Individuazione del perimetro dell'area contigua e stesura del piano d'azione, necessario alla continuazione del Progetto per la tutela dell'orso marsicano. Questi i punti prioritari della conferenza plenaria dei vertici del Patom riuniti oggi a Pescasseroli con lavori coordinati da Pier Luigi Fiorentino, dirigente della seconda Divisione protezione flora e fauna del Ministero dell'Ambiente. Entro oggi si dovra' arrivare alla stesura delle bozze con gli obiettivi primari del Piano d'Azione, documento che dovra' essere recepito dalla segreteria del Patom e successivamente riportato in discussione per le osservazioni da parte dei soggetti aderenti: Ministero dell'Ambiente, Corpo Forestale dello Stato, Universita' degli Studi 'La Sapienza' di Roma, Istituto Nazionale di Fauna Selvatica, parchi e riserve naturali ed enti locali interessati dalla presenza di questa specie, coordinati dalla Regione Abruzzo, per le attivita' di monitoraggio, conservazione e gestione dell'Orso bruno marsicano.
Quattro carte ad alta risoluzione che riproducono le macroaree e il dettaglio sulla diffusione dell'areale dell'orso e delle 'trappole ambientali'. Lo studio della nuova cartografia e' stata progetto per la tutela dell'orso marsicano, sotto la supervisione di Luigi Boitani, del dipartimento di Biologia dell'animale e dell'uomo dell'Universita' la Sapienza di Roma. Nelle prime due carte, e' riportata la zonizzazione ideale dell'orso, con una scala cromatica dal verde intenso, piu' idonea, al verde chiaro, meno idonea. Nelle seconde due vengono esplicate, con colori dal verde al rosso, le 'trappole ecologiche', cioe' dove l'orso bruno marsicano puo' incorrere in rischi dovuti all'attivita' antropica. Per la realizzazione delle cartografie sono state prese in considerazione 12 variabili scientifiche legate in espressioni matematiche. La nuova mappatura, sara' alla base della stesura del piano d'azione per la tutela dell'orso marsicano.
Quattro carte ad alta risoluzione che riproducono le macroaree e il dettaglio sulla diffusione dell'areale dell'orso e delle 'trappole ambientali'. Lo studio della nuova cartografia e' stata progetto per la tutela dell'orso marsicano, sotto la supervisione di Luigi Boitani, del dipartimento di Biologia dell'animale e dell'uomo dell'Universita' la Sapienza di Roma. Nelle prime due carte, e' riportata la zonizzazione ideale dell'orso, con una scala cromatica dal verde intenso, piu' idonea, al verde chiaro, meno idonea. Nelle seconde due vengono esplicate, con colori dal verde al rosso, le 'trappole ecologiche', cioe' dove l'orso bruno marsicano puo' incorrere in rischi dovuti all'attivita' antropica. Per la realizzazione delle cartografie sono state prese in considerazione 12 variabili scientifiche legate in espressioni matematiche. La nuova mappatura, sara' alla base della stesura del piano d'azione per la tutela dell'orso marsicano.
'La popolazione di orsi e' vitale se si registra una tendenza demografica positiva per tre bienni consecutivi'. Questo il nuovo parametro preso in considerazione negli obiettivi del Piano d'azione del Patom, Progetto per la tutela dell'orso marsicano. A darne comunicazione e' Luigi Boitani, coordinatore scientifico del progetto, dopo aver studiato le ricorrenze demografiche degli orsi negli negli ultimi decenni. Altri obiettivi, da raggiungere in due anni, saranno: il monitoraggio degli orsi problematici, individuazione delle aree critiche, gestione delle attivita' venatorie e istituzione del gruppo tecnico di valutazione del Piano d'Azione. Luigi Boitani, del dipartimento di Biologia dell'Animale e dell'Uomo, dell'Universita' la Sapienza di Roma, ha esordito nel suo intervento affermando che 'l'avvistamento di sei orse con un totale di dieci cuccioli al seguito, fa ben sperare nell'inversione di tendenza rispetto al calo della popolazione'.
1 commento:
Da Grizzly:
-Nuovi parametri e nuove cartografie,-partoriti dal PATOM mi fanno tanto pensare alla scenetta comica della "scoperta dell'acqua calda", nella pubblicità di una nota marca di caffè........
Dovevano anche "studiarci sopra", questi "geni", e fare cartine ad "alta risuluzione", per farci sapere, -a noi poveri ignoranti,- che le piana del Fucino o la conca di Sulmona, rientra in "zona rossa"; non adatta per l' orso......o che la caccia, le infrastrutture invasive,o in generale l'uso dissennato del territorio,rientrano nei fattori limitanti per la presenza dell' orso bruno marsicano.....
Francamente da questi "illustri luminari" mi aspettavo qualcosa di più concreto....
L'unica nota positiva è costituita dalla "problematica" delle aree di interconnessione e dei corridoi ecologici,e delle zone contigue ai Parchi, peraltro già previste nella Legge Nazionale Quadro sulla caccia, ma mai fatte rispettare...
Intressante -o comico- è il fatto che certe problematiche ovvie e lampanti, dovranno essere recepite (da chi?)e dovranno anche essere discusse...!?
Se queste sono le "novità" allora siamo a posto...
Si è anche espletato uno studio approfondito circa le "ricorrenze demografiche ursine degli ultimi decenni"...
Allora ... finalmente ho la speranza che ci dicano che fine fanno tutti gli orsetti nati e censiti ogni anno, che "scompaiono" misteriosamente dal Pnalm?
Saluti da Grizzly.
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