"Non so bene perché, ma c'è qualcosa nell'orso che induce ad amarlo"
J. O. Curwood

mercoledì 28 febbraio 2007

Orsi nell'arte: Leonardo da Vinci

L'artista a cui voglio dedicare il primo post su questo tema è Leonardo Da Vinci. La scelta non è casuale dato che Leonardo non si è limitato a rappresentare l'orso in modo esclusivamente figurativo, ma ha cercato di carpirne l'essenza e le caratteristiche anatomiche, osservandolo dal vero. I disegni infatti sono molto probabilmente eseguiti tramite osservazione diretta dato che, come egli stesso scrive nei suoi appunti, all'epoca l'orso era presente nell'area intorno a Milano. Il primo disegno ("Orso che cammina") risale al 1490 circa ed è conservato al Metropolitan Museum of Art di NewYork: rappresenta appunto un orso in movimento con un particolare anatomico della zampa.
Ma la ricerca di Leonardo non si ferma alla semplice figura dell'orso: egli infatti approfondisce lo studio anatomico (è uno dei primi artisti che perfeziona l'illustrazione per fini scientifici) andando ad osservare nel dettaglio la zampa dell'animale con tanto di muscoli ossa e tendini. Il disegno è stato infatti chiamato "Tendini estensori delle dita di un orso" ed è conservato nella Royal Collection a Windsor in Inghilterra.

Cinema: IL BACIO DELL'ORSO di Sergej Bodrov

Lola, una ragazza tredicenne, ogni sera si esibisce insieme alla madre come trapezista in un circo. Ma la sua vera passione è la magia e non il trapezio. Fuori dal circo ha un solo amico: Leo, un orso da cui non si separa mai. Una sera confidandosi con lui esprime il desiderio di essere amata da un ragazzo che non l'abbandoni mai. Quella stessa sera Lola viene svegliata da un ragazzo che in realtà è l'orso Leo. L'amore di Lola riesce a trasformarlo ogni notte in essere umano, a patto che l'orso non uccida mai.
CREDITI
Titolo originale: Bear's kiss
Regia: Sergej Bodrov
Anno: 2002
Nazione: Coproduzione (Germania, Russia, Italia, Spagna, Francia, Svezia)
Durata: 94'
Genere: fantastico

domenica 25 febbraio 2007

LAV lancia una petizione per salvare 100 orsi sloveni

E’ ancora vivo il doloroso ricordo dell’abbattimento, avvenuto a giugno 2006, di Bruno l’orso bruno che vagava in territorio tedesco, ucciso dai cacciatori locali su mandato del governo. Ora si profila una nuova strage di questi grandi mammiferi, non più in Germania ma nella vicina Slovenia, dove il Ministro dell’ambiente, ipotizzando un’eccessiva concentrazione di animali, prenderà una decisione a fine mese sulla sorte di circa 100 orsi. La LAV chiede al Ministro sloveno Podobnik di rinunciare al ricorso alle armi dei cacciatori e lo invita a studiare un piano, di concerto con gli amministratori delle confinanti regioni Carinzia e Friuli-Venezia Giulia, affinché questi grandi mammiferi, possano migrare liberamente insediandosi anche nella nostra regione. A questo proposito la LAV ha lanciato una petizione telematica con la quale chiede ai cittadini italiani di sostenere gli animalisti sloveni, scrivendo al Ministro sloveno Podobnik affinché non proceda all’abbattimento di questi meravigliosi animali, che si rifugiano e si riproducono in territorio sloveno, ancora ricoperto in buona parte da boschi, dove l’impatto prodotto dagli insediamenti umani è ancora limitato, contrariamente alle confinanti regioni italiane in cui la cementificazione la fa da padrone. L’orso bruno è prevalentemente erbivoro, la sua dieta è basata per il 95% su erbe, radici e bulbi. Solo il rimanente 5% è costituito da alimenti derivati dall’attività di predazione nei confronti di animali vecchi e ammalati, contribuendo a mantenere un equilibrio corretto, troppo spesso invece sacrificate agli interessi venatori. Per garantire la sopravvivenza degli orsi, è necessario lasciar loro a disposizione, grandi areali privi di infrastrutture ed opere costruite dall’uomo. “E’ necessario che anche in Friuli Venezia Giulia siano create le condizioni per favorire l’immigrazione e l’insediamento dell’Orso Bruno dalla vicina Slovenia – conclude Fulvio Tomsich Caruso, responsabile LAV di Trieste - l’orso è un predatore che, ponendosi al vertice della catena alimentare, contribuisce a mantenere in equilibrio le popolazioni di erbivori, è quindi un prezioso ed insostituibile elemento della biocenosi dei nostri territori pedemontani e montani”.
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Manda una email per salvare gli orsi,
clicca sul logo della LAV

