"Non so bene perché, ma c'è qualcosa nell'orso che induce ad amarlo"
J. O. Curwood

giovedì 15 gennaio 2009

Rinvenuta carcassa nella Riserva di Posta Fibreno

Una carcassa di orso marsicano, il muso ed un pezzo di pelliccia sono stati rinvenuti da tre escursionistidomenica all'interno della riserva naturale di Posta Fibreno, fra le località Carpello e Le Mole. I tre, tutti di Sora, stavano facendo una salutare passeggiata pomeridiana lungo uno dei "sentieri natura" della riserva quando hanno avvistato i resti del plantigrado adagiti su una piccola ansa lungo un canale che nasce a monte, probabilmente nell'area del Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise che ricade nel territorio di Campoli Appenninico. La presenza di quei resti è stata segnalata ai guardiaparco l'altroieri in tarda serata. Uno dei tre escursionisti ha provveduto a portare il personale della riserva sul posto. Ieri, nella prima mattinata, i guardiaparco sono andati a prelevare subito i resti del plantigrado. Un ritrovamento importante che segue quello del luglio scorso a San Biagio Saracinisco. L'esemplare, apparentemente giovane, sembra deceduto da almeno di un paio di settimane. Sicuramente non è morto lì dove sono stati ritrovati i poveri resti ma molto più a monte. Probabilmente la carcassa dell'orso è stata portata a valle dalle copiose piogge delle scorse settimane. Proprio là, la forza dell'acqua che ha gonfiato oltre misura il canale maestro, ha trascinato i resti.

Speriamo che non sia il primo orso del 2009 ucciso in modo violento, altrimenti l'anno nuovo per i nostri beniamini sarebbe iniziato già nel peggiore dei modi.

Fonte: "La Provincia" del 14.01.2009

1 commento:

Anonimo ha detto...

Salve a tutti, sono Antonio Lecce, Guardiaparco Responsabile del Servizio di Vigilanza della Riserva Naturale del lago di Posta Fibreno.
Mi sono interessato personalmente del problema del ritrovamento e vorrei rassicurare quanti hanno a cuore le sorti di questo amato plantigrado: NON SI TRATTA DI UN ORSO MA DI UNA PELLICCIA DI MAIALE NERO!
Il ritrovamento è stato effettuato da escursionisti all'interno di un fosso lungo una strada provinciale ed in territorio comunale di Campoli Appennnino e poco fuori dalla Riserva Naturale.
La pelliccia di maiale nero (vietnamita) è stata poi smaltita a cura del Comune di Campoli Appennino.
Buona Giornata