"Bernardo inizia a dare i suoi frutti". Quelli del Club alpino arrivano da Guardiagrele per mostrare orgogliosi il cartello. Massimo Di Fulvio e Carlo Iacovella sono qui nel cuore del Parco, dove la Camosciara offre le sue meraviglie. Per loro è imperdibile la giornata dedicata all'orso Bernardo, simbolo dell'Abruzzo ucciso un anno fa, e come tanti partecipano alla nascita del frutteto realizzato grazie ai generosi lettori de il Centro. Il giornale ha donato al Parco 10mila euro raccolti con la vendita del calendario realizzato da Carsa in memoria di Bernardo.
C'è un tempo da lupi a contrada Casoni ma la cerimonia va avanti senza intoppi. Anche cervi e cinghiali sul monte Mattone sono spettatori dell'evento. Ed eccolo il frutteto. Alberi di mele, pere, ciliegie, susine, sorbi. Come in una tavola già imbandita.
Gli orsi avranno da mangiare e forse non attaccheranno più pollai ed eviteranno le incursioni nei paesi. Perché il frutteto nasce proprio per preservare uno degli animali simbolo dell'Abruzzo, minacciato, come hanno dimostrato le morti di un autunno fa. L'area di 5mila metri ospita una trentina di piante, ma arriveranno a 200 nel 2009. "I primi frutti nasceranno fra un paio d'anni e a regime le piante offriranno 150 quintali di frutta a stagione", precisa Carmelo Gentile, tecnico forestale che ha realizzato il frutteto, con l'aiuto di Paola Cocuzzi, Andrea Di Mascio, Arcangelo Serone, Guido Criola e Diodato Paglia.
Per ora il campo è protetto - con tanto di rete elettrificata (da 6mila volts) - per impedire le incursioni dei cervi e la distruzione delle giovani piante. Alla cerimonia partecipano il presidente e il direttore del Parco nazionale, Giuseppe Rossi e Vittorio Ducoli, il presidente della Comunità del Parco, Alberto D'Orazio, Luigi Vicinanza, direttore de il Centro, Domenico Galasso, consigliere delegato de il Centro, Emilio Zampacorta, direttore della Manzoni pubblicità, Oscar Buonamano, direttore editoriale di Carsa.
Ci sono poi il segretario e il presidente di Wilderness Italia, Franco Zunino e Raffaele Cortellessa - - l'associazione ha realizzato un altro frutteto a Pescasseroli, su un terreno donato da Gian Carlo Fassio - in rappresentanza degli "Amici dell'orso Bernardo" arriva Ferdinando Mercuri, mentre per la scuola escursionismo "I camosci" c'è Massimo Bolini.
Ma ci sono soprattutto i lettori amici de il Centro e di Bernardo. "Ringraziamo il Centro e Carsa per l'iniziativa", afferma il presidente Rossi, "i 50 esemplari di orso attualmente nel Parco non sono un problema ma una risorsa". E il direttore Vicinanza aggiunge: "Una bella giornata nonostante il tempo. Lasciamo un segno e un messaggio di impegno civile, a dimostrazione che il giornale ha radici ben piantate nel territorio. Il successo editoriale del calendario ha varcato i confini dell'Abruzzo e dell'Italia". Il consigliere delegato Galasso parla "di simbolo di rinascita" e ringrazia i lettori. La cerimonia prosegue. Si va a Barrea, dove i monti si specchiano nel lago. Qui il Parco ha recuperato altre piante che serviranno a sfamare gli orsi. E' l'ora dell'aperitivo offerto da Carmelo Iannucci dell'hotel Lago Verde.
E prima dei saluti esce un po' di sole a riscaldare la giornata dedicata all'orso Bernardo, amico dell'Abruzzo.
Fonte: Il Centro
C'è un tempo da lupi a contrada Casoni ma la cerimonia va avanti senza intoppi. Anche cervi e cinghiali sul monte Mattone sono spettatori dell'evento. Ed eccolo il frutteto. Alberi di mele, pere, ciliegie, susine, sorbi. Come in una tavola già imbandita.
Gli orsi avranno da mangiare e forse non attaccheranno più pollai ed eviteranno le incursioni nei paesi. Perché il frutteto nasce proprio per preservare uno degli animali simbolo dell'Abruzzo, minacciato, come hanno dimostrato le morti di un autunno fa. L'area di 5mila metri ospita una trentina di piante, ma arriveranno a 200 nel 2009. "I primi frutti nasceranno fra un paio d'anni e a regime le piante offriranno 150 quintali di frutta a stagione", precisa Carmelo Gentile, tecnico forestale che ha realizzato il frutteto, con l'aiuto di Paola Cocuzzi, Andrea Di Mascio, Arcangelo Serone, Guido Criola e Diodato Paglia.
Per ora il campo è protetto - con tanto di rete elettrificata (da 6mila volts) - per impedire le incursioni dei cervi e la distruzione delle giovani piante. Alla cerimonia partecipano il presidente e il direttore del Parco nazionale, Giuseppe Rossi e Vittorio Ducoli, il presidente della Comunità del Parco, Alberto D'Orazio, Luigi Vicinanza, direttore de il Centro, Domenico Galasso, consigliere delegato de il Centro, Emilio Zampacorta, direttore della Manzoni pubblicità, Oscar Buonamano, direttore editoriale di Carsa.
Ci sono poi il segretario e il presidente di Wilderness Italia, Franco Zunino e Raffaele Cortellessa - - l'associazione ha realizzato un altro frutteto a Pescasseroli, su un terreno donato da Gian Carlo Fassio - in rappresentanza degli "Amici dell'orso Bernardo" arriva Ferdinando Mercuri, mentre per la scuola escursionismo "I camosci" c'è Massimo Bolini.
Ma ci sono soprattutto i lettori amici de il Centro e di Bernardo. "Ringraziamo il Centro e Carsa per l'iniziativa", afferma il presidente Rossi, "i 50 esemplari di orso attualmente nel Parco non sono un problema ma una risorsa". E il direttore Vicinanza aggiunge: "Una bella giornata nonostante il tempo. Lasciamo un segno e un messaggio di impegno civile, a dimostrazione che il giornale ha radici ben piantate nel territorio. Il successo editoriale del calendario ha varcato i confini dell'Abruzzo e dell'Italia". Il consigliere delegato Galasso parla "di simbolo di rinascita" e ringrazia i lettori. La cerimonia prosegue. Si va a Barrea, dove i monti si specchiano nel lago. Qui il Parco ha recuperato altre piante che serviranno a sfamare gli orsi. E' l'ora dell'aperitivo offerto da Carmelo Iannucci dell'hotel Lago Verde.
E prima dei saluti esce un po' di sole a riscaldare la giornata dedicata all'orso Bernardo, amico dell'Abruzzo.
Fonte: Il Centro
1 commento:
Scusate l'off topic ma volevo proporre una iniziativa e ho pensato che ci fosse piu' visibilita' in un post piu' recente.
In merito alla raccolta' firme in trentino per "promuovere la sicurezza allontanando gli orsi pericolosi" (post di settembre sull'intolleranza).....
...Scusate ma una bella letterina a Dellai (presidente della regione trentino) e alla giunta regionale in sostegno della presenza di orsi in trentino non gliela vogliamo mandare?
giunta@regione.taa.it
presidente@regione.taa.it
Io ho scritto facendo anche notare la possibilita' (come suggerito da Grizzly) che le firme siano falsificate o estorte...
saluti,
piero
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