L'orso delle caverne (Ursus spelaeus) visse in Europa fra 300.000 e 10.000 anni fa circa, estinguendosi dopo l'ultima glaciazione (circa 11.000 anni fa). Fu uno dei protagonisti della scena glaciale europea; il suo habitat era la foresta e trascorreva i freddi inverni nelle caverne. Quest’imponente predatore dell’era glaciale era più grande dell’odierno orso grigio (grizzly). L'orso speleo condivise l'habitat europeo con l'uomo di Neanderthal: uomini di Neanderthal ed orsi delle caverne forse si ignorarono, o forse si combatterono o forse (più plausibilmente) convissero pacificamente dato che l'orso delle caverne era quasi esclusivamente vegetariano, certo è che entrambi si estinsero quando il riscaldamento mutò l'habitat delle nostre zone. All'uomo di Neanderthal si sostituì l'uomo moderno (proveniente da est), all'orso delle caverne si sostituì l'orso bruno. Le ossa di questi animali, naturalmente, sono state rinvenute fin dall’antichità e venivano ritenute appartenere a esseri leggendari come draghi o grifoni. Ancora nel XVII secolo venivano rinvenuti crani di “mostri” deformi, dall’aspetto vagamente umano, che si diceva infestassero ancora le profondità delle foreste e delle montagne dell’Europa centrale. Questi teschi misteriosi altro non erano che i crani degli orsi delle caverne, che di lì a pochi anni sarebbero stati rivelati al mondo scientifico.
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