Questa mattina all’interno del Palazzetto dei Nobili a L'Aquila sono stati presentati i risultati del Progetto Life "Salviamo l'orso" realizzato dal Parco regionale Sirente –Velino, finanziato dalla Commissione Europea, nell’ambito della sua politica per la costruzione della “Rete natura 2000” . Lo scopo di tale iniziativa è stato quello di favorire il ritorno stanziale dell’orso bruno marsicano sul territorio del Parco regionale Sirente-Velino, importante corridoio ecologico, poiché si tratta di una specie che vive solo sulle montagne abruzzesi ed è a forte rischio di estinzione. Sono stati effettuati molteplici interventi, da parte dell’Ente Parco nell’ambito di tale progetto, finalizzati anche a limitare i conflitti tra la presenza dell’orso e le attività dell’uomo, controllando che le azioni umane non disturbino l’habitat dell’animale e i percorsi durante i suoi spostamenti all’interno del parco stesso.
La conservazione dell’orso bruno marsicano ha richiesto prioritariamente il monitoraggio dei dati di presenza della specie e l’attivazione di azioni coordinate per aiutare l’orso a vivere bene nei nostri territori. L’ente Parco, inoltre, ha voluto dare grande importanza alla valenza culturale educativa legata al progetto, rivolgendosi ai ragazzi delle scuole del territorio, attraverso programmi didattici e corsi di aggiornamento per insegnanti incentrati proprio sull’orso bruno e l’ambiente in cui vive.
La prima serie di interventi realizzati mirava a garantire gli elementi essenziali per la sopravvivenza dell’orso, poiché a minacciarla è il restringimento del suo spazio vitale, oltre ai fenomeni di bracconaggio e all’invasività crescente delle attività umane tradizionali con episodi gravi di uso di veleni, ecco perché si è svolta una campagna di informazione specifica per la dissuasione della pratica dell’uso di veleni
da parte degli allevatori e in generale sul fenomeno del randagismo, causa indiretta della pratica illegale.
Dopo essersi dedicato al potenziamento della copertura vegetale, al miglioramento dei pascoli, alla realizzazione di punti di l’abbeverata per la fauna e di sentieri escursionistici, alla sistemazione delle piste agro-silvo-pastorali, con limitazione degli accessi, per ottimizzare il corridoio ecologico lungo il quale l’orso si sposta, l’Ente Parco si è occupato del monitoraggio dell’orso tramite prelievo di campioni di pelo e loro analisi genetica. Il tutto per far sì che che il territorio del Parco Silente-Velino sia l’habitat ideale dell’orso bruno marsicano.
Il progetto “Salviamo l’orso”, in sostanza, ha rappresentato un modello di gestione ambientale innovativo, proprio perché ha interessato un ‘area protetta naturalisticamente integra con forte presenza antropica, pertanto è servita una strategia complessa, incentrata su interventi non solo sul piano prettamente naturalistico, ma anche di carattere culturale ed economico.
La conservazione dell’orso bruno marsicano ha richiesto prioritariamente il monitoraggio dei dati di presenza della specie e l’attivazione di azioni coordinate per aiutare l’orso a vivere bene nei nostri territori. L’ente Parco, inoltre, ha voluto dare grande importanza alla valenza culturale educativa legata al progetto, rivolgendosi ai ragazzi delle scuole del territorio, attraverso programmi didattici e corsi di aggiornamento per insegnanti incentrati proprio sull’orso bruno e l’ambiente in cui vive.
La prima serie di interventi realizzati mirava a garantire gli elementi essenziali per la sopravvivenza dell’orso, poiché a minacciarla è il restringimento del suo spazio vitale, oltre ai fenomeni di bracconaggio e all’invasività crescente delle attività umane tradizionali con episodi gravi di uso di veleni, ecco perché si è svolta una campagna di informazione specifica per la dissuasione della pratica dell’uso di veleni
da parte degli allevatori e in generale sul fenomeno del randagismo, causa indiretta della pratica illegale.
Dopo essersi dedicato al potenziamento della copertura vegetale, al miglioramento dei pascoli, alla realizzazione di punti di l’abbeverata per la fauna e di sentieri escursionistici, alla sistemazione delle piste agro-silvo-pastorali, con limitazione degli accessi, per ottimizzare il corridoio ecologico lungo il quale l’orso si sposta, l’Ente Parco si è occupato del monitoraggio dell’orso tramite prelievo di campioni di pelo e loro analisi genetica. Il tutto per far sì che che il territorio del Parco Silente-Velino sia l’habitat ideale dell’orso bruno marsicano.
Il progetto “Salviamo l’orso”, in sostanza, ha rappresentato un modello di gestione ambientale innovativo, proprio perché ha interessato un ‘area protetta naturalisticamente integra con forte presenza antropica, pertanto è servita una strategia complessa, incentrata su interventi non solo sul piano prettamente naturalistico, ma anche di carattere culturale ed economico.
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