"Non so bene perché, ma c'è qualcosa nell'orso che induce ad amarlo"
J. O. Curwood

domenica 11 maggio 2008

Mamma orsa

La figura dell'orsa è per molti popoli il simbolo stesso della maternità proprio a causa del legame speciale che la lega ai suoi cuccioli. Mamma orsa partorisce in media 1-2 cuccioli. Dopo il parto le orse curano e seguono i loro cuccioli per un periodo che può superare i tre anni. Basta osservare l'atteggiamento di mamma orsa per capire quanto possa essere amorevole e delicata ma allo stesso tempo vigile e combattiva verso le potenziali minacce per la sua prole. Questo atteggiamento ha impressionato dall'alba dei tempi l'uomo e le culture che ruotano intorno alla figura dell'orso.
In Grecia Callisto diventa una madre celeste per amore di suo figlio Arcade diventando l'orsa maggiore e per Aristotele e poi per Plinio, l'orsa partorisce dei cuccioli che acquisiscono la loro forma definitiva solo dopo essere stati leccati accuratamente. Proprio questo simbolismo verrà ripreso dal Cristianesimo per descrivere come la madre chiesa attraverso il battesimo "plasma" il nuovo cristiano. Nella Grecia arcaica esisteva anche una dea chiamata Panagia Arkudiotissa, la madre orsa. La stessa Demetra, una delle Grandi Madri dell'antichità, veniva rappresentata sotto forma di orsa forse anche a causa della sua relazione con la ciclicità della natura: come Demetra si sveglia dall'inverno per dare vita alla Terra così l'orsa esce dalla sua tana con i cuccioli, simbolo della vita stessa che si rigenera. La natura materna dell'orsa si contrappone quindi a quella guerriera e sanguinaria del maschio della stessa specie. Orso ed orsa diventano quindi lo yin e lo yang, le due facce della stessa medaglia, eros e thanathos, morte e continuazione della specie.
Le credenze baltiche riferiscono l'antica relazione della dea Laima con l'orsa. Fino a metà del ventesimo secolo una donna incinta o in puerperio veniva chiamata "l'orsa". Le donne, riunite intorno alla partoriente, pronunciavano le parole "l'orsa sta arrivando". Nell'area baltica, la dea del parto probabilmente veniva immaginata come un'orsa, proprio come avveniva nell'Europa antica.


Questo post è dedicato a tutte le mamme, soprattutto alle mamme orse: quelle rinchiuse nei recinti, che non sanno che i loro cuccioli sono stati uno a uno barbaramente uccisi; a quelle rinchiuse nelle gabbie, che ignorano il fatto che i loro cuccioli diventeranno fabbriche illegali di bile; a quelle negli zoo che vedono i loro cuccioli diventare feticci mediatici; a quelle dal manto bianco che non sanno che un domani i loro figli non potranno vivere più negli sconfinati deserti artici; questo post è dedicato a tutte quelle orse che non potranno più, in alcun modo difendere i propri cuccioli dalla cieca stupidità dell'uomo.

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