"Non so bene perché, ma c'è qualcosa nell'orso che induce ad amarlo"
J. O. Curwood

mercoledì 20 febbraio 2008

Il console austriaco rassicura sulla situazione degli orsi in tirolo

La caccia agli orsi continuera' ad essere severamente vietata in Tirolo e solo nel caso in cui gli orsi costituissero un pericolo per la vita e l'integrita' delle persone potranno essere adottate le relative misure. Ma questo non significa facilitare l'abbattimento degli orsi costituenti pericolo, anzi. Cosi' il console generale dell'Austria a Milano, Eva Maria Ziegler, in risposta alle richieste di chiarimento dell'Associazione italiana Difesa Animali e Ambiente (Aidaa). Il presidente dell'associazione, Lorenzo Croce, aveva espresso al console le preoccupazioni degli animalisti in merito alla nuova legge sulla caccia all'orso nel Tirolo Austriaco. Il console ha risposto con una e-mail affermando che la nuova legge regolamenta con maggiore chiarezza la materia: ad esempio negli avvistamenti degli orsi, il Governo del Land sara' tenuto ad incaricare le diverse istituzioni competenti (Avvocato dell'ambiente, Garante della tutela degli animali, Avvocatura degli orsi, capo guardiacaccia) della gestione dell'animale. Per l'applicazione delle relative misure di gestione dell'orso in futuro non sara' piu' necessario il consenso di coloro che hanno diritto all'esercizio di caccia. E conclude il console: ''In base al vecchio diritto sulla caccia, prima dell'allontanamento, dell'impianto e di un Chip trasmettitore, della cattura o della narcotizzazione era necessaria l'autorizzazione di ogni singolo gestore o proprietario delle riserve di caccia. Per la nuova legge non e' piu' necessaria la suddetta autorizzazione''.

Fonte: Ansa

2 commenti:

Melina2811 ha detto...

Molto interessante questo blog, sono sicura che ci ripaserò. Ciao da Maria

Anonimo ha detto...

Io credo che spesso non è la legge che fa la differenza per il destino di un'animale, ma le singole persone. Faccio un esempio : vi ricordate Bruno ? Ha girovagato anche in Austria , e non ha trovato l'ostilità ed ignoranza che ha trovato in Germania....Poi c'è la vicenda di Bernardo... Voglio dire :siamo spesso noi, le persone del posto, anche i funzionari ai quali viene affidata la risoluzione del "problema" ad essere decisivi per il suo destino. Perchè oltre la così detta "Legge", dentro di noi esiste un'altra legge, non scritta ma che ci aiuta a fare le scelte giuste nella vita.