"Non so bene perché, ma c'è qualcosa nell'orso che induce ad amarlo"
J. O. Curwood

sabato 20 febbraio 2010

Finalmente una nuova casa per Jurka

siamo felicissimi di informare tutti gli amici degli animali che finalmente si sta concretizzando il trasferimento dell'orsa Jurka, dall'attuale recinto del Casteller, situato sulla collina sopra Trento, al Parco ancora in costruzione della Fondazione Tedesca per Lupi ed Orsi, che si chiama Alternativer Wolf- und Bärenpark Schwarzwald Bad Rippoldsau-Schapbach, in Germania.
GIOVEDI 4 MARZO alle ore 10.00, presso il  palazzo comunale di Shapbach nel Baden-Wurttemberg in Germania, verrà presentato ufficialmente il progetto del trasferimento di Jurka da parte della Fondazione tedesca che ha già realizzato con successo  un analogo parco in Germania, a Worbis , dove convivono  in perfetta armonia ben 11 orsi e 6 lupi.

Durante la Conferenza Stampa verranno sottolineati gli innumerrevoli aspetti positivi di cui, la Fondazione, ha sperimentato, nel corso di 20 anni di esperienza con orsi, lupi e altri animali selvatici e che il Presidente del  Movimento Vegetariano No alla Caccia, Marcello Dell'Eva ha potuto constatare di persona nel corso delle diverse visite effettuate al Parco. Un aspetto estremamente importante è che in questi animali vengono stimolati a mantenere i loro istinti naturali, come il cercare il cibo. Il fatto più chiaro che dimostra, che gli orsi stanno bene, è che si preparano loro stessi la tana per l'inverno, scavando, buche, a volte molto profonde,nel terreno.

Questa è per Jurka una soluzione ottimale!
Significa che non dovrà passare il resto dei suoi giorni nella "sterile prigione" in cui è stata ingiustamente rinchiusa, senza stimoli, rassegnata  a giorni che trascorrono l'uno uguale all'altro, in completa solitudine. Potrà finalmente vivere in un posto decoroso, in compagnia con altri animali, se non in assoluta libertà, ma almeno in un ambiente il più possibile simile a quello naturale.

Sarà così per lei più facile accettare e sopportare la prigionia a cui noi uomini l'abbiamo costretta. Ricordiamo, che Jurka era un'orsa libera prima di venire catturata e trasferita in Italia dalla Slovenia, per prendere parte, suo malgrado,  al progetto di ripopolazione degli orsi nel Trentino, chiamato Life Ursus.
Jurka da allora ha ottemperato a tutte le richieste che le sono state rivolte dall'uomo: si è ambientata in un ambiente nuovo ed estraneo, si è riprodotta come nessun altra orsa del progetto, è stata una mamma premurosa, non ha mai aggredito un essere umano.

L'unico fatale errore che ha commesso è stato quello di fidarsi dell'uomo,  che in un primo momento,  l'ha incoraggiata ad avvicinarsi ai centri abitati, offrendole del cibo. Allora era considerata un allettante  attrazione turistica, la sua presenza faceva folclore. Lo stesso uomo che  poi ha additato lei ed i suoi figli come dei terribili mostri assetati di sangue,  quando ormai la loro presenza per la ricerca di cibo era diventata costante. Fino all'emissione della sentenza definitiva: 
ERGASTOLO.

Jurka grazie allo sforzo del Presidente della Fondazione Tedesca, Rüdiger Schmidel e del Presidente della nostra Associazione, congiuntamente a tutte le persone che a vario titolo in questi anni hanno contribuito a mantenere vivo l'interesse per la sorte di questo splendido animale,  anche semplicemente firmando la petizione, potrà riassaporare una parvenza di libertà, che nella situazione attuale non ha.

Ma la cosa che più conta in assoluto, è che la sua soffrenza e il suo travaglio non siano stati vani.
La Fondazione che accoglierà Jurka, farà in modo che lei continui ad essere un simbolo e un monito affinchè l'uomo impari a rispettare gli spazi vitali degli animali selvatici. Per questo invitiamo alla Conferenza Stampa di giovedi tutte le persone che hanno a cuore gli animali, ma soprattutto i giornalisti che hanno seguito questa vicenda fin dall'inizio e che potranno dare testimonianza di questo eccezionale evento.

Ci auguriamo così che nel futuro non ci siano più Jurka e non sia più necessario lottare per la libertà di nessun animale.

Cordiali saluti

UFFICIO STAMPA No alla Caccia

Floriana Saracino

Mail: info@no-alla-caccia.org

www.no-alla-caccia.org

1 commento:

Anonimo ha detto...

da Grizzly: è proprio vero, molti italiani sono di memoria corta, anzi cortissima... mi permetto di ricordare qualche spiacevole fatto risalente ad un "lontanissimo" passato...correva l'anno 2006, quando IL FIGLIO DI JURKA, chiamato jj1, il mitico Bruno, unico orso tornato in Baviera dopo 150 anni,veniva VIGLIACCAMENTE UCCISO A FUCILATE da cacciatori bavaresi, con il beneplacito e l' incitamento dell'autorità.... seguirono polemiche e strombettanti proclami, ma l'Italia non riebbe indietro neanche le spoglie del povero plantigrado,che finì impagliato in un locale museo.(degli orrori).
Ora, per ironia della sorte la madre di BRUNO, JURKA,che è stata regalata ai tedeschi, finirà i sui giorni nel territorio dove suo figlio ha trovato la morte...ma possiamo stare tutti tranquilli perchè "Jurka vivrà in un posto decoroso" vivrà in gabbia, e tanto basterà per il lavaggio delle pilatesche coscienze..
Per avere un' idea (o un "ripasso" termine che oggi va tanto di moda (!!)-vedi le avventure di berto@@so-) digitate sul sito -no alla caccia- la protesta contro l'uccisione di Jj1 (Bruno) in baviera.
Abbiamo bene compreso che ai bavaresi piacciono gli orsi o ingabbiati o impagliati.
Personalmente,a seguito dell'uccisione di Bruno, evitavo di comprare prodotti di quella terra, ora a maggior ragione non comprerò più nulla che venga da lì..ne vi farò il turista......
Un caro saluto ai lettori del blog da Grizzly.