giovedì 22 febbraio 2007

Bear vs man



Nessun umano è stato maltrattato durante la realizzazione di questo video

mercoledì 21 febbraio 2007

Gli orsi animati

Molte favole e racconti tradizionali hanno come protagonisti gli orsi (basta pensare alla piccola riccoli d'oro) e allo stesso modo, anche il mondo dell'animazione si è ispirato a questo animale creando svariati successi.
Il primo orso in ordine di fama è senz'altro l'orso Yogi. Creato nel 1957 dalla prolifica coppia Americana Hanna&Barbera. Yogi è un'orso che vive nel parco di Yellowstone, sempre a caccia di cestini delle merende in compagnia del piccolo amico Bubu. Le avventure di Yogi finiscono sempre con il ranger Smith, la guardia del parco, che insegue i due orsi dopo il solito furto a scapito dei turisti.
Sempre di Hanna&Barbera, ma nato nel 1972, è Napo Orso Capo (il nome originale è Help! ...It's the Hair Bear Bunch!). Il protagonista, Napo appunto, è un orso dallo spiccato accento napoletano, a capo di una banda di orsi che vivono in una lussuosa e tecnologica grotta all'interno dello zoo di Wonderland. La serie animata è una testimonianza del periodo hippies e psichedelico. La serie è composta da soli 16 episodi.
Un altro orso molto famoso (anche se personalmente lo odio ^_^) è Winnie the Pooh. La sua creazione risale al 1929 grazie ai racconti di Alan Alexander Milne ed illustrati da Ernest Shepard. nel 1961 la Disney acquista i diritti e produce tre cortometraggi. Winnie è un orsacchiotto goloso di miele che vive nel bosco dei centro acri ed è sempre accompagnato da un allegro gruppo di amici e da un bambino. Negli ultimi anni Winnie the pooh sta vivendo una seconda giovinezza grazie all'enorme numero di gadget prodotti.
Appartenenti sempre alla grande famiglia Disney sono gli orsi Baloo e Little John. Baloo è il simpatico orso de "Il libro della giungla" (1967), inseparabile amico del piccolo Mowgli. Baloo ha uno stile di vita piuttosto sconclusionato e insegna al cucciolo d'uomo a divertirsi e ad accontentarsi di poco ("ti bastan poche briciole.....") il tutto attravero canzoni e divertenti balli. Il secondo, Little John, è la trasposizione ursina del fedele amico di Robin Hood nell'omonimo film Disney (1973). E' un buontempone sempre prondo ad aiutare il famoso ladro nel rubare ai ricchi per donare ai poveri. Esilarante la scena in cui, per derubare il Principe Giovanni, Little John si traveste da cartomante e seduce le guardie del principe.
Vi sentite teneri? Allora quello che vi serve è una bella vacanza nel paese di Tantamore, magari in compagnia degli Orsetti del cuore (The care bears 1985). Ogni orsetto ha un colore diverso e un simbolo sulla pancia dal quale emana il suo potere: amore, tenerezza, fortuna, coraggio ecc. In ogni episodio devono salvare il mondo dal cattivone di turno che vuole portare solo odio e tristezza.
Un bellissimo film in cui il protagonista è un umano trasformato in un cucciolo d'orso è Koda fratello orso (Brother bear 2003). Kenhai è un giovane cacciatore arrogante ed immaturo che grazie ad un magico evento e all'incontro con Koda, un cucciolo d'orso, capisce l'importanza dell'equilibrio nella natura e comprende di essere parte integrante di questo equilibrio. Un film profondo e ben realizzato, con musiche stupende e ricco di messaggi molto attuali.
Per la sua simpatia in questa sezione deve essere anche incluso Genma Saotome, il papà di Ranma, che a causa della caduta in una sorgente maledetta si trasforma a contatto con l'acqua fredda in un enorme panda. Le sue gag sono esilaranti anche grazie al suo originale modo di comunicare: infatti al momento opportuno estrae improbabili cartelli in legno su cui scrive ciò che pensa.
Negli ultimi tempi si è assistito ad un vero e proprio boom dei film di animazione in 3D e anche qui gli orsi sono presenti. In Boog & Elliot a caccia di amici (2006), il protagonista è un orso Grizzly allevato in cattività da una ranger, Boog per l'appunto, che salva la vita ad Elliot, un cervo magro e furbo, cresciuto da sempre nella foresta. I due amici affronteranno fra mille gag e grazie a molti compagni d'avventura uno spietato cacciatore. Ne La Gang del bosco (2006) l'orso Vincent non è il protagonista, ma il cattivo di turno che ricatta uno scaltro procione portandolo a sfruttare un gruppo di inconsapevoli e ingenui animaletti fra cui spicca l'iperattivo scoiattolo Hammy.

