparire. La mostra presenta dei pezzi unici: abiti, accessori, strumenti musicali e maschere utilizzate durante i riti. Un mondo nascosto e accessibile solo a pochi fortunati. Uno di questi è proprio Pentikäinen che ha avuto l'onore di conoscere molti sciamani, entrare nelle loro vite e stringere con loro rapporti unici che sono continuati anche dopo la loro morte. La mostra è da vedere per capire soprattutto come scomparsa degli sciamani rappresenti una gravissima perdita per l'umanità, far conoscere la loro storia aiuta in un certo senso a farli sopravvivere.
Nel pomeriggio tocca a me. Piano piano la sala si riempiva contro ogni mia più rosea aspettativa, fino all'arrivo del Professor Pentikäinen, ospite inaspettato che mi ha riempito di orgoglio. Ora sono tutti seduti, devo iniziare il mio intervento: tutto va liscio come l'olio, la tensione si scioglie poco a poco...non mi sembra vero!
Durante il mio intervento ho avuto anche il piacere di conoscere due fans: Bea, una bambina dolcissima che mi ha lasciato dei bellissimi disegni (in alto) e Guanita (nella foto in basso), lettrice del blog e appassionatissima di orsi che per seguirmi è arrivata addirittura da Fano! La soddisfazione è stata tantissima, mi sentivo al settimo cielo. L'emozione più grande poi sono stati poi i complimenti del prof. Pentikainen e il suo invito a partecipare alla mostra che si terrà a Fermo in settembre.
Il tempo di tornare in albergo, rinfrescarci e si va a mangiare fuori. Dove? Ma logico, all'Osteria dell'Orsa! Il locale è molto caratteristico e il cibo squisito! Frequentato da studenti, turisti e professori (mi hanno giurato di averci incontrato Umberto Eco) è sicuramente da provare se vi trovate nei paraggi. Durante la serata siamo stati raggiunti da Gianluca Frinchillucci, direttore del Museo Polare di Fermo.
Tirare le somme di questa giornata è difficile. Io, studente universitario, sono stato catapultato in un mondo del tutto nuovo che finora mi era sconosciuto. Tutto è dovuto al Blog dell'OrsoBruno, nato quasi per gioco, come un diversivo, che mi sta dando giorno dopo giorno enormi soddisfazioni. Il merito è anche di tutti voi che periodicamente o occasionalmente leggete i miei post e che giorno dopo giorno mi spingete ad andare avanti.
Ma i ringraziamenti non finiscono qui...
Devo ringraziare tantissime persone per questa bellissima ed importante esperienza: Sefora, unica, mi ha sostenuto, accompagnato e sopportato prima durante e dopo la mostra (grazie piccola!), la mia conterranea Lida Di Iorio, dell'associazione Caracult, senza la quale non avrei mai potuto avere questa occasione (è lei che mi ha contattato tramite il blog), Chiara ed Emiliano per la loro amicizia e per i bei momenti passati insieme, Carla Corradi Musi, del Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere Moderne e Coordinatrice del Laboratorio Permanente di Studi sullo Sciamanesimo, per la sua disponibilità e professionalità, Franco per la sua simpatia, Rita che ha avuto la pazienza di tradurre a Pentikainen i miei intricati discorsi ursini, Irene e il suo cucciolo (in bocca al lupo per lo spettacolo!) e tutte le persone intervenute alla mia "conversazione con l'orso" durante la mostra. Grazie a tutti!
P.S. Appena potrò inserirò nel post qualche estratto del video della "Conversazione con l'orso"
1 commento:
Che bello, sono molto felice per te! Io non sapevo nulla di questa cosa... devo leggere il blog più spesso e con più attenzione ;)
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