"Non so bene perché, ma c'è qualcosa nell'orso che induce ad amarlo"
J. O. Curwood

mercoledì 28 febbraio 2007

Orsi nell'arte: Leonardo da Vinci

L'artista a cui voglio dedicare il primo post su questo tema è Leonardo Da Vinci. La scelta non è casuale dato che Leonardo non si è limitato a rappresentare l'orso in modo esclusivamente figurativo, ma ha cercato di carpirne l'essenza e le caratteristiche anatomiche, osservandolo dal vero. I disegni infatti sono molto probabilmente eseguiti tramite osservazione diretta dato che, come egli stesso scrive nei suoi appunti, all'epoca l'orso era presente nell'area intorno a Milano. Il primo disegno ("Orso che cammina") risale al 1490 circa ed è conservato al Metropolitan Museum of Art di NewYork: rappresenta appunto un orso in movimento con un particolare anatomico della zampa.
Ma la ricerca di Leonardo non si ferma alla semplice figura dell'orso: egli infatti approfondisce lo studio anatomico (è uno dei primi artisti che perfeziona l'illustrazione per fini scientifici) andando ad osservare nel dettaglio la zampa dell'animale con tanto di muscoli ossa e tendini. Il disegno è stato infatti chiamato "Tendini estensori delle dita di un orso" ed è conservato nella Royal Collection a Windsor in Inghilterra.

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