Scelta....

WikiBruno

Come siamo enciclopedici!!! Da oggi su Wikipedia si può trovare, nella sezione "collegamenti esterni" della voce "Orso" un link al blog dell'OrsoBruno...BearRulez!

Abruzzo, si all'eolico ma rispettando l'orso marsicano

Via libera agli impianti eolici, laddove, secondo uno studio di fattibilita', affidato da Regione ad universita', non ostacolino la conservazione dell'orso marsicano, non procurino uno sbilanciamento di risorse economiche derivanti dai mancati investimenti pro eolico, recuperino, in termini di gestione da parte dei privati,un rapporto equo con enti locali. A sostenerlo e' l'assessore regionale all'Ambiente, Franco Caramanico. L'assessore ha tracciato a L'Aquila un bilancio della fase finale della concertazione con i sindaci su ''Linee guida atte a disciplinare la realizzazione e valutazione di parchi eolici in Abruzzo''.''Impianti che devono essere conformi - ha affermato - ai requisiti tecnici: 'esatto' monitoraggio del vento ed anemologici: la stazione anemometrica, che rileva l'intensita' del vento, non dovra' perdere i dati e rispondera' ad un comitato internazionale di esperti. Lo studio - ha proseguito - che contiene le linee guida di produzione eolica, che e' parte del Piano Regionale Energetico, deve tenere conto che l'Abruzzo e' la Regione Verde d'Europa, 'Regione dei Parchi', per cui dobbiamo prestare attenzione laddove l'impiantistica metta a rischio l'esistenza dell'orso marsicano e della natura''. ''L'eolico va bene - ha aggiunto l'assessore - ma non a tutti i costi e non ovunque''. Uno studio che, come stabilisce la legge nazionale 387, attribuisce alle Regioni l'individuazione delle aree precluse ad insediamenti di questo tipo.''Stiamo analizzando le aree adatte, aggiunge, come stabilisce il Piano Energetico, e le zone da escludere perche' a notevole valenza ambientale. La Regione deve stabilire un'idonea compensazione che consenta di tutelare gli orsi e che recuperi gli investimenti finalizzati alla conservazione piuttosto che alla mancata realizzazione dell'impiantistica dovuta alla mancanza dei requisiti''. (fonte: ANSA)
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martedì 20 febbraio 2007

Economia bestiale: orso vs toro

Che c'entra il mondo animale con la Borsa? Ecco un breve viaggio tra le stranezze terminologiche del mondo borsistico che, laddove ci aspetteremmo di incontrare azionisti, ci propone tori ed orsi. Scopriamo insieme come e perchè Toro ed Orso sono diventati il simbolo di due opposte tendenze dei mercati azionari...
Il "periodo orso" (bear in inglese) contrapposto al "periodo toro" (bull), è infatti una delle espressioni più famose del poco colorito mondo della finanza. Nel primo caso il mercato è caratterizzato da un ribasso, mentre nel secondo da un rialzo delle quotazioni.
Questo modo di dire troverebbe origine nell’area linguistica anglosassone. Nel dopoguerra, quando gli inglesi e soprattutto gli americani iniziarono a dominare anche le borse europee, vennero importati nel vecchio continente i simboli del toro e dell’orso. Le spiegazioni sono molteplici e in alcuni casi davvero originali. Verosimilmente però la simbologia trae origine dal comportamento degli animali che la rappresentano: il toro solleva il suo avversario verso l'alto con le corna. In un mercato toro dunque le quotazioni ed i prezzi si muovono al rialzo, grazie all’euforia d’acquisto degli operatori di borsa. Al contrario, l'orso atterra l'avversario con una zampata, proprio come accade in un mercato orso: gli operatori, prevedendo un declino dei prezzi e con i loro ordini di vendita fanno scendere le quotazioni. Pertanto, Toro e Orso sono espressioni utilizzate per descrivere visivamente quanto accade nelle Borse mondiali.
Non solo parole. Il mondo borsistico internazionale ha tradotto in materia tangibile i modi di dire curiosi utilizzati nel gergo degli investitori.
Così a Wall Street, ci si imbatte nella scultura di un toro scalpitante e a Francoforte, nel cuore finanziario dell'Unione Europea, un orso e un toro si fronteggiano minacciosi a ricordare quanto grandi siano il rischio e la posta in gioco.

