"Non so bene perché, ma c'è qualcosa nell'orso che induce ad amarlo"
J. O. Curwood

sabato 23 agosto 2008

La Marsica terra di orsi e...

Nell'Abruzzo interno si trova una regione la Marsica, terra di origine dell'antico e combattivo popolo dei Marsi, (nonchè della mia famiglia ^_^ ). Luogo ricco di storia e di natura: non a caso l'orso bruno marsicano prende il suo nome proprio da questa terra. Ma questa regione non è solo la patria dell'orso: è una terra che ha visto numerosi cambiamenti, trasformazioni sociali ed economiche. Una zona a misura d'uomo che spesso ha dovuto subire (per il bene di pochi) soprusi da parte di popoli invasori, signorotti e politici.

La Marsica era caratterizzata fino alla fine del XIX secolo dalla presenza del lago Fucino uno dei più grandi del nostro Paese. L'economia era basata sulla pesca e sulla coltivazione di ulivi e alberi da frutto cosa resa possibile fra le montagne abruzzesi proprio dalla presenza del bacino idrico che mitigava il clima premettendo la presenza questo genere di colture.

Col termine dei lavori di prosciugamento del lago terminati nel 1878, il Fucinò subì una profonda trasformazione sia economica che sociale: non era più possibile pescare e l'assenza del lago portò ad un irrigidimento del clima che non permise più la coltivazione degli alberi da frutto. Il fucino piombò in un grave stato di povertà e miseria.

Questa situazione durò quasi fino alla metà del secolo scorso, lasciando poi il passo ad una agricoltura più moderna e ad una produzione intensiva che decretarono il Fucino come una delle zone del nostro Paese a più forte vocazione agricola.

Ma un altro cambiamento attende il Fucino: l'industria infatti vede nel Fucino un ottimo bacino di espansione. Dagli anni sessanta infatti iniziano a sorgere piccole e grandi industrie, come quelle di trasformazione dei prodotti agricoli, cartiere, produzione di componenti elettronici e centri di telecomunicazione.

Oggi il Fucino si appresta a subire una ulteriore trasformazione: Sefora ci racconta in questo video a cosa andrà incontro il cuore verde dell'Abruzzo...buona visione.


2 commenti:

Anonimo ha detto...

Per OrsoBruno da Grizzly:
vorrei fare un piccolo commento al post,
La Marsica,nel post, viene definita come "patria dell'orso bruno"; questa affermazione non rispecchia la realtà, poichè il termine -ursus arctos marsicanus- è stato "coniato" dallo studioso Giuseppe Altobello,nel 1921, in seguito a studi e ricerche effettuati su differenze biomorfologiche nella conformazione di crani di orsi.
Dobbiamo tenere bene presente che l'orso "marsicano" preso in esame da Altobello,nel 1921, è lo stesso orso e lo stesso "ecotipo" che fino al 1800 circa, viveva diffusamente sull'Appennino,dal Casentino fino al Cilento; così come è riportato abbondantemente in Letteratura.
Scusate per la mia piccola puntualizzazione, ma mi è sembrata opportuna.
Saluti da Grizzly.

OrsoBruno ha detto...

Ciao Grizzly, ben risentito!
Puntualizzazione più che giusta, ma quando mi riferivo alla "patria dell'orso" intendevo più ad una connotazione culturale che non zoogeografica. Converrai con me che in Abruzzo e soprattutto nelle terre dei marsi la presenza dell'orso a livello simbolico sia molto forte...basta guardarsi attorno, l'orso marsicano è ormai un vero e proprio "logo" di quella zona.
L'auspicio, logicamente, è che al di là dell'Abruzzo l'orso possa trovare sempre più spazio ed importanza, non rimanendo più confinato culturalmente e geograficamente, ad una sola regione. ^_^
A presto!