"Non so bene perché, ma c'è qualcosa nell'orso che induce ad amarlo"
J. O. Curwood

mercoledì 20 ottobre 2010

La famosa invasione degli orsi in Giappone

Il titolo del post richiama esplicitamente la nota opera di Buzzati “La famosa invasione degli orsi in Sicilia” in cui i plantigradi invadono l’isola in seguito al rapimento del figlio del re degli orsi tenuto prigioniero proprio in Sicilia.

Il riferimento all’opera di Buzzati non è casuale, infatti ci sono almeno due cose in comune fra il fatto di cronaca e l’opera di fantasia: il Giappone come la Sicilia è circondato dal mare e poi che il paese del sol levante sta vivendo una vera e propria “invasione” delle aree urbane da parte degli orsi.

Secondo l'Agenzia dell'Ambiente nipponica, il numero di orsi avvistati fra aprile e settembre è stato di 7,175, di molto superiore ai 4,229 dello scorso anno. Ma la conferma che gli orsi se la passano male arriva da un'autopsia praticata su un orso ucciso la settimana scorsa a Nagai: anche se alto un metro e mezzo non aveva grasso addosso e pesava solo 110 chili, 20 in meno del peso normale per questo periodo, con il letargo invernale in vista.

Dati alla mano ci si aspetta che gli orsi non si fermino qui e che questo problema durerà ancora. Per questo conviene cercare di fare tesoro dei consigli degli esperti: se ci si dovesse imbattere in un orso, mai fare movimenti bruschi o rumori improvvisi, non voltargli le spalle, ma camminare con passo regolare e rapido all'indietro e ricordarsi che anche gli orsi hanno paura. "Quando la gente si trova un orso in casa, si fa prendere dal panico", ha spiegato al Time, Teruki Oka, dell'Istituto di ricerca forestale. "Ma è esattamente la stessa cosa per gli orsi".

Gli ultimi due casi hanno avuto esiti diversi: lo scorso lunedì alle 17.40 nella città di Nishiaizu, nella prefettura di Fukushima, tre orsi si sono arrampicati su un albero di cachi alto 10 metri, e le autorità hanno atteso fino a notte fonda che scendessero dall’albero, allontanandoli poi verso le montagne. Altra storia invece è quella a Shari, sull’isola di Hokkaido: un bambino ha avvistato tre orsi nel bosco adiacente alla sua scuola. Qualche ora dopo gli orsi hanno “passeggiato” per la città fino a che sono stati abbattuti da un cacciatore locale.

Ormai dopo Russia e Stati Uniti, anche il Giappone si trova a dover fronteggiare queste singolari “invasioni” a cui molti cercano di dare una spiegazione scientifica. Mancanza di risorse,  cambiamenti climatici e alterazione dei naturali cicli biologici o animali con poca paura dell’uomo?

Il racconto di Buzzati termina col ritorno degli orsi sulle montagne una volta realizzata l’impossibilità di poter convivere con gli uomini. Chissà nella realtà cosa succederà…

4 commenti:

Thomas Daldoss ha detto...

Così si scrisse nel 1886: "La guerra che gli si fa è una guerra a morte; e ognuno sa di che potenza sia l'uomo civile. Ei vuole ciò che vuole, e volendo vince, benché le sue vittorie non siano sempre condotte con quell'assennatezza di consiglio che vuole la Natura. Ella ha scopi che di sovente vanno al di là dell'umana previdenza e guai a chi li torce! Le sue vendette sono pronte e terribili e nessun uomo, per quanto potente egli sia, non arriva a scansarle!". Francesco Ambrosi, L'orso nel Trentino. Cenni storici.

Misty ha detto...

Urca.. come i lupi in Russia..

Anonimo ha detto...

per i lupi in russia (quelli sull'autostrada) si parla da più parti, con cognizione di causa, di fotomontaggio!

ciao

max

Misty ha detto...

max: e quelli fuori dal supermercato?