La primavera precoce nell’artico causata dal riscaldamento globale uccide gli orsi bianchi al ritmo del 5% per ogni settimana di anticipo della rottura dei ghiacci. Lo hanno scoperto i ricercatori del Canadian Wildlife Service con uno studio sulla popolazione di orsi della baia di Hudson, in Canada, pubblicato dal Journal of Wildlife management, secondo cui ad essere colpiti sono gli esemplari più giovani e più anziani.
Dal 1984 i biologi canadesi catturano ogni anno una parte degli orsi polari della baia dotandoli di trasmettitori e tatuaggi per poterli riconoscere l’anno successivo. Secondo i dati, in due decenni si è perso il 20% della popolazione.
Mettendo in relazione la diminuzione con la data di rottura della calotta di ghiaccio su cui vivono questi animali, gli esperti hanno trovato che per ogni settimana di anticipo la perdita nella popolazione arriva fino al 5%. «Gli orsi accumulano il grasso all’inizio della primavera - spiega un esperto - dando la caccia alle foche. Negli anni in cui il ghiaccio si rompe prima i peggiori cacciatori non riescono a catturarne abbastanza». Questa analisi è confermata da altri studi effettuati in passato.
Dal 1984 i biologi canadesi catturano ogni anno una parte degli orsi polari della baia dotandoli di trasmettitori e tatuaggi per poterli riconoscere l’anno successivo. Secondo i dati, in due decenni si è perso il 20% della popolazione.
Mettendo in relazione la diminuzione con la data di rottura della calotta di ghiaccio su cui vivono questi animali, gli esperti hanno trovato che per ogni settimana di anticipo la perdita nella popolazione arriva fino al 5%. «Gli orsi accumulano il grasso all’inizio della primavera - spiega un esperto - dando la caccia alle foche. Negli anni in cui il ghiaccio si rompe prima i peggiori cacciatori non riescono a catturarne abbastanza». Questa analisi è confermata da altri studi effettuati in passato.
Nessun commento:
Posta un commento