L’hanno chiamato Snowy. Facile capire perché: ha il pelo morbido e bianco come la neve. Ed è l’ultimo di una serie di cuccioli (150 l’anno) nati allo Zoosafari di Fasano, un parco di 140 ettari, in Puglia.
Snowy è un orso polare ma non si sa ancora se maschio o femmina visto che la mamma e la sua stazza non lasciano avvicinare nessuno. Lei è Marissa, nata in Svezia nel 1993 e arrivata in Italia nel 1994 dove ha conosciuto Felix, un tedesco classe ‘94. C’è anche una sorellina, Noel, nata nel 2003 ma già indipendente dalla famiglia: se n’è andata allo zoo di Copenhagen. Si, gli orsi polari sono così: nascono, si amano e figliano in cattività, dove non c’è pericolo di scioglimento dei ghiacciai e quindi di estinzione (la World Conservation Union l’ha di recente inserito fra le specie a rischio). E capita anche che condividano la loro gioia con specie dell’altra parte del mondo. Perché a far compagnia al candido cuccioletto, a Fasano, sono arrivati anche i piccoli Lemuri Catta, delle proscimmie del Madagascar. “Si tratta di animali ormai rari” spiega Fabio Rausa, direttore dello zoo di Fasano. “Ragione per cui l’evento ci rende doppiamente orgogliosi”.
Il parco è il più grande d’Italia e vanta il maggior numero di specie d’Europa. Si estende ai piedi delle colline della selva di Fasano, tutta macchia mediterranea, a soli 7 chilometri dal mare. E qui gli animali vivono in assoluta libertà, senza sbarre o barriere. E così possono essere visti e ammirati, in totale libertà. Peccato solo che spesso non ci si renda conto della funzione che parchi come questo rivestono per la protezione faunistica. Mettiamo il caso di Snowy, passato sotto silenzio in Italia: “Siamo meravigliati per l’ampio spazio dedicato a Knut, l’orso polare nato allo zoo di Berlino” continua Rausa.
Possibile che per noi italiani l’erba del vicino sia sempre la più verde?
dal blog di Panorama
Snowy è un orso polare ma non si sa ancora se maschio o femmina visto che la mamma e la sua stazza non lasciano avvicinare nessuno. Lei è Marissa, nata in Svezia nel 1993 e arrivata in Italia nel 1994 dove ha conosciuto Felix, un tedesco classe ‘94. C’è anche una sorellina, Noel, nata nel 2003 ma già indipendente dalla famiglia: se n’è andata allo zoo di Copenhagen. Si, gli orsi polari sono così: nascono, si amano e figliano in cattività, dove non c’è pericolo di scioglimento dei ghiacciai e quindi di estinzione (la World Conservation Union l’ha di recente inserito fra le specie a rischio). E capita anche che condividano la loro gioia con specie dell’altra parte del mondo. Perché a far compagnia al candido cuccioletto, a Fasano, sono arrivati anche i piccoli Lemuri Catta, delle proscimmie del Madagascar. “Si tratta di animali ormai rari” spiega Fabio Rausa, direttore dello zoo di Fasano. “Ragione per cui l’evento ci rende doppiamente orgogliosi”.
Il parco è il più grande d’Italia e vanta il maggior numero di specie d’Europa. Si estende ai piedi delle colline della selva di Fasano, tutta macchia mediterranea, a soli 7 chilometri dal mare. E qui gli animali vivono in assoluta libertà, senza sbarre o barriere. E così possono essere visti e ammirati, in totale libertà. Peccato solo che spesso non ci si renda conto della funzione che parchi come questo rivestono per la protezione faunistica. Mettiamo il caso di Snowy, passato sotto silenzio in Italia: “Siamo meravigliati per l’ampio spazio dedicato a Knut, l’orso polare nato allo zoo di Berlino” continua Rausa.
Possibile che per noi italiani l’erba del vicino sia sempre la più verde?
dal blog di Panorama
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