"Non so bene perché, ma c'è qualcosa nell'orso che induce ad amarlo"
J. O. Curwood

giovedì 8 marzo 2007

Abruzzo in prima linea per l'orso

L’Abruzzo coordinerà il tavolo tecnico interregionale che avrà il compito di definire un Piano di azione pluriennale per la difesa e la tutela dell'orso bruno marsicano. Questo l'esito dell'incontro che ha visto riuniti nel capoluogo i rappresentanti del ministero dell'Ambiente, del Corpo forestale dello Stato, della Regione Lazio, dell'Università La Sapienza di Roma, insieme ai direttori dei quattro parchi abruzzesi e delegati delle amministrazioni provinciali di Roma, L'Aquila, Pescara, Teramo e Chieti.
La riunione ha dato ufficialmente l'avvio al programma Patom (Piano d'azione tutela orso marsicano), siglato nel luglio scorso, e che, nell’immediato, avrà come obiettivo la soluzione di alcuni dei problemi che interessano i territori contigui alle aree protette. Saranno affrontate questioni urgenti, come le tecniche di caccia al cinghiale o il fenomeno dei bocconi avvelenati che nei mesi passati ha determinato la morte di numerosi esemplari di grifoni, e che rappresentano una concreta minaccia per i nostri orsi.
Il tavolo tecnico ha poi definito il cronoprogramma di azioni da mettere in atto per la protezione della flora, della fauna e dei loro habitat dei territori abruzzesi. L'intero Patom si inserisce nella più ampia strategia di interventi legati al protocollo Ape (Appennino parco d'Europa) finalizzato a rilanciare, attraverso una serie di progetti di sviluppo sostenibile, il ruolo strategico dell'Appennino nel contesto euromediterraneo.

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