In questo clima vacanziero, voglio consigliare una meta ursina per tutti coloro che avranno la fortuna di andare in una delle isole più affascinanti e ricche di natura e leggende: la Sardegna. Qui, sulla costa, vicino Palau si erge una scultura modellata dal vento e dall'acqua, come se la natura abbia voluto mostrare attraverso quest'opera la sua infinita pazienza e la sua creatività. Scavata nel granito, a ridosso del mare, si staglia la figura imponente di un'orso. Non deve stupirci però solo il suo realismo: l'orso sembra quasi osservare l'orizzonte, in una posa degna del più grande degli scultori. La sua mole infonde un senso di quiete e forza, caratteristiche proprio di questo animale, sporto dalle rocce circostanti quasi in attesa, vigile pur nella sua calma. Ma il fascino di questa scultura non finisce qui. Già Tolomeo nel II secolo d.C. la cita come punto di riferimento dei navigatori e prima di lui ne parla anche Omero nell'Odissea. Proprio in prossimità della roccia infatti si pensa che il poeta greco abbia ambientato lo sbarco di Ulisse nella terra dei Lestrigoni, i giganti antropofagi che diedero filo da torcere all'eroe. I temibili abitatori dell'antica Sardegna infatti si abbeveravano alla fonte Artacia (La fonte dell'orso). Così scrive Omero:
E s'abbattero a una real fanciulla,
Del Lestrigone Antìfate alla figlia.
Che del fonte d'Artacia, onde costuma
Il cittadino attignere, in quel punto
Alle pure scendea linfe d'argento.
1 commento:
carinissimo questo blog... calcola che stavo cercando tutt'altro, invece sono "inciampata" su questo meraviglioso sito! adoro gli orsi :) saluti! *fiamma*
Posta un commento