lunedì 19 febbraio 2007

L'orso-dragone cinese

Hongshan è famosa al mondo per i suoi molti manufatti di giada. Tra essi, è il cosiddetto orso-dragone di giada, dissotterrato negli anni recenti, che ha offerto la prima solida evidenza archeologica a sostegno della celebre storia di Huangdi. Secondo la regola, la storia documentata della Cina inizia con la Dinastia Xia (2,100-1.600 a.C.). In assenza di evidenze archeologiche, l’età pre-Xia, dei cinque “imperatori virtuosi” (Huangdi, Zhuanxu, Di Ku, Tang Yao and Yu Shun) era nota solo attraverso le leggende tramandate dai tempi antichi. I documenti storici indicano che Huangdi, primo di cinque leggendari regnanti, visse nel nord della Cina. Secondo i Documenti Storici di Sima Qian della Dinastia Han Occidentale (206 a.C. - 25 d.C.), Huangdi era chiamato Youxiong (Custode degli Orsi). Al tempo del conflitto con Yandi (l’ImpInferatore Rosso), Sima Qian descrive Huangdi come un addestratore di orsi neri, grizzly, volpi, pantere, linci e tigri. Si legge che questi sei animali erano generalmente considerati come i totem della tribù Huangdi. Tali racconti sono reminiscenze delle antiche tribù di nomadi e cacciatori della Cina settentrionale. Negli anni recenti gli archeologi hanno scavato più di 20 orsi-dragoni di giada della Cultura Hongshan. Questi unici pezzi di giada sono stati definiti in questo modo sulla base del racconto della loro testa d’orso. Così vi possono essere pochi dubbi che i dragoni-orsi di giada avessero un valore simbolico significativo all'interno della Cultura di Hongshan. Gli antropologi descrivono la venerazione dell’orso come un costume peculiare delle tribù di pescatori e cacciatori. Hongshan era una cultura regionale nel nord e nel nord-est della Cina, caratterizzata da pescatori e cacciatori. La sua pratica di venerazione dell’orso, come riflesso nella diffusa incidenza di dragoni-orsi, coincide con il racconto storico di Huangdi, conosciuto come Youxiong (Custode degli Orsi). L’archeologo Su Bingqi una volta ha detto: “In termini di tempo e ubicazione geografica, solo la Cultura di Hongshan può corrispondere alla leggenda di Huangdi” Il magico orso-dragone potrebbe rivelarsi la chiave delle ricerche storiche e archeologiche, e gettare luce sui misteri di Huangdi ed altri leggendari regnanti della Cina preistorica.


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L'orso e la Candelora

Il 2 febbraio la Chiesa Cattolica festeggia la Candelora cioè la presentazione di Gesù al Tempio: Cristo, illumina le genti con la sua luce, ecco perchè in questo giorno si benedicono le candele che vengono distribuite ai fedeli. La tradizione popolare associa a questo giorno la fine dell'inverno e l'aumento delle ore di luce e quindi il ritorno della primavera. Questo risveglio della natura è stato associato in alcuni luoghi all'orso, questo giorno viene chiamato infatti anche "giorno dell'orso":

Di Candelora
l’orso esce fuora
per un momento
e se vede l’ombra torna dentro

Se l'ors à la Siriola la paia al fa soà
ant l'invern tornom a antrà
(Quando l'orso alla Siriola fa saltare la paglia,
cioè si rigira nel giacilio,
si rientra nell'inverno)

se l'ouers fai secha soun ni,
per caranto giouern a sort papì
(se l'orso fa asciugare la sua tana
per quaranta giorni non ne esce più)

