Stava passeggiando lungo la strada alta di Mezzavia quando, all’improvviso, sono sbucati due orsi, presumibilmente una madre con il cucciolo. E’ successo sul monte Bondone: protagonista dell’inusuale incontro una donna di Trento. Che, spaventata, ha chiamato il 118. Sul posto è intervenuta per un sopralluogo la forestale di Trento. Il fatto è avvenuto nel pomeriggio di ieri. La donna si era incamminata lungo la strada sterrata che corre parallela, ma ad una quota più alta (circa 1.200 metri), rispetto alla strada che porta prima a malga Brigolina e quindi a Mezzavia.
Mentre la donna stava passeggiando ha visto spuntare sulla forestale, a pochi passi da lei, due orsi, un adulto ed un animale di taglia più piccola. Sotto choc, la protagonista dell’incontro ha chiamato il 118 con il cellulare. Gli operatori di Trentino Emergenza l’hanno tranquillizzata, quindi hanno contattato il corpo forestale per segnalare il fatto.
La donna è stata raggiunta da alcuni forestali della stazione di Trento, che l’hanno rassicurata. Quindi è iniziato il sopralluogo nella zona, per cercare le tracce dei plantigradi, un compito reso difficile dall’arsura delle ultime settimane, che ha tolto morbidezza al terreno, dove quindi è più difficile lasciare impronte. Verranno comunque fatte altre verifiche per individuare tracce che, grazie al dna, possano permettere di identificare i plantigradi.
«Non si può parlare di evento straordinario - ha spiegato ieri Maurizio Zanin, dirigente del servizio foreste della Provincia - non è raro che i plantigradi che popolano la Paganella scendano a valle per poi raggiungere il Bondone. Segnalazioni come quella di ieri sono numerose: ciò che a volte fa la differenza è la reazione delle persone che incontrano l’orso». E non c’è dubbio che la donna che ha visto ieri i due plantigradi a pochi metri da lei si sia presa un bello spavento.
Già nei mesi invernali erano state numerose le segnalazioni sulla presenza dell’orso. Una stagione anomala, visto che i plantigradi, a causa della temperatura mite, non sono andati in letargo. Hanno scorazzato per giorni sulle Viote, lasciando i segni evidenti del passaggio sulla neve.
Qualche anno fa un orso ha osato anche di più. Ha raggiunto il capoluogo e ha trovato rifugio sul Doss Trento: una scena immortalata anche dalle telecamere.
A proposito di incontri ravvicinati, va segnalato quanto avvenuto pochi giorni fa in val d’Ultimo, dove un orso si è sdraiato sulla strada e ha praticamente un autobus di linea. Senza tanti patemi, il plantigrado è rimasto fermo alcuni minuti prima di rialzarsi e allontanarsi.
Mentre la donna stava passeggiando ha visto spuntare sulla forestale, a pochi passi da lei, due orsi, un adulto ed un animale di taglia più piccola. Sotto choc, la protagonista dell’incontro ha chiamato il 118 con il cellulare. Gli operatori di Trentino Emergenza l’hanno tranquillizzata, quindi hanno contattato il corpo forestale per segnalare il fatto.
La donna è stata raggiunta da alcuni forestali della stazione di Trento, che l’hanno rassicurata. Quindi è iniziato il sopralluogo nella zona, per cercare le tracce dei plantigradi, un compito reso difficile dall’arsura delle ultime settimane, che ha tolto morbidezza al terreno, dove quindi è più difficile lasciare impronte. Verranno comunque fatte altre verifiche per individuare tracce che, grazie al dna, possano permettere di identificare i plantigradi.
«Non si può parlare di evento straordinario - ha spiegato ieri Maurizio Zanin, dirigente del servizio foreste della Provincia - non è raro che i plantigradi che popolano la Paganella scendano a valle per poi raggiungere il Bondone. Segnalazioni come quella di ieri sono numerose: ciò che a volte fa la differenza è la reazione delle persone che incontrano l’orso». E non c’è dubbio che la donna che ha visto ieri i due plantigradi a pochi metri da lei si sia presa un bello spavento.
Già nei mesi invernali erano state numerose le segnalazioni sulla presenza dell’orso. Una stagione anomala, visto che i plantigradi, a causa della temperatura mite, non sono andati in letargo. Hanno scorazzato per giorni sulle Viote, lasciando i segni evidenti del passaggio sulla neve.
Qualche anno fa un orso ha osato anche di più. Ha raggiunto il capoluogo e ha trovato rifugio sul Doss Trento: una scena immortalata anche dalle telecamere.
A proposito di incontri ravvicinati, va segnalato quanto avvenuto pochi giorni fa in val d’Ultimo, dove un orso si è sdraiato sulla strada e ha praticamente un autobus di linea. Senza tanti patemi, il plantigrado è rimasto fermo alcuni minuti prima di rialzarsi e allontanarsi.
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