"Non so bene perché, ma c'è qualcosa nell'orso che induce ad amarlo"
J. O. Curwood

mercoledì 24 gennaio 2007

Il carnevale alpino di Valdieri

Un orso tutto di paglia domenica pomeriggio 11 febbraio si aggirerà per le vie del centro storico di Valdieri. Una nuvola di ragazzini in costume, allegri e chiassosi, come uno sciame d’api lo infastidirà e punzecchierà, senza tregua, appena uscirà dal suo nascondiglio segreto. Così prenderà avvio il carnevale alpino di Valdieri organizzato dall’Ecomuseo della segale e dalla comunità locale al quale, quest’anno, fa da corollario la mostra "Dei selvatici": orsi, lupi e uomini selvatici nei Carnevali del Piemonte. (...)
La tradizione della questua carnevalesca dell’Orso della segale di Valdieri ha origini molto antiche. Nell’immaginario popolare il risveglio dell’orso è legato alla comparsa della luna invernale che annuncia il sopraggiungere della Pasqua. Nella pratica carnevalesca l’orso mitico esce dalla grotta e, in funzione della fase lunare, decide le sorti della nuova annata agraria. A partire dal 2003, dopo un lungo periodo di interruzione, grazie al ricordo di un anziano valligiano, la festa popolare legata a questa mitica figura è stata riproposta su iniziativa dell’Ecomuseo della Segale in collaborazione con l’Archivio della Teatralità Popolare – Casa degli Alfieri, ente, quest’ultimo, che ha condotto ricerche e interviste a carattere etno-antropologico. Il carnevale alpino di Valdieri s’inserisce nella successione di feste che nel mondo rurale tradizionale scandiscono lo scorrere del tempo e il ciclo dei lavori agricoli. L’Orso di segale è la figura attraverso la quale la comunità locale celebra il ritorno della primavera e l’inizio di un nuovo ciclo riproduttivo.

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