"Non so bene perché, ma c'è qualcosa nell'orso che induce ad amarlo"
J. O. Curwood

domenica 25 febbraio 2007

LAV lancia una petizione per salvare 100 orsi sloveni

E’ ancora vivo il doloroso ricordo dell’abbattimento, avvenuto a giugno 2006, di Bruno l’orso bruno che vagava in territorio tedesco, ucciso dai cacciatori locali su mandato del governo. Ora si profila una nuova strage di questi grandi mammiferi, non più in Germania ma nella vicina Slovenia, dove il Ministro dell’ambiente, ipotizzando un’eccessiva concentrazione di animali, prenderà una decisione a fine mese sulla sorte di circa 100 orsi. La LAV chiede al Ministro sloveno Podobnik di rinunciare al ricorso alle armi dei cacciatori e lo invita a studiare un piano, di concerto con gli amministratori delle confinanti regioni Carinzia e Friuli-Venezia Giulia, affinché questi grandi mammiferi, possano migrare liberamente insediandosi anche nella nostra regione. A questo proposito la LAV ha lanciato una petizione telematica con la quale chiede ai cittadini italiani di sostenere gli animalisti sloveni, scrivendo al Ministro sloveno Podobnik affinché non proceda all’abbattimento di questi meravigliosi animali, che si rifugiano e si riproducono in territorio sloveno, ancora ricoperto in buona parte da boschi, dove l’impatto prodotto dagli insediamenti umani è ancora limitato, contrariamente alle confinanti regioni italiane in cui la cementificazione la fa da padrone. L’orso bruno è prevalentemente erbivoro, la sua dieta è basata per il 95% su erbe, radici e bulbi. Solo il rimanente 5% è costituito da alimenti derivati dall’attività di predazione nei confronti di animali vecchi e ammalati, contribuendo a mantenere un equilibrio corretto, troppo spesso invece sacrificate agli interessi venatori. Per garantire la sopravvivenza degli orsi, è necessario lasciar loro a disposizione, grandi areali privi di infrastrutture ed opere costruite dall’uomo. “E’ necessario che anche in Friuli Venezia Giulia siano create le condizioni per favorire l’immigrazione e l’insediamento dell’Orso Bruno dalla vicina Slovenia – conclude Fulvio Tomsich Caruso, responsabile LAV di Trieste - l’orso è un predatore che, ponendosi al vertice della catena alimentare, contribuisce a mantenere in equilibrio le popolazioni di erbivori, è quindi un prezioso ed insostituibile elemento della biocenosi dei nostri territori pedemontani e montani”.
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1 commento:

Anonimo ha detto...

L'ho segnalato anche da me: grazie.