"Non so bene perché, ma c'è qualcosa nell'orso che induce ad amarlo"
J. O. Curwood

lunedì 13 luglio 2009

PNALM: trovati resti di un giovane orso

Gli scarsi resti di un giovane orso sono stati rinvenuti ieri da personale del Servizio di Sorveglianza del Parco e del Dipartimento di Biologia Umana e Animale della Università La Sapienza di Roma in Molise, località Cerasuolo, in comune di Filignano, al di fuori del perimetro del Parco. L'animale, che aveva circa 18 mesi, è stato pressoché completamente consumato da predatori, per cui è stato possibile recuperarne solo poche parti.  L'esemplare era dotato di una marca auricolare trasmittente, per seguirne i movimenti nell'ambito della ricerca in corso volta a determinare consistenza e distribuzione della popolazione di orso bruno marsicano. Da alcune settimane, tuttavia, il segnale radio si era perso, per poi entrare di recente nella modalità che indica l'assenza di movimento.
L'esiguità dei resti recuperati, come pure il fatto che la morte è da far risalire a parecchi giorni fa, rende molto problematico accertarne le cause: in ogni caso i resti, che sono stati trasportati presso la sede del Parco di Pescasseroli, verranno sottoposti alle analisi del caso presso l'Istituto Zooprofilattico per l'Abruzzo e il Molise.
Salgono quindi a due gli esemplari di orso rinvenuti morti nel corso dell'anno. A queste perdite si contrappongono fortunatamente segnali incoraggianti di ripresa della popolazione: dopo l'ottimo numero di cuccioli nati nello scorso anno, almeno dieci, anche i primi avvistamenti di queste settimane testimoniano un buon tasso di riproduzione: sono infatti già stati avvistati cinque cuccioli nati durante l'inverno scorso.           
Considerato l'alternarsi di buone e cattive notizie sulla salute dell'orso bruno marsicano, il Presidente dell'Ente Parco, Giuseppe Rossi, ritiene però che  si imponga, ormai, un momento di riflessione, assolutamente necessario, anche nel quadro della ricerca in corso,  che coinvolga i vari attori interessati, partecipi del PATOM-Piano di Azione Tutela  Orso Marsicano. Bisognerà conoscere a fondo l'attuale situazione, individuare esattamente i provvedimenti più urgenti da assumere da altre Istituzioni, oltre a quelli già adottati dal Parco: anche se, come previsto nel progetto di ricerca, i dati conclusivi degli studi, che permetteranno l'elaborazione di un vero e proprio piano di gestione del plantigrado saranno disponibili nel 2010 al termine della ricerca.  I vari organismi che aderiscono al Patom devono intanto assumersi le responsabilità che loro competono, proprio per aver sottoscritto quell'Accordo. Altrimenti non si potrà che dichiarare il fallimento di questo "strumento partecipativo" che tanto interesse aveva invece suscitato al momento della sottoscrizione. Non si vedono infatti, in proposito, impegni concreti da parte dei firmatari del Protocollo di intesa del luglio 2006 (regioni, provincie, parchi, Ministero dell'Ambiente. Ispra-ex Infs). Purtroppo, spiace constatare che il coordinamento auspicato e previsto da parte della Regione Abruzzo finora non ha funzionato, che il Tavolo tecnico istituito non sta operando secondo programma, che la comunicazione e lo scambio di notizie tra partner praticamente non esiste.
E' importante fare il punto della situazione e rilanciare un forte impegno in favore dell'orso marsicano. L'Ente Parco continuerà naturalmente con determinazione nella propria azione di tutela e salvaguardia, mettendo in atto ogni ulteriore iniziativa possibile, sperando di trovare la necessaria collaborazione, non soltanto da parte delle pubbliche istituzioni, ma anche di chi sul territorio vive e opera.


Comunicato Stampa n. 43/2009

3 commenti:

Anonimo ha detto...

