Comunicato stampa della Provincia Autonoma di Bolzano Alto Adige
Un esemplare di orso bruno è caduto per così dire in trappola in territorio altoatesino nei giorni scorsi. Si è trattato di una “trappola fotografica” dell’Ufficio caccia e pesca della Provincia che lo ha ritratto nei boschi che si estendono fra il Passo Mendola e la Val d’Ultimo. Rilevate le tracce di due esemplari.
Come riferisce l’Ufficio caccia e pesca della Provincia, nei giorni scorsi “è stato possibile ravvisare la presenza dell’orso bruno in Alto Adige. Sono state rilevate delle impronte su neve, nei ripidi versanti boscati in orografica destra della Valle dell’Adige, compresa tra Passo Mendola e la Val d’Ultimo, in ambienti lontani da centri abitati.
Dalla grandezza delle impronte rilevate, è possibile affermare che si tratta di due individui diversi, uno più piccolo ed uno di taglia maggiore. La prima segnalazione risale al 29 marzo scorso. Finora non è stata segnalata nessuna predazione a pecore o ad apiari.
Uno dei due orsi, nella notta del 15 aprile scorso, si è alimentato presso un punto di foraggiamento di caprioli. Il personale di sorveglianza venatoria dell’Ufficio caccia e pesca è riuscito, tramite una “trappola fotografica”, a scattare alcune foto, che dimostrano si tratti di un orso di media taglia, presumibilmente di 3-4 anni d’età. Per questo individuo, sono stati raccolti dei peli, che dovrebbero determinare, tramite analisi genetica, di quale orso si tratta”.
Negli ultimi anni la presenza dell’orso bruno in Alto Adige è divenuta relativamente costante; transiti di almeno un individuo, proveniente dall’azione di reintroduzione nel Parco Naturale Adamello Brenta eseguita in provincia di Trento con il progetto “Life-Ursus”, sono stati segnalati ogni anno a partire dall’anno 2005. Finora si è trattato esclusivamente di giovani individui maschi, che compiono giri esplorativi alla ricerca di nuovi territori. Il periodo, in cui viene rilevato il maggior numero di indici di presenza dell’orso, è quello primaverile; da un lato, la presenza può essere accertata tramite le caratteristiche piste su neve, dall’altro, al risveglio dal letargo, sono più frequenti le predazioni a ovini o apiari.
Nell’anno 2009 era stata segnalata la presenza di quattro diversi individui sul territorio provinciale. Per due di essi si è trattata tuttavia di una breve fase di passaggio nel settore orientale della provincia.
(SA)
3 commenti:
Ma che belli sono!
Un vero spettacolo eh?!
:D oh prima o poi li vedro anch'io spero :P
Misty
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