Un orso andandò appresso alle celle dell'api, fu punto da un'ape; egli entrò in tanta collera, che con l'unghie ruppe tutti i suoi abitacoli, e le api vedendosi rompere le sue case, esser loro tolto il suo cibo, ed ammazzati i figliuoli, andandogli addosso tutte a un tratto quasi l'ammazzarono, ed egli appena scampandogli delle mani, disse: meglio era assai per me tollerare la punta d'un'ape, che provocarle tutte contro di me.
Questa favola di Esopo, seppur con lo scopo di insegnarci che è meglio soffrire l'ingiuria di un solo soggetto piuttosto che farsi molti nemici, descrive fra le righe un comportamento tipico del nostro beniamino. Gli orsi infatti, contrariamente a quello che si pensa, non distruggono gli alveari per cibarsi esclusivamente di miele. Il miele, pur essendo molto variabile nella sua composizione, in media è costituito da: 38.5% di fruttosio, 31.0% di glucosio, 17.1% di acqua, 12.9% di maltosio, saccarosio ed altri zuccheri, 0.5% di proteine, amminoacidi, vitamine e minerali.
Pur essendo nota la sua predilezione per il dolce prodotto delle api, vista lo scarso valore proteico del miele, un orso si ciba anche delle api stesse, delle loro larve e delle uova tutt ricchissime di proteine.
Forti della loro folta pelliccia e della pelle resistente gli orsi non vengono punti dalle api avendo la possibilità così di agire indisturbati durante il banchetto. Quando la situazione poi degenera, l'orso si allontana dall'alveare o dall'arnia scuotendo vigorosamente la pelliccia allontanando così le api.
2 commenti:
forte la favola,,:)) non sapevo che gli orsi si mangiano anche le api oltre il miele...
da Grizzly:
Non è una favola, ma la realtà, gli orsi mangiano, oltre che il miele,anche le api, e soprattutto le larve delle api, che sono ricchissime di proteine.........
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