da Grizzly: anche nel Pnalm siamo alle comiche finali (tragicomiche).
E' stato trovato l'ennesimo orso morto, fornito però delle "indispensabili" marche auricolari trasmittenti....forse intendono radiocollare tutti gli orsi per poi avere una "chance" in più per ritrovarli da morti?... A questo proposito sembrerebbe doveroso aprire una parentesi di discussione ed uno scambio di opinioni con i lettori del blog sull'uso e sull'abuso dell'inutile e pericoloso radiocollare.....comunque tornando all'ultimo orso morto, sarebbe interessante sapere quando è stato sottoposto a cattura e di quali congegni sia stato dotato.......
Ridicoli e falsi sono anche i dati riguardanti i 10 cuccioli nati nel 2008, ed annoverati già tra il numero degli adulti, senza tenere in conto dell' eventuale mortalità ...Si ha la sfrontatezza - per usare un termine gentile - nell'affermare che "si imponga un momento di riflessione (forse meditazione zen)....che coivolga anche il PATOM.."...ma che cavolo c'entra il PATOM ? Perchè si vuole coinvolgere nelle incompetenze esclusive del PNALM altri Enti Parco come i Sibillini, la Maiella o gli Ernici-Simbruini che distano decine e decine di chilometri e dove non è stato rinvenuto nessun orso morto? E' facile -ma puerile e ridicolo- voler addossare le colpe ad altri..forse i dirigenti non hanno ancora ben chiaro che il 90% degli orsi trovati morti degli ultimi anni RIGUARDA ESCUSIVAMENTE IL TERRITORIO DEL PNALM e di conseguenza sarebbe opportuno ripensare alla sua gestione........siamo arcistufi di bla, bla, bla, e stupide scuse....e poi la fantozziana e roboante frase finale "perchè il Pnalm continuerà NATURALMENTE e con DETERMINAZIONE nella propria AZIONE DI TUTELA e di salvaguardia dell'orso bruno marsicano..." Esimio direttore l'abbiamo vista l'opera di tutela e di protezione....è inaccettabile che con frasi di questo genere si stia prendendo per i fondelli l'intelligenza dell'Opinione Pubblica.......
Inoltre "sperano ed auspicano, nella necessaria collaborazione da parte delle Pubbliche Istituzioni" (??!) (quali sono? e quali non collaborano?) Tiri fuori i nomi...ma forse all'autore del comunicato non è chiaro e non vuole capire che -IN PRIMIS- la Pubblica Istitizione preposta alla difesa degli orsi marsicani del Pnalm.... è proprio chi gestisce il Pnalm...
Deferenti saluti da Grizzly.

Anonimo ha detto...

Da Grizzly: trovate due carcasse di lupo in località valle dell'olmo, Comune di S.Biagio Saracinisco, versante frusinate del Pnalm.
"Il Pnalm continuerà naturalmente e con determinazione nella propria azione di tutela e di salvaguardia......blablabla".
Dov'è la sorveglianza,la tutela e la protezione? La mattanza di orsi e lupi continua impunita....
Saluti da Grizzly.

Anonimo ha detto...

Da Grizzly: nuovo fatto increscioso, per usare un'eufemismo, accaduto sulla pelle dell'orso nei dintorni di Bisegna.
Alcuni turisti si sono imbattuti in un sito di cattura,non segnalato, trovandosi di fronte un'orsa, presa al laccio, con due cuccioli vicini.
La reazione della povera bestia è stata logicamente aggressiva, temendo per l'incolumità dei cuccioli, lanciandosi irata e disperata in direzione delle persone, strattonando violentemente l'arto imprigionato nel cavo d'acciaio.
A questa normale reazione dell' orsa è seguito un fuggi fuggi generale dei turisti, che sono fuggiti precipitosamente in tutte le direzioni.
Una turista,sotto shock,è riuscita a raggiungere la strada chiedendo aiuto, fermando gli automobilisti di passaggio.
Si ignora da quante ore l'orsa era legata al laccio, strattonando l'arto inutilmente; fatto sta che trapelata la notizia, sono passate molte ore prima che alcuni "addetti" si recassero sul posto, per soccorrere e sedare l'orsa imprigionata.
Nessuno, logicamente, ha dato notizia del fatto, e so per certo che come ogni volta che scrivo sul blog cose scomode o pesanti,spero non cali il silenzio più totale su quanto ho scritto e su quanto è successo .....comunque
qual' è il senso e la motivazione, oltre oltre al maledetto "businnes" economico, radiocollarare gli orsi se durante le catture succedono queste cose o forse ne succedono anche di peggiori? (magari passate sotto silenzio).
Sarebbe opportuno che il team "catturaorsi" ci spiegasse quante volte vengono ricatturati orsi già radiocollarati,che vengono ripresi nei lacci, posizionati dal team, che a questo punto si potrebbe definire "ammazzaorsi"? Le povere bestie catturate più volte vengono nuovamente anestetizzate, per poi essere liberate di nuovo....anestesie continue, stress e slogature agli arti,con pericolo di fughe di piccoli lontano dalla madre, con il pericolo reale che vadano dispersi e incorrano verso morte certa.
E' ora di farla finita, con questi "studi" prettamente accademici, inconcludenti e demenziali, che non portano a nulla e che stanno mettendo a dura prova i poveri orsi del Parco.
Cosa fa L'EMPA? La LAC, il WWF e simili? Cosa fanno tutte le Associazioni animaliste? Nulla, silenzio tombale, nessuno se ne infischia, men che meno i gestori del Parco. VERGOGNA!
VERGOGNA!VERGOGNA!