Il primo e l'ultimo detto si riallacciano alla credenza che se il giorno della candelora è sereno (quindi l'orso vede la sua ombra o fa asciugare la tana), il peggio dell'inverno deve ancora arrivare. Alla candelora in alcuni paesi è anche legata una "caccia all'orso" simulata, in cui spesso l'orso è un forestiero travestito. Dopo essere stato "catturato" l'animale viene portato nel centro del paese e schernito dalla popolazione, l'orso, al tempo stesso cerca di fuggire ed infastidisce le ragazze. In alcuni casi viene ucciso e, sempre teatralmente, risorge a nuova vita, rappresentando così la risurrezione della natura. Una volta tornato in vita, l'orso si comporta bene con le ragazze, non più in modo "bestiale" chiudendo così il ciclo ombra-luce, bestia-uomo, selvaticità-civiltà, morte-vita. Ad un simbolo così complesso si è naturalmente ricollegata la resurrezione del Cristo e il ritorno alla vita e alla luce. La figura dell'orso in alcuni paesi può essere associata all'"uomo selvaggio" o, come nei paesi anglosassoni, alla marmotta o al riccio, anch'essi animali che tipicamente in primavera si svegliano dal letargo.

lunedì 12 febbraio 2007

L'orso in araldica

L'araldica è lo studio dei blasoni e degli stemmi. Poteva il "nostro" orso non essere rappresentante delle qualità di questa o quella casata? L'orso è l'incarnazione della fierezza e della forza in battaglia, nonchè della classe guerriera. Oltre che nei blasoni delle varie casate è presente anche negli stemmi civici come ad esempio in quello della città di Berlino (a sinistra) o di Berna (a destra) i cui nomi derivano dalla radice germanica "bar" cioè orso. L'orso viene rappresentato di solito "passante" cioè come se stesse attraversando lo stemma (viene infatti chiamato anche marciante) o può essere raffigurato nella posizione rampante, cioè in piedi. L'animale può trovarsi a figura intera o possono esserne rappresentate solo le zampe dette branche.

Parallelamente all'araldica nobiliare e civica si è formata anche un'araldica ecclesiastica. Papa Benedetto XVI ha scelto uno stemma che al suo interno contiene la figura di un orso (abbiamo visto in altri post quanto sia stretto il legame fra il Papa e gli orsi), più precisamente l'orso di San Corbiano, primo Vescovo di Frisinga, una leggenda racconta che messosi in viaggio per recarsi a Roma a cavallo, mentre attraversava una foresta fu assalito da un orso, che gli sbranò il cavallo. Egli però riuscì non solo ad ammansire l'orso, ma a caricarlo dei suoi bagagli facendosi accompagnare da lui fino a Roma. Per cui l'orso è rappresentato con un fardello sul dorso. La facile interpretazione della simbologia vuole vedere nell'orso addomesticato dalla grazia di Dio lo stesso Vescovo di Frisinga, e suole vedere nel fardello il peso dell'episcopato da lui portato.



domenica 11 febbraio 2007

Il blog dell'Orso Ciccione

Ricambio il favore e pubblico sul blog dell'Orso Bruno una vignetta dell'Orso Ciccione, un vero e prorpio blog a fumetti! Sganasciatevi dalle risate con le avventure di Kuma e Neko...buon divertimento! Un in bocca all'orso per il nuovo sito Flavio!

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venerdì 9 febbraio 2007

Buddy bear, il telefonino per i bambini

Premessa: non sono d'accordo sul fatto che un bambino debba usare un cellulare, lo trovo quasi superfluo perfino per molti adulti, questo post è stato pubblicato esclusivamente per il design originale dell'apparecchio.
E’ un cellulare GSM concepito per i bambini dai 3 ai 10 anni (sigh!). Può telefonare e inviare SMS soltanto a 4 contatti preimpostati. Sulla testa dell’orsetto c’è un tasto SOS che, in caso di urgenza, permette al bambino di comporre automaticamente un determinato numero. Quando la batteria sta per esaurirsi, il genitore riceve un SMS. Il telefono può essere programmato a distanza da un cellulare o attraverso il cavo USB.

Rivoglio i Lego!!!!!!


Che tristezza 2

Annuntio vobis gaudium magnum....

IL NUOVO ORSO DI PAPA RATZINGER!!!

Papst Benedikt XVI 2007, orso in edizione speciale prodotta da Hermann-Spielwaren GmbH in occasione dell'80mo compleanno del papa 2007 (16 aprile).

Il Papstbär, eseguito in mohair, è alto 40 cm, viene prodotto in una edizione limitata da 800 pezzi. L’orso è vestito con la classica talare bianca papale, accompagnata dallo zucchetto bianco, la mantellina ("pileolus") e la cintura, con la scritta "Zum 80. Geburtstag 2007 Papst Benedikt XVI." (in occasione dell’80mo compleanno 2007 di papa Benedetto XVI). Inoltre, l’orso papale porta al collo una croce di legno con corda.


Purtroppo per voi questa volta non ne conosco il prezzo....che peccato!

Vuoi vedere anche l'altro orsacchiotto dedicato a Papa Ratzinger clicca qui

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Wwf: a rischio le specie di montagna

Orsi, grifoni, falchi, lupi e persino galline. Queste ed altre cinque sono le specie più a rischio di estinzione sul territorio italiano, a causa del bracconaggio. Le liste sono state diffuse dal Wwf nei giorni scorsi.
Il primo della lista è l'orso bruno marsicano, di cui rimangono circa 40-50 individui nell'Appennino centrale (Abruzzo, Lazio, Molise). Poi vengono due affascinanti volatili: il grifone, di cui restano solo 150 esemplari sparsi tra la Sardegna, l'Appennino Centrale e le Alpi orientali; e il falco pecchiaiolo, di cui esistono 800 coppie che corrono molti rischi durante la migrazione sullo stretto di Messina.
l Wwf ricorda che in Italia, per colpa del bracconaggio, si sono già esinti l'avvoltoio monaco, Sardegna, 1961; il gobbo rugginoso, Sardegna, 1977; il gipeto, Alpi e Sardegna, 1968. La lince, il lupo e l'orso si erano estinti dalle Alpi all'inizio del 1900. Alcuni esemplari vi sono ritornati, ma solo negli ultimi 20-30 anni.

Per l'intero articolo, ecco il Link

Berlino, prende il via il Festival del cinema

Vi chiederete cosa c'entra questo articolo col mio blog? semplice, il premio delFestival di Berlino è L'Orso d'Oro!


Al via la 57esima edizione della Berlinale dedicata al cinema con la cerimonia d’apertura. 22 Si è inaugurata in Germania la Berlinale n. 57. Quello di Berlino è da sempre tra i Festival ci- nematografici più amati, una rassegna che tiene ben presente uno sguardo “alto” sul ci- nema e che predilige l’innovazione e la ricer- ca stilistica nei vari linguaggi di cui il cinema di compone. A contendersi l’Orso d’Oro sarano 22 film.
La gara principale vede molto titoli americani e francesi in concorso. Per l’Italia l’unico invitato alla rassegna è Saverio Costanzo con “In memoria di me”. Ma c’è altro tricolore in giro per la Berlinale: a Gianni Minà infatti verrà assegnato il riconoscimento “Berlinale camera”, mentre ai fratelli Taviani spetterà l’onore di vedere presentato il loro ultimo lavoro “La masseria delle allodole” nel quadro della sezione “Berlinale Special”. La giuria è presieduta da Paul Schrader e ne fanno parte tra gli altri Mario Adorf, Willem Dafoe, Hiam Habbas e Gael Garcia Bernal.L’Orso d’oro alla carriera quest’anno verrà assegnato al regista americano Arthur Penn (84 anni); la retrospettiva è invece dedicata alle donne nel cinema muto.

giovedì 1 febbraio 2007

Panda troppo grasso...niente sesso!

Lui pesa 150 chili, la sua compagna "solo" 115. Così Chuang Chuang, il panda ospite dello zoo di Chiang Mai, nel nord della Thailandia, rischia di schiacciare la sua partner durante i loro incontri amorosi. Per questa ragione lo zoo ha deciso che l'animale sovrappeso, per il bene della sua stessa vita coniugale - i due sono ufficialmente "sposati"dal 2005 -, osservi una dieta rigida che gli farà perdere almeno 10 chili.
Al regime alimentare di Chuang Chuang, spiega un veterinario dello zoo Chiang Mai, sovrintenderanno esperti cinesi. Ma non è detto che rimettere il maschio in forma sia sufficiente a stimolare la pigra vita sessuale dei due. Gli esperti negli ultimi mesi ne hanno pensate di tutte, perfino di mostrare alla coppia video "porno" fra panda, concepiti per loro, o di usare cannoni da neve per ricreare il loro habitat naturale, quello delle montagne cinesi.

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