"Non so bene perché, ma c'è qualcosa nell'orso che induce ad amarlo"
J. O. Curwood

martedì 8 novembre 2011

Un appello per l'orso bruno marsicano

Mario Cipollone (Pescara, 1981) è un giovane scrittore abruzzese, autore di diversi libri e racconti, non tutti pubblicati. La Natura è la sua musa ispiratrice. L’influsso creativo tra Creato e creatura si riflette nella sensibilità dello scrittore per il tema ecologico, contro l’invasione nazista dell’uomo sull’ambiente in un Terzo Reich autodistruttivo, come Soluzione Finale l’estinzione progressiva delle altre specie viventi. L’orso bruno marsicano diventa allora l’incarnazione della Natura selvaggia e incontaminata che resiste, partigiana, sulle montagne più inaccessibili d’Abruzzo. L’orso bruno campeggia tuttora su simboli araldici medievaleggianti di borghi (Pescina) e città (Berlino), sulle etichette di prodotti alimentari o sulle fiancate degli autobus turistici, ma scarseggia nell’ambiente selvaggio. Tutti pensano che l’orso continuerà a esistere in Abruzzo finché ci saranno le montagne o il Parco Nazionale d’Abruzzo, di cui è il simbolo nel mondo, ma non è così. Le aree protette istituite per la sua conservazione, ostaggi di interessi economici e politici, sembrano non bastare a garantire all’orso la sopravvivenza. La popolazione superstite di questo preziosissimo endemismo appenninico è stata ulteriormente decimata negli ultimi anni da avvelenamenti, investimenti, episodi di bracconaggio. I bambini, che oggi si addormentano coccolando il loro orsacchiotto di peluche, probabilmente domani non avranno la possibilità di vedere un orso vivo in Natura o di rallegrarsi dell’idea che da qualche parte, in Italia, l’orso esiste ancora in carne e pelliccia. Un animale imponente, nobile, coraggioso, pacifico se non aggredito, rischia di scomparire per sempre dalla fauna d’Abruzzo e d’Italia per colpa di una vigilanza non vigile, di un deficit culturale, dell’ignoranza e della malvagità di pochi, dell’indifferenza di molti. “Uccidendo l’orso, l’uomo uccide se stesso”.
Questo video, la cui realizzazione non sarebbe stata possibile senza la genialità e sensibilità di Luigi Scaglione (regista) e Davide Della Corte (aiuto regia e fonico) di Oltrecielo (collegamento ipertestuale con www.oltrecielo.com) è stato concepito da Mario Cipollone durante un periodo di permanenza a Wrocław (Polonia). È un appello alle coscienze antropocentriche.