"Non so bene perché, ma c'è qualcosa nell'orso che induce ad amarlo"
J. O. Curwood

mercoledì 28 luglio 2010

Scellerata richiesta di abbattimento di orsi in provincia di Trento

La bizzarra iniziativa del Consigliere Giovanazzi di raccogliere firme per richiedere l’abbattimento degli orsi “problematici” nel Trentino ci sembra volta più a creare panico nella popolazione che a voler affrontare la situazione con il rispetto e senso di responsabilità che la materia merita.
Dopo anni di notevole impegno e lavoro per il reinserimento dell'orso in Trentino e di ricerca per risolvere le situazioni problematiche, ecco arrivare la proposta del consigliere Giovanazzi.
Forse con l'intento di volerli frettolosamente  vanificare?
Possiamo comprendere che alcune persone abbiano  paura dell’orso. Spesso si tratta di una paura  irrazionale, frutto del ricordo  di come  nel passato i genitori intimidivamo i figli per farsi ascoltare – " Se non fai il bravo chiamo il lupo cattivo! O l'orso che ti mangia! -.
Sappiamo invece che l 'orso non è un animale che aggredisce l'uomo ma uccide  solo per necessità o per fame. Non si spiega quindi la tendenza a fomentare le paure verso questo animale che è per l'80% vegetariano e solo in alcuni periodi dell'anno si nutre per lo più di carcasse di altri animali.
Gli orsi sono animali curiosi. In tutti i luoghi dove vivono si riscontrano avvicinamenti ai centri urbani, ma tutti lo sanno ed è normale. Sappiamo bene poi che, spesso purtroppo,  sono stati abituati proprio dall'uomo ad avvicinarsi ai centri abitati. Sarebbero da punire severamente le persone che mettono in pratica atteggiamenti irresponsabili come quello di dargli da mangiare. Magari solo per il proprio tornaconto personale, come quello di attirare turisti.
Sarebbero da punire gli uomini e non gli animali, per quanto sta avvenendo.
L' orso ha sempre condiviso il territorio con l'uomo, fino a quando quest'ultimo, usurpandolo, ne ha impedito la sopravvivenza. Ora che è stato reintrodotto sul nostro territorio vogliamo di nuovo abbatterlo?
Ci sembra un atteggiamento un tantino schizofrenico! Le stime ufficiali parlano comunque di, al massimo, 25 esemplari sul territorio e non di 40 o 50 come sbandierato nella petizione di Giovanazzi ed inoltre riteniamo che 700 firme non siano sufficienti ad esprimere un “malcontento generale”.
Quando Jurka è stata rinchiusa abbiamo raccolto più di 20.000 firme in pochi mesi di persone che non erano e non sono assolutamente d’accordo con l’atteggiamento del tipo : sopprimiamo tutto quello che ci crea dei problemi, tristemente e tipicamente umano. Ritornare ad una tranquilla convivenza dovrebbe essere uno sforzo comune di tutte le istituzioni e dei singoli. Ripetiamo, fomentare o amplificare la paura che può esserci tra alcuni cittadini,  invece di andare nella direzione del rispetto  e del cercare soluzioni concrete ma pacifiche, non crediamo porti  ad alcun  risultato concreto.
Quella nei confronti dell’orso è una paura  irrazionale e non effettiva. È  molto più facile infatti morire per una fucilata di un cacciatore che per l’aggressione di un orso. I dati ufficiali parlano infatti di  quasi 50 morti ogni anno,  caduti sul campo di battaglia della caccia.
Per contro, da quasi 200 anni,  non risultano  casi di ferimenti o aggressioni verso l’uomo causate da un orso.
A questo punto ci viene da pensare. È possibile che per una certa categoria, l'orso sia un antagonista? In fondo gira per i boschi e potrebbe intralciare o disturbare l'attività di caccia.  Chissà che non si venga a sapere che lo stesso Consigliere Giovanazzi non sia  un cacciatore?
Viene inoltre  da chiedersi: ma di chi si deve veramente avere paura?
Di una persona armata di fucile pronta a sparare a qualsiasi cosa in movimento,  e i dati lo confermano, o di un orso che diversamente scappa non appena scorge un uomo?


UFFICIO STAMPA - Movimento Vegetariano No alla Caccia
Floriana Saracino

mail: info@no-alla-caccia.org
www.no-alla-caccia.org

5 commenti:

Anonimo ha detto...

il beota sunnominato..è da una vita in politica , ora a sinistra ora a destra , cavalcando le istanze di interessi particolari a più non posso ,,, Il suo apporto alla vita politica trentina ha la consistenza delle nuvole..ed è anche cacciatore ovviamente... se no quando mai lo avrebbero eletto!!!

Paolo ha detto...

Sto trascorrendo le vacanze in val rendena. Oggi pioveva, e abbiamo fatto una breve puntata al rifugio peller, nella zona in cui han vissuto gli ultimi orsi autoctoni. In quel rifugio e' custodita un'impronta presa nel 1995, quando ancora non erano stati introdotti gli esemplari sloveni. Vedendola non ho potuto non pensare a Nerio il beota. A cui, cordialmente, auguro di crepare impallinato da un compare di caccia, o punto dalle zanne di un cinghiale, che, a differenza dell'orso, attacca. E al medesimo beota dico che, se la caccia con gli orsi in giro e' meno facile, che faccia un piccolo sforzo per acquisire un'abilita' decente!

Anonimo ha detto...

Mascetti....bello il tuo commento :):), il beota leghista e/o cacciatore e' ormai una figura caratteristica del bestiario politico italiano! Ma al di la' delle bestialita' (..e mi perdonino le bestie :) )che periodicamente enuncia, desta quasi simpatia per la sua comicita !

Stefano

Paolo ha detto...

Pare che gli amici veneti di Giovanazzi abbiano impallinato l'unico orso che era venuto spontaneamente sulle loro montagne. Credo che l'unica soluzione e' "fargliela pagare", boicottando l'economia dell'Altipiano di Asiago: http://www.facebook.com/?ref=logo#!/group.php?gid=122724007776584

Thomas Daldoss ha detto...

Pur non essendo oggi diffusa come un tempo l'immagine stereotipata dell'orso bruno, basata su false credenze, esistono tuttavia ancora notevoli riserve riguardo alla convenienza che un simile animale possa ancora aggirarsi indisturbato nelle nostre montagne: l'orso, estirpato ormai da decenni sembra condannato ad appartenere ad un passato di miseria e il suo ritorno nelle vallate alpine per molta gente rappresenta solo uno stravagante vezzo: è stato sconfitto dai nostri nonni ed è ridicolo aiutarlo nuovamente a prosperare... peccato che questa idea sia diffusa anche tra chi ci governa.