"Non so bene perché, ma c'è qualcosa nell'orso che induce ad amarlo"
J. O. Curwood

giovedì 24 maggio 2007

Via libera alla cattura dell'orsa: l'Infs suggerisce di sostituire Jurka con un altro esemplare sloveno

L'Istituto nazionale per la fauna selvatica, referente tecnico del Ministero dell'ambiente, ha dato parere positivo alla cattura di Jurka, suggerendo che venga sostituita con un altro orso da importare dalla Slovenia. Per l'Infs, l'orsa protagonista delle scorrerie nei centri abitati, mamma di JJ Uno - «Bruno», con le sue visite spavalde fra case e pollai a lungo andare potrebbe anche compromettere il progetto Life. Ma quello dell'Infs è solo un parere tecnico, e l'ultima parola sul caso Jurka spetta al Ministero. Così come sull'eventuale rilascio (l'Infs suggerisce, ma non vincola la cattura alla sostituzione dell'orsa) serve evidentemente l'ok della Provincia di Trento. Una decisione «politica», in ogni caso. Intanto, sul fronte internazionale che era rimasto «caldo» dopo l'eliminazione del figlio di Jurka in Baviera, fra sei Paesi alpini - Germania compresa - è stata raggiunta un'intesa sulla futura gestione degli orsi. E un passo avanti è stato compiuto, stabilendo che l'abbattimento o la rimozione di un orso d'ora in poi sarà da considerarsi come «l'ultima spiaggia», ossia una scelta da prendere solo quando tutte le altre opzioni saranno risultate non percorribili. Ma andiamo con ordine, partendo da Jurka. Per la Provincia. il «sì» del Ministero dell'ambiente alla cattura potrebbe essere più vicino dopo il pronunciamento dei tecnici, che mostrano di condividere la scelta del Servizio foreste e fauna trentino. La richiesta partita interessa solo lei, l'orsa problematica, e non i suoi tre cuccioli con i quali fino a due settimane fa è stata avvistata. Visti i suggerimenti dell'Infs e le dichiarazioni del presidente della Provincia Lorenzo Dellai ( l'Adige , 26 aprile), sembra quindi improbabile che la scelta del recinto in cui rinchiuderla ricada su di una struttura aperta al pubblico. «La presenza dell'animale - spiega il direttore generale dell'Infs Silvano Toso - comporta problemi di rapporti con la popolazione e rischia di compromettere il progetto. Riteniamo che l'orsa possa essere catturata e suggeriamo, ma questa non è una conditio sine qua non, di sostituirla con un altro orso dalla Slovenia». Quanto alla struttura che dovrebbe ospitare l'animale, Toso non entra nel dettaglio. Ribadisce solo l'esigenza di «rispettare il benessere dell'animale con dimensioni e tipologia adeguate». Non è detto, dunque, che in caso di ok ministeriale Jurka finisca nei recinti di Spormaggiore o di San Romedio, che fra l'altro non sono di proprietà provinciale. Tornando invece al documento, siglato la settimana scorsa nel Lichtenstein, dichiara una comunione di intenti fra i rappresentanti di sei Paesi: Italia (rappresentata dalla Provincia di Trento su delega dell'Infs), Austria, Germania, Svizzera, Lichtenstein e Slovenia. Un documento giunto al terzo incontro tecnico, dopo quelli di Trento e di Coira, con il quale i sei Paesi hanno gettato le basi per una collaborazione più stretta e, soprattutto, per una gestione condivisa della specie sulle Alpi. Oltre al nucleo di orsi trentini, stimato attualmente in 24 esemplari, sul territorio fra le Alpi Giulie e la Confederazione elvetica c'è la presenza di un secondo nucleo di orsi imperniato sulla Carinzia austriaca e ci sono esemplari isolati (soprattutto maschi «erranti») che valicano la frontiera italo-slovena affacciandosi in Friuli o in Carinzia. Oltre a considerare l'abbattimento o la rimozione come opzioni «estreme», il documento siglato in Lichtenstein prevede fra le varie opzioni anche la possibilità di reintrodurre l'orso sulle Alpi. I canali di comunicazione diretti fra i responsabili trentini, austriaci e tedeschi sono già attivi. A rimarcare le differenze, dopo questo documento, rimangono semmai le strutture di gestione, che sono pubbliche nel caso trentino e in quello bavarese, ma su esclusiva base volontaristica in Austria, dove peraltro la popolazione di orsi è in calo. A testimoniare l'interesse tedesco dopo il caso di JJ Uno/«Bruno» c'è la presenza in Lichtenstein, la settimana scorsa, di un rappresentante del governo federale giunto da Bonn, sede del ministero competente.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Spero solo che la cattura di jurka non diventi fonte di guadagno per mamma Provincia (parlo della Provincia di Trento)....... Se deve essere catturata che facciano le cose come si deve, evitando di far diventare Jurka meta turistica.

Claudio

OrsoBruno ha detto...

Qui in abruzzo, a Villavallelonga, un paesino nel PNALM, sono ospitati all'interno di un centro faunistico due orsi, Yoga e Sandrino: sono "ospitati" in questo centro perchè ormai troppo abituati all'uomo e reduci da diverse incursioni all'interno dei paesi del parco e quindi potenzialmente pericolosi. Tratterò comunque il Centro faunistico di villavallelonga in uno dei prossimi post. E' auspicabile in ogni caso che gli orsi rinchiusi in queste aree non diventino semplicemente dei "fenomeni da baraccone" e che logicamente vivano in condizioni idonee.Speriamo bene per Jurka

Anonimo ha detto...

Si, ma Jurka è un'orsa che ti spara oltre 50 km al giorno..non me la vedo proprio in un recinto :(